Questa è la recensione dell’album di Taylor Swift “Lover”, uscito il 23 Agosto 2019. L’album presenta una sonorità pop che strizza l’occhiolino agli anni ’80-’90 in alcune tracce, mentre in altre ha qualcosa del vecchio country di Taylor. Di certo l’album è un buon prodotto, dalla sonorità fresca e se vogliamo un po’ “sperimentale” dato che in alcune tracce è un country-pop. Vediamo la recensione critica dell’album
1) I Forgot That You Existed: Una canzone midtempo che apre l’album. Taylor sembra cantare quasi a cappella, dato che non segue molto la musica. Si tratta di una canzone comica e divertente, anche se alcuni potrebbero trovarla triste: Taylor dice che questo suo ex amante l’ha ferita ma poi “qualcosa è successo quella magica notte. Ho dimenticato che tu esistevi, pensavo che mi avrebbe ucciso ma non l’ha fatto”. Dimenticare il passato non uccide, il messaggio è molto buono, la canzone ha una composizione incisiva, ma è cantabile grazie alle sue rime scontate e divertenti. Taylor inoltre parla anche di Drake in un verso: “Nei mie sentimenti, più di Drake, sì” questo è un riferimento a “In My Feelings” di Drake, non si tratta di una frecciatina ma di un accenno alla hit del rapper per spiegare meglio la sua situazione. Fa anche un riferimento a “Reputation” il suo album del 2017, dicendo che la sua reputazione è crollata. Un chiaro segnale che l’album che stiamo per ascoltare non è vendicativo, ma più sereno, divertente e libero, come si intuisce dalle risate della stessa Taylor nella canzone, che è abbastanza breve, ma nei suoi 2 minuti e 50 secondi spiega tutto ciò che deve spiegare. Perfetta così.
2) Cruel Summer: Taylor è combattuta, da un lato ama un ragazzo in piena estate (forse durante una vacanza) dall’altro lato capisce che lo ama solo per i rapporti che ha con lui. Il ritmo della canzone, leggermente sfocato, ma pop-rock, un rock non duro ma soft, ma al contempo abbastanza “crudele” la rendono una traccia triste e felice al contempo, trasmettendo benissimo le emozioni che vuole dare l’artista. L’apoteosi è nel ponte veramente potente e dall’alta sonorità. La canzone che parla di un tale dilaniarsi, è stata scelta in un Instagram Stories da Demi Lovato per fare pace con Taylor. Potrebbe essere un singolo perfetto.
3) Lover: Qui troviamo del country, mischiato al pop, in una canzone che sorride come ai tempi degli anni ’80, con accenni di modernità. Una canzone perfetta, forse un po’ troppo dolce, ma come detto negli articoli dedicati alla stessa, una parte del testo la salva dall’essere melliflua. “Lover” title-track dell’album non poteva essere più rappresentativa, parlando di amore e (per fortuna) di un pizzico di gelosia. Una canzone veramente bella, ed adatta a diventare singolo.
4) The Man: La canzone ha certamente un bel ritmo, ed un bel testo, ma per la prima in questo album sono un po’ critico al riguardo. Che tipi di uomini ha frequentato Taylor? Nel mondo dello spettacolo sono davvero tutti così? Lei dice sostanzialmente che se si preoccupasse solo di bere, fare sesso con modelle e pu**ane, e mostrare i suoi soldi sarebbe un uomo. Un testo di impeto, di rabbia, che forse avrebbe dovuto revisionare un po’. La canzone però potrebbe anche essere un velato riferimento a Donald Trump.
5) The Archer: La traccia più intima dell’album di Taylor, è anche una delle migliori, una delle mie preferite. Una canzone dallo stile magico, sperimentale ma di un esperimento riuscito bene. Taylor cerca di capire sé stessa, risolvere i suoi conflitti interiori e con gli altri, e decide di diventare lei stessa un’eroina perché canta: “Tutti i miei eroi sono morti tutti da soli”. Lei si preoccupa se le persone possono vedere dentro lei, se possono capire i suoi sentimenti lei finalmente ci è riuscita. È stata preda di sé stessa, ma ora sembra aver trovato l’amore. Una canzone dalla musicalità perfetta, il testo altrettanto, che spero di vedere esibita dal vivo.
