Torniamo a parlare di Katy Perry e dei guai legali in cui è coinvolta.
Katy Perry ultimamente è stata coinvolta in molti problemi, controversie e affini.
Dalla faida con Taylor Swift, con cui ha fatto pace da circa un anno, resa pubblica da un abbraccio nel video di “You Need To Calm Down” e non solo, ma anche da un piatto di biscotti che Taylor le ha preparato e che hanno sgranocchiato insieme, faida che ha portato molta visibilità alle due contendenti, ma anche la perdita di molti fan alla Swift diventata “cattiva” ed il flop di Katy con “Swish Swish“. Faida fortunatamente terminata!
Katy era stata accusata da alcuni suoi fan per “Bon Appétit” primo passo falso della sua carriera, di essere omofoba per aver collaborato con i Migos. Katy ha evitato di portare nel suo tour il loro verso, sostituendolo con un verso da una canzone di Janet Jackson, ed una scenica così comica da mettere tutti d’accordo.
In pochi sanno che “Roar” era stato accusato di plagio, perché simile al brano di Sara Bareilles “Brave“, ma è stato provato che “Roar” era stato registrato prima, le due cantanti si sono sentite per telefono ed hanno fatto pace.
Nel 2019, Jennifer Aniston avrebbe mandato messaggi sessuali ad Orlando Bloom, ma Katy, oltre che a tirare per le orecchie Orlando Bloom l’ha fatta allontanare dal suo uomo, nonostante avesse fatto alcune vecchie foto con lei, e non sembra intenzionata a perdonarla, tuttavia la considera come una cosa ormai “superata”.
Questi sono solo alcuni esempi, evitando il caso Christina Fish, una sceneggiatrice che ha perso un dito del piede dietro le quinte del “The Prismatic World Tour”, che Katy ha voluto rimanesse riservato, di come Katy abbia risolto molti problemi.
Katy è riuscita a vincere su tutti i fronti i suoi problemi, compreso il contenzioso che aveva con due monache, che hanno perso in tribunale. Una di loro è morta durante la sentenza, dicendo in punto di morte “Fermati Katy!” L’altra ha accusato la popstar “Ha le mani sporche di sangue”. La sorella ancora in vita ha così fatto ricorso, ma per il momento non ha ottenuto molto. Il contenzioso era nato perché le due monache, le quali dovevano vendere un edificio che non era più di loro proprietà, quando ormai era di Katy, hanno avuto la bella idea di venderlo ad un’imprenditrice, perché Katy sarebbe stata “oscura” e “lesbica” a causa del suo primo grande successo, “I Kissed A Girl“. Le suore hanno definito Katy sopra le righe, ed inadatta come modello di Cristiana, perché promuoveva le relazioni fra donne saffiche. Le suore, non autorizzate a vendere ad altre persone l’edificio, un convento abbandonato appunto, ora devono risarcirla di 10 Milioni di dollari. Katy, dopo la morte della prima sorella, si è detta non più interessata all’edificio, temendo che sia “maledetto”.
Comunque Katy può smettere di cantare “Swish Swish“, continuare a ruggire “Roar“Horse“e urlare “Dark Horse” nelle arene. Ha infatti vinto la causa contro il rapper Flame, che l’aveva accusata di stregoneria e plagio per “Dark Horse“. Al momento non è noto altro, ma la “Killer Queen” ha colpito ancora, il lavoro è stato definito originale, e Katy è stata assolta, senza dover pagare ulteriori spese. Non è noto se i produttori della canzone debbano risarcire Katy e Flame, oppure se sia Flame a dover risarcire lei, ma lei ha vinto la causa. Katy resta una delle popstar più rilevanti degli ultimi anni, e ha dimostrato che nessuno riesce ad ostacolarla, perché è nel giusto. Questo deve essere un esempio: se sei nel giusto non puoi essere condannato al rogo, se va fatta pace fai il primo passo (come ha fatto Katy con Taylor Swift)
FAKE
La notizia che circolava sui social della presunta vittoria della causa di Katy Perry era un fake.
Katy è stata condannata, insieme a tutti i suoi collaboratori, contro i quali aveva testimoniato, di plagio. “Dark Horse” è un plagio di “Joyful Noise” di Flame, e per tanto dovrà risarcirlo con una cifra che è noto essere altissima, anche se non sappiamo quanto. “Dark Horse” è stato il singolo promozionale con più passaggi radiofonici del 2013( quando era ancora senza video) ed il singolo più venduto del 2014. Katy ha guadagnato una somma non indifferente, inoltre il video è tra i più visti di YouTube di sempre fino ad ora. Una gran parte di quella somma ora verrà versata per risarcire Flame, sebbene l’importo sia sconosciuto, ed i produttori, compositori e adattatori del testo alla musica dovranno risarcirlo. Non è noto se Katy, dopo questo risarcimento, potrà ancora cantare il singolo. Infine dovrà risarcire Flame per un’accusa decaduta, quella di stregoneria. Katy Perry infatti, nel plagio, avrebbe modificato il messaggio di Flame, ed è stato considerato un oltraggio all’opera originale del rapper cristiano, e Katy dovrà risarcirlo anche di questo. Insomma Katy stavolta ha perso. Il tribunale ci ha tenuto a precisare che Katy però non è stata condannata per “stregoneria” ma sotto richiesta di Flame, per aver modificato un’opera originale con un nuovo testo non concordato.
Augurandoci che Katy non finisca in altri guai, per il momento, e speriamo per sempre…(anche se per sempre non dura mai) auguriamole anni ed anni di pace, ed auguriamoci di poterla sentire gridare ancora “Dark Horse“.