Adele e lo spettrale “River Lea”

Una delle canzoni più personali di Adele, “River Lea” è stato esibito live (ironicamente) solo una volta.

 


Adele esibisce live “River Lea

 

Questo pezzo gospel fantastico di Adele tratto dal suo album “25” del 2015, parla del fiume Lea, un affluente del Tamigi che scorre vicino alla casa di Adele, o perlomeno, dove abitava un tempo. Adele ha dichiarato che la canzone è autobiografica,  «Un sacco della mia vita è stata spesa camminando a fianco del fiume Lea per andare da qualche altra parte.”  Adele sostiene inoltre che la canzone parla del suo cambiamento dal periodo in cui viveva nella zona intorno al fiume, incolpandolo di aver rovinato i suoi rapporti con le persone: nel testo il fiume Lea diventa un essere vivente, maledetto, che ha contaminato Adele con la sua acqua. La canzone dai tratti spettrali e silenziosi, ed ad altri tratti inneggiata da potenti cori, è uno -a mio avviso- dei pezzi migliori di “25” insieme ad “Hello“. La canzone però non ha avuto grandi risultati commerciali, piazzandosi al quinto posto in Finlandia, ma è arrivata alla posizione n°80 in Francia e alla n°97 in Germania.

Una vista del fiume Lea

Risultati deludenti per una canzone così brillante, ma a mio avviso già qualcosa di buono dato che non è stata lanciata come singolo e non è stata promossa come meritava. Se Adele tiene davvero così tanto alla canzone perché non l’ha estratta come singolo?

Ma c’è di più, durante l’unica esibizione live, al Glastonbury Festival, fatta perlopiù per accontentare i fan, Adele si è sbagliata…Ad un certo punto si è inceppata, e si è persa dicendo “Mer*a…L’ho sbagliato” Poi ha ripreso continuando a ridere “Mer*a, ah-ah!”Di certo Adele avrebbe fatto più bella figura a cantare bene la canzone visto il significato che ha per lei ma allora perché l’ha sbagliata? Si è emozionata durante l’esibizione, gettata sull’ironico, oppure si è confusa, o peggio ancora non sa bene la canzone perché in realtà non le importa?

Il mio giudizio critico è molto positivo, come già detto a mio avviso è uno dei pezzi più forti dell’album, è il momento clou, il pezzo che adoro e riascolterei mille volte, ma che come abbiamo recentemente visto con “Samurai” (1985) di Loredana Bertè non ha subito la giusta promozione. La canzone ha un’atmosfera infestata, con cori gospel imponenti che tengono su la canzone, e sussurri che la rendono spiritata. Il fatto poi di rendere il fiume un essere antropomorfo capace di condizionare la vita delle persone come una sorta di “divinità” è stata una scelta vincente.

Per quanto riguarda la geografia, Il vero fiume Lea è uno dei fiumi più grandi di Londra ed è molto paludoso. La sua fonte è a Leagrave e alla fine sfocia nel Tamigi. Si trova a Nord di Londra, nel quartiere di Tottenham. Il fatto che questa palude possa aver spezzato il cuore di tante persone infettando Adele è affascinante, ed è anche un simbolo di rinascita, una palude che poi diventa più grande evolvendosi in un fiume che sfocia nel Tamigi, un fiume spettrale. L’immagine che mi viene in mente è quella di antichi ponti di legno ad arco che lo attraversano di notte, illuminati da fari a torcia tipici di Londra, e muschio lungo le rive, con vecchie costruzioni di legno attorno …

… E non mi sbaglio di molto.

 

River Lea (Adele)-Testo
(EN)

Everybody tells me it’s ’bout time that I moved on
And I need to learn to lighten up and learn how to be young
But my heart is a valley, it’s so shallow and man made
I’m scared to death if I let you in that you’ll see I’m just a fake
Sometimes I feel lonely in the arms of your touch
But I know that’s just me cause nothing ever is enough
When I was a child I grew up by the River Lea
There was something in the water, now that something’s in me
Oh I can’t go back, but the reeds are growing out of my fingertips
I can’t go back to the river

But it’s in my roots, it’s in my veins
It’s in my blood and I stain every heart that I use to heal the pain
But it’s in my roots, it’s in my veins
It’s in my blood and I stain every heart that I use to heal the pain

So I blame it on the River Lea, the River Lea, the River Lea
Yeah I blame it on the River Lea, the River Lea, the River Lea

I should probably tell you now before it’s way too late
That I never meant to hurt you or lie straight to your face
Consider this my apology, I know it’s years in advance
But I’d rather say it now in case I never get the chance
No I can’t go back, but the reeds are growing out of my fingertips
I can’t go back to the river

But it’s in my roots, it’s in my veins
It’s in my blood and I stain every heart that I use to heal the pain
It’s in my roots, it’s in my veins
It’s in my blood and I stain every heart that I use to heal the pain

So I blame it on the River Lea, the River Lea, the River Lea
Yeah I blame it on the River Lea, the River Lea, the River Lea
So I blame it on the River Lea, the River Lea, the River Lea
Yeah I blame it on the River Lea, the River Lea, the River Lea

River Lea, River Lea
River Lea, River Lea
River Lea, River Lea
River Lea, River Lea
The River Lea-Lea-Lea-Lea
The River Lea-Lea-Lea-Lea
The River Lea-Lea-Lea-Lea
The River Lea-Lea-Lea-Lea

River Lea (Adele)-Traduzione (Fiume Lea)
(IT)

Tutti mi dicono che è questione di tempo, me ne andrò.
E che devo imparare a illuminare, e imparare ad essere giovane.
Ma il mio cuore è una valle, è superficiale e costruito dall’uomo
Mi spaventa a morte farti entrare per farti vedere che sono falsa.
Talvolta mi sento sola tra il tocco delle tue braccia
Ma lo so è che è colpa mia, perché niente  è mai abbastanza.

Quando ero una bambina sono cresciuta lungo fiume Lea.
C’èra qualcosa dentro l’acqua, ora quel  qualcosa è dentro me.
Oh non posso tornare indietro, ma le canne stanno crescendo fuori dalle mie dita
Non posso tornare al fiume

 

Ma è nelle mie radici, è nelle mie vene
È nel mio sangue e macchio ogni cuore che uso per guarire il dolore
Ma è nelle mie radici, è nelle mie vene
È nel mio sangue e macchio ogni cuore che uso per guarire il dolore

Così do la colpa al fiume Lea, il fiume Lea, il fiume Lea
Sì, do la colpa al fiume Lea, il fiume Lea, il fiume Lea

 

Probabilmente dovrei dirtelo ora, prima che sia troppo tardi
Che non ho mai avuto intenzione di farti del male o mentirti dritta in faccia
Considera queste come le mie scuse, lo so che è anni di anticipo
Ma io preferisco dirtelo ora nel caso in cui non avrò mai la possibilità
No, non posso tornare indietro, ma le canne stanno crescendo fuori dalle mie dita
Non posso tornare al fiume

Ma è nelle mie radici, è nelle mie vene
È nel mio sangue e macchio ogni cuore che uso per guarire il dolore
Ma è nelle mie radici, è nelle mie vene
È nel mio sangue e macchio ogni cuore che uso per guarire il dolore

 

Così do la colpa al fiume Lea, il fiume Lea, il fiume Lea
Sì, do la colpa al fiume Lea, il fiume Lea, il fiume Lea
Così do la colpa al fiume Lea, il fiume Lea, il fiume Lea
Sì, do la colpa al fiume Lea, il fiume Lea, il fiume Le

Fiume Lea, fiume Lea
Fiume Lea, fiume Lea
Fiume Lea, fiume Lea
Fiume Lea, fiume Lea
Il fiume Lea-Lea-Lea-Lea
Il fiume Lea-Lea-Lea-Lea
Il fiume Lea-Lea-Lea-Lea
Il fiume Lea-Lea-Lea-Lea

 

 

Questo articolo ha 6 commenti.

  1. Wonderful blog! I found it while searching on Yahoo News.
    Do you have any suggestions on how to get listed in Yahoo News?
    I’ve been trying for a while but I never seem to get there!
    Many thanks

    1. Thank you!
      I haven’t suggestions, even cause I didn’t know too to be on Yahoo News…
      I learn this reading your comment,
      Sorry and still read the blog, I’m busy in this period, but the next week I will write something
      Have a nice day
      Richard 😀

  2. Your means of telling everything in this piece of writing
    is actually nice, every one can easily be aware of it,
    Thanks a lot.

    1. Thank you for read my article!
      I’m glad to have readers even in foreigns states.
      Have a great day!!!
      Richard 😀

  3. Hai ragione. E’ proprio una bella canzone. Ma tutto l’album “25” è bello. All’inizio “Hello” non mi convinceva, ma poi riascoltandola più e più volte ho capito che è stupenda anche quella.
    Sono stufa però di attendere il suo prossimo album: anni e anni di attesa, e poi…
    Ma a quanto pare uscirà tra poco: ho letto che potrebbe arrivare presto.
    Io nel frattempo attendo. Ma mi sorgono due domande:
    -riuscirà una delle voci più belle del pop/R&B/soul a soddisfare le mie aspettative?
    -riuscirà a battere il record di maggior copie vendute in una settimana?*
    Un saluto 🙂
    P. S. *nel 2015 “25” ha battuto sì e no il record di maggior copie vendute in una settimana nel Regno Unito (che apparteneva a “Be Here Now” degli Oasis, il loro terzo disco del 1997 -quello del famoso primo singolo datato 7-7-1997, che mi scioccò praticamente nonostante sia una bella canzone nonostante tutto-). Ho numeri alla mano (e anche fonti, però non riesco a caricare il link sennò lo avrei messo): “25” nella prima settimana vendette 737.000 copie, mentre “Be Here Now” 696.000 (che comunque non sono pochine). Ma il disco di Adele ha avuto più giorni a disposizione (sei) rispetto a quello degli Oasis (tre) prima della chiusura dei conteggi (che la Official Charts Company -la classifica inglese- fissa sempre per la domenica di ogni settimana). Ma in realtà, se si conta un’intera settimana effettiva, “25” (potrei essere soggetta a fraintendimenti, ma A MIO AVVISO “25” E’ UN ALBUM STRAORDINARIO: MAGARI CI FOSSERO PIU’ DISCHI COSI’ NELL’R&B), dopo la definitiva chiusura dei conteggi di quella settimana, si è visto che in realtà l’album di Adele ha venduto, nell’arco di tutta quella settimana, 800.307 contro le 813.000 che aveva venduto nella sua prima settimana “Be Here Now” nel ’97.
    E anche nei primi tre giorni l’album del 1997 ha prevalso (696.000 contro 538.000). Ma in realtà “25” ha venduto di più nel Regno Unito rispetto a “Be Here Now” (circa 3,5 milioni di copie contro quasi 2 milioni, come anche negli Stati Uniti, dove il disco di Adele ha ricevuto un disco di diamante contro il solo disco di platino rispetto all’album degli Oasis).
    Questo non significa, come ho già detto, che “25” non mi piaccia, anzi: l’ho consumato perché è un album stupendo dove c’è qualche pezzo nì ma non tracce filler, cosa rara che a mio avviso pochissimi dischi possono vantare. Ma è lo stesso per “Be Here Now” (che ho consumato nei primi anni di adolescenza): non ha tracce veramente filler secondo me, c’è qualche nì (come ho già detto nel primo capitolo della storia degli Oasis -sto preparando il terzo- nei loro primi due dischi mi piacciono praticamente tutte le canzoni, mentre questo loro terzo disco mostra alcune carenze nonostante sia comunque bello).
    Quando ho visto che “25” aveva battuto il record non solo l’ho ammesso sportivamente, ma sono stata comunque contenta perché “25” merita. Soltanto che io vado sempre a vedere le cifre in genere perché voglio essere sempre sicura (ad esempio ho scoperto grazie a questo blog che il remix di 34+35 è stato un flop grazie anche alle cifre che avevi riportato nell’articolo).
    Grazie per avermi seguito fino a qui. Io rispetto tutti i gusti e tutte le opinioni.

    1. 👍🏻
      Grazie a te!
      “River Lea” è la mia canzone preferita. Comunque ho messo “25” al secondo posto tra i miei album preferiti.
      È giusto rispettare i gusti e le opinioni, si può essere in disaccordo, ma questo non significa non rispettare, cioè offendere.
      Una persona aveva fatto – su questo blog – una grave polemica su un articolo, io gli (era un uomo) pubblicato il commento.
      Si è molto offeso e risentito, perché pensava che io l’avrei eliminato.
      Così sì è scusato, mi ha chiesto di rimuoverlo, perché lui era contro certe cose che alcune canzoni di quell’articolo promuovevano, e gli piaceva semplicemente la musica, non sapeva nemmeno l’Inglese e i testi.
      Io -come lui mi ha richiesto quando mi ha fatto le scuse- ho rimosso il suo commento.
      Un altro invece, anche se non ricordo su che articolo, mi ha scritto insulti in Inglese dicendo che il mio articolo era “bothering”, “bonker” e che io ero “weird”, “crazy” e “psycho”. Il commento c’è ancora.
      Quello che voglio dire e che io pubblico TUTTI i commenti che non sono spam, (ce n’è un altro sotto il flop di Madonna dove uno mi dice su, ma io gli ho riportato i link e le fonti con molta calma e rispetto) e che io rispetto tutti, anche chi non ha rispetto.
      Ti ringrazio per essere molto rispettosa e utile per questo blog.
      Anch’io rispetto tutti, MA (per non essere frainteso) se trovo delle canzoni che considero TRASH lo dico senza offendere, perché il TRASH è una categoria: musicale, (e non solo rap), televisiva, cinematografica.
      Può NON PIACERMI una cosa, ma non manco MAI di rispetto.
      Sono molto interessanti i dati di “25” messi a confronto con quelli degli Oasis, e ti ringrazio per quanto hai fino ad ora scritto.
      Mi piacerebbe una tua opinione sulla mia recensione critica di “SAWAYAMA”.
      Grazie e buona serata,
      Un saluto,
      Richard 🙂

Lascia un commento

Chiudi il menu
×
×

Carrello