6) I Think He Knows: Taylor pensa che il ragazzo da lei amato sappia già che lei lo ama e vuole fare l’amore con lui. La canzone ha un ritmo incalzante, con una musicalità certamente anni ’80 nel ritornello. Sembra un tuffo in un passato così attuale. Il ponte, la parte dove fanno l’amore, è più soft, magari qualcuno si aspetta qualcosa di esplosivo, ma non è semplicemente fare sesso, è passione ma anche amore, quindi ci sta.Una traccia adatta a diventare singolo. Voi cosa ne dite?
7) Miss Americana & The Heartbreak Prince: Una canzone complicata, con delle parti politiche nascoste nei versi “la gloria americana scompare di fronte a me” un riferimento al fatto che lei era stata definita “Fidanzatina d’America” dai media, ma in seguito al suo cambio di stile dopo le elezioni vinte da Trump è stata ampiamente criticata e non si sente più in quella posizione. La canzone parla di un amore scolastico, una vicenda che può averla effettivamente colpita da giovane, e che la turba, ma è molto interessante la musicalità, simile a quella di “Reputation” il suo album del 2017, ma comunque contiene qualcosa che appare anche in questo, è una fusione tra dolore e amore, ben riuscita, ed anche questa canzone potrebbe essere un buon singolo.
8) Paper Rings: Nel testo Taylor dice che rinuncerebbe a qualsiasi cosa pur di stare per sempre col suo ragazzo, sposandolo con anelli di carta costruiti da lei stessa. Il ritmo è quasi un rap, molto scandito, rapido ma non aggressivo, inoltre è molto incalzante e ciò rende il brano interessante, proprio per la sua velocità nell’esplicare i concetti e la sua punta che è dritta a spiegare senza mezzi termini ciò che vuole Taylor.
9) Cornelia Street: Taylor aveva realmente affittato un appartamento in questa strada a Manhattan tra il 2016 ed il 2017, e parla di un fatto che è realmente accaduto, e dice di non volerci tornare, parlando di una relazione d’amore con qualcuno e la strada stessa, anzi una relazione di amore-odio. Una traccia personale, ma poco incisiva, la prima filler track dell’album? Non proprio, è importante per Taylor, ma non ha effetto sul grande pubblico, perlomeno non su di me.
10) Death By A Thousand Cuts: Ispirata dal film Someone Great di Netflix, la canzone parte con un ritmo piangente che riporta ai vecchi album di Taylor, ma che pian piano si evolve in qualcosa di più forte, è un crescendo di emozioni e potenza, il che lo rende molto intrigante in alcuni punti, fino al suo decadimento nel ponte, composto dal ritornello e dall’outro. La canzone è sicuramente simpatica, ma anche questa non rende giustizia alle tracce precedenti, nonostante tutto resta un pezzo non cattivo ma nemmeno buono, quei brani che ti lasciano un po’ incerto, a pensare, ma che non riescono a restarti in testa.
11) London Boy: La traccia inizia con una parte parlata di Idris Elba e James Corden. La canzone è molto imponente rispetto alle due tracce precedenti, è più accesa e colorata, dai versi ritmati ed è radio-friendly. Anche se non è scontato come altre tracce, Taylor potrebbe estrarla come singolo, sebbene io ne preferisca altre. Di certo è una canzone che sa come restarti in testa, e che ha qualcosa di fulminante, con degli elementi country.
12) Soon You’ll Get Better (feat. Dixie Chicks): Una canzone triste, che mi fa piangere, perché spiega esattamente quello che si prova quando un familiare è malato di tumore. Io mi rispecchio in questa canzone che Taylor dedica alla madre, la mia di madre, ha lottato molto, anche se alla fine è deceduta. Il tipo di musica non è depressivo, ti fa semplicemente entrare in quel mondo, ma è anche un po’ di sollievo, è come dirsi ‘facciamoci forza l’un l’altro’ motivo per cui secondo me ha scelto di collaborare con qualcuno per questo pezzo acustico stile country.
13) False God: Questa canzone priva di ponte, parla di come l’amore tra Taylor ed il suo compagno sia un “Falso Dio”, alimentato solo dal sesso, infatti canta: “L’Altare È Il Mio Bacino”. La canzone ha uno stile club anni ’70 con influenze moderne, ma resta abbastanza noiosa, il testo è interessante ma è ripetitivo e non ci sono punti di svolta, una filler track, adatta più per cantanti emergenti che per una che ha raggiunto simili risultati come Taylor. La voce di Taylor comunque suona bene sul pezzo.
