“Pasta Queen” con la sua musica conquistò Warhol che diresse per lei un video.
Nonostante l’album si chiami “Made in Italy”(1981) negli anni ’80 Loredana Bertè si occupò della sua produzione e registrazione negli Stati Uniti. Insieme al compagno, Mario Lavezzi, Loredana andò a New York per imparare l’Inglese, quando, cercando di emergere anche presso la Grande Mela conobbe Andy Warhol.
Loredana Bertè divenne una frequentatrice della Factory, lo studio di Warhol, e venne soprannominata “Pasta Queen” per le sue doti culinarie. Warhol rimase scioccato dalle sue doti vocali, e mentre Loredana registrava l’album in uno studio di New York, lo stesso Warhol si incuriosì ed una volta decise di entrare ad ascoltare le sue registrazioni. Ascoltando il brano “Movie“, scritto da Oscar Avogrado e Mario Lavezzi, se ne innamorò, tanto da volerne girare un video ufficiale.
Il video ufficiale di “Movie” girato da Don Munroe
Fu Don Munroe il regista del video, inserendo nell’esibizione di Loredana le grandi luci di una delle città simbolo del Sogno Americano, New York. Ma in seguito venne registrato anche un altro video per la canzone, nel 1984.
Warhol volle assicurarsi anche la copertina del CD di “Made in Italy” e diede predisposizioni su come scattare la foto, che venne scelta da uno scatto di Christopher Makos.
“La Goccia“, una canzone estremamente trasgressiva per l’epoca che verrà lanciato insieme a “Movie” con la CGD (Compagnia Generale del Disco) viene invece scritta da Alberto Radius ed Oscar Avogrado, quest’ultimo aveva lavorato anche su “Movie”. La canzone nasce da un’idea di Loredana, dopo essere stata ad un concerto di Bob Marley in Giamaica . Per “La Goccia” la rockstar sceglie un look da PopArt alla Andy Warhol, con una grande parrucca rosa, delle unghie affilate stile BDSM e crea un’immagine di sé stessa molto controversa e pop.
Il video ufficiale de “La Goccia“
Di certo la Bertè ha avuto un successo scellerato con queste due canzoni, concepite così lontane dall’Italia, che all’epoca si faceva molti tabù, e la chiamava “cantante trash”. Non vestirsi in determinati modi, essere troppo appariscenti e cantare certe canzoni creano un’immagine di Loredana anticonformista ai tempi, ma ancora tutt’oggi resta molto trasgressiva ed anticonformista, e questi due brani, hanno conquistato l’Italia come se fossero qualcosa di straniero, che veniva da lontano, in molti in Italia non sapevano nemmeno cosa significasse la parola movie, ma ne conoscevano la sua traduzione, film, senza saperlo.
Insomma, per cercare ispirazione, Loredana Bertè portò la musica pop-rock estera nel panorama della musica italiana, e fu un’innovativa, una ribelle, che cambiò la storia della musica italiana anche grazie ad un viaggio a New York.