Britney Spears è in un momento di difficoltà, ma la sua longeva carriera ha avuto molti grandi successi, ecco alcune canzoni che sarebbero potute diventare tali dal suo ultimo album, “Glory” (2016).
1) Liar
L’audio ufficiale di “Liar“
“Liar” è una canzone che ha tutto: una buona base electropop, con degli spunti pop-rock, similmente ad un grande successo passato di Britney, “Toxic“. Il ritornello è un puro pop su cui Britney poteva incentrare la sua coreografia; sappiamo infatti che la cantante di “If U Seek Amy” incentra molto sulla coreografia i suoi spettacoli, con balletti e passi dance molto potenti. Di certo inserire “Liar” nell’edizione deluxe è stata una buona strategia per incrementare le vendite, anche se non sono state tantissime, ma se fosse stata estratta come singolo, Britney avrebbe avuto una hit con il potere di “Toxic“e testi simili al grande successo “Womanizer” che le avrebbero garantito buoni risultati.
2) Change Your Mind (No Seas Cortes)
L’audio ufficiale di “Change Your Mind (No Seas Cortes)“
“Change Your Mind (No Seas Cortes)” è una canzone molto amata dai fan. Il suo ritmo latino, con un testo perfettamente adatto a Britney, ed un ponte scoppiettante. Il fatto che sia in Spanglish avrebbe contagiato anche il mercato dei Paesi Latini, con buoni risultati. Il ritmo non annoia, ed è molto radio-friendly, ma Britney dopo “Slumber Party” non ci ha dato l’assaggio di altri singoli. Di sicuro “Slumber Party” era la canzone più indicata per diventare singolo (secondo me più di “Make Me…”) ma doveva estrarre più singoli, come questo ad esempio, che si legava benissimo all’ultimo singolo estratto. Una canzone da esibire dal vivo, e Britney l’ha fatto, abbinandola al singolo promozionale “Clumsy“.
E l’esibizione rende molto. Quindi perché non lanciare questo pezzo come singolo?
3) Mood Ring
L’audio di “Mood Ring“
Una ballad prodotta da DJ Mustard, “Mood Ring” è stata inclusa solo nell’edizione in giapponese di “Glory”. Si tratta di quelle ballad tristi e potenti al contempo che rapiscono, Britney ne aveva registrate in passato, come “He About to Lose Me” , che aveva portato nel suo Femme Fatale Tour con buoni risultati. Anche “Mood Ring” ha quelle potenzialità, con una base elettronica alla quale una camaleontica Britney Spears si adatta perfettamente, e rende anche quella che è la sua vera voce, una delle cose che hanno portato alla sua (spero momentanea) fine è stato proprio il fatto di utilizzare una voce schermata, da ragazzina, cosa che alla lunga può stancare.
Insomma Britney poteva regalarci una ballad sofisticata con questo pezzo. Questo ci ricorda un’altra canzone di Britney inserita nell’edizione giapponese di “Femme Fatale”(2011) : “Scary“, canzone di grande successo. Britney è stata costretta dai fan a pubblicare l’audio di “Scary” in tutto il mondo, perché molti fan la volevano singolo. E nemmeno “Mood Ring” sarebbe stato male.
4) Man on the Moon
L’audio ufficiale di “Man On The Moon“
Una delle mie canzoni preferite dall’album, che ha avuto anche passaggi radiofonici, specialmente negli USA; “Man On The Moon” era un’altra canzone che metteva in luce la voce reale di Britney, e nonostante sia un po’ saccarina, ha dei buoni potenziali. Non penso che sarebbe passata inosservata facilmente, anzi credo che avrebbe potuto avere dei buoni risultati commerciali, più di “Private Show“, anche se meno adatta a quel tipo di coreografia. Un’altra canzone molto buona, sottovalutata in Europa, ma che negli Stati Uniti grazie ai passaggi radiofonici è abbastanza nota. Britney dice che il suo uomo è sulla Luna, ma in gergo “essere sulla Luna” può anche voler dire essere distanti. La frase più emblematica e preoccupante è l’inizio del ritornello:
“Io non posso competere
Con le stelle nel cielo
Sono invisibile”
Sembra proprio che Britney voglia dire di non essere all’altezza di altre star della musica pop, e si sente invisibile rispetto a loro.
5) Just Like Me
L’audio ufficiale di “Just Like Me“
“Just Like Me” è una canzone di Britney che piace ai fan, come ai suoi tempi “Shattered Glass” (2008) e sono entrambe paragonabili perché durano poco più di due minuti.
“Just Like Me” aveva il potenziale per essere portato live da Britney, ed anche per girare un video; il bello della canzone è che racconta una storia che può essere quasi percepibile e palpabile. C’è un problema però: è molto simile a “Perfume” un singolo del 2013 dall’album precedente “Britney Jean”, una ballad non molto apprezzata. “Just Like Me” però è più movimentata, ed anch’essa aveva il potere di un singolo, magari di successo contenuto, almeno poteva estrarla come singolo promozionale, come ha fatto con “Do You Wanna Come Over?“. È una canzone abbastanza sperimentale per Britney, e sarebbe stata una mezza-novità per i suoi fan, che aspettavano da tempo canzoni simili.
Queste sono cinque tracce da “Glory” che potevano diventare singoli. Concordi con questa scelta? Avresti scelto altre tracce come singoli? Se sì, diccelo in un commento.