14) You Need To Calm Down: Un pezzo pop intrigante, un inno LGBTO con il video più gay di sempre, dove Taylor si scaglia contro i bigotti e gli haters, “You Need To Calm Down” è un pezzo simpatico come musicalità, adatto come secondo singolo estratto, uno dei pezzi dalla sonorità più pop dell’album, Taylor inoltre mostra delle Drag Queen nel video che rappresentano Ariana Grande, Lady Gaga, Adele, Cardi B, Beyoncé. Katy Perry e Nicki Minaj dicendo che tutte loro hanno ottenuto la corona di regine.
Nel video poi appare anche la vera Katy Perry, vestita come ai Met Gala 2019, come un panino, mentre Taylor è vestita come una busta di patatine fritte. Oltre al video divertente, ciò che colpisce di più della canzone è la sonorità molto pop e ritmata, che dopo “False God” è qualcosa di eccezionale.
15) Afterglow: La traccia preferita da Camila Cabello, in “Afterglow” Taylor dice di essere realmente colpevole di aver complicato una relazione lineare per delle banalità, ed ora chiede perdono. La musica è molto intensa, specialmente nel ponte. Sente di aver messo in prigione e punito col silenzio la persona che ama di più, come canta lei stessa, ed ora deve riparare. In realtà la canzone ha una sonorità simile alle prime tracce dell’album, cosa che la rende un po’ spiazzata in mezzo alle ultime, che sono concentrate sul pop, ma non è affatto male, e messa in mezzo a dei pezzi così pop come “You Need To Calm Down” e “ME!” può servire a dare più senso agli stessi.
16) ME! (feat. Brandon Urie): Uno dei miei pezzi preferiti dell’album, “ME!” è senza dubbio un’esplosione di pop, musicalmente colorato (così come anche nel video), ed è essenzialmente una filastrocca cantata, un’idea originale, la musicalità è forte, Taylor ha avuto delle buonissime ragioni ad estrarlo come lead-single, peccato che abbia avuto meno successo del previsto. La sua sonorità pop mi fa impazzire, anche se preferisco “The Archer“, “ME!” è quella parte ironica, che ritorna dopo “I Forgot That You Existed” e che rende interessante l’album verso la sua fine.
17) It’s Nice To Have A Friend: La canzone parla di una giovane Taylor e un ragazzo suo amico, che si conoscono a scuola, e che poi si sposano. La musicalità è pop, un po’lenta ma è onirica, con dei cori di sottofondo e gli strumenti a renderla un pezzo importante; può sembrare banale e scontato, ma in realtà è carino, magari per un video, o poteva anche semplicemente lanciarlo come singolo promozionale.
18) Daylight: Questa è la classica musicalità di Taylor, adattata alla sua voce, quella che troviamo negli album precedenti a “Lover”. Nel testo afferma di aver avuto alti e bassi nella vita “Ho ferito la buona e mi sono fidata del malvagio” canta, un riferimento chiaro a Katy Perry, con la quale si scusa, ed a Kanye West che lei inizialmente considerava un amico. Ora però la “Luce del Giorno” (“Daylight” in Inglese). Un pezzo molto intimo che chiude perfettamente l’album, che affronta più generi e tematiche, specialmente l’amore, un buon pezzo che finisce con una outro parlata che qui vi riporto:
“Voglio essere definita dalle cose che amo
Non dalle cose che odio
Non dalle cose che ho paura, ho paura delle
cose che mi perseguitano nel cuore della notte
, penso solo che
tu sia ciò che ami”
Insomma un album che spazia dal pop-rock, al country, con influenze dagli anni ’80 e ’90, ma anche con prese di posizione da parte di Taylor, da canzoni di puro amore, a qualcuna di gelosia, un album dove Taylor Swift si confessa, anche nelle tracce apparentemente filler, come “Cornellia Street“. Un album memorabile, l’album della maturità di Taylor, rappresentata in “Nice To Have A Friend“, un album dove si parla di sentimenti giovanili e poi passione, del crescere, e del superare il dolore. Un album completo, mi aspettavo un buon lavoro, ma devo ammettere che è stato meglio di quanto potessi immaginare.
E voi cosa pensate di “Lover” e di questa recensione?