Recensione Critica “Bionic” di Christina Aguilera

In occasione del compleanno di “Bionic” Christina Aguilera domina le classifiche con le vendite dell’album

Christina Aguilera ha pubblicato “Little Dreamer” canzone esclusiva per iTunes su tutte le piattaforme di streaming, lanciandola a tutti gli effetti come quinto singolo dall’album uscito nel 2010 (i precedenti erano stati “Not Myself Tonight” , “Woohoo“, “You Lost Me” e “I Hate Boys“).

Glenn Rowley in un articolo di quest’anno (il 2020) ha definito l’album come “LP preferito dai cult” e ha rilanciato l’hashtag #JusticeForBionic e Daniel Megarry del Gay Times ha scritto “sarà probabilmente riscoperto come un gioiello dimenticato dai fan della musica pop per gli anni a venire”.

Eppure “Bionic” era stato il primo vero flop di Xtina, alcuni hanno persino coinvolto Lady Gaga, che grazie all’amicizia col blogger Perez Hilton avrebbe fatto crollare l’album per emergere. Hilton si scusò e lanciò già nel 2018 l’hashtag #JusticeForBionic, ma anche se tra le due popstar (Gaga e Aguilera) la pace è stata fatta, non potevo non scrivere una mia personale recensione critica di questo capolavoro, che non è per niente piccolo, dato che ha ben 24 tracce.

1) Bionic: Una canzone dalla musica futuristica, con un beat capace di far venire un po’ di emicrania, ma affascinante allo stesso tempo, con quella voce davvero robotica ed il timbro che solo l’Aguilera sa dare ai suoi pezzi, “Bionic” title track dell’album, è la perfetta introduzione dell’album! Traccia approvata.

2) Not Myself Tonight: Un altro pezzo davvero importante e potente, non a caso estratto come primo singolo, “Not Myself Tonight” è un brano electro-pop con un video un po’ troppo spinto per i miei gusti, ma la canzone è sicuramente un buon prodotto. Peccato che l’acuto del ponte venga interrotto elettronicamente, ma l’Aguilera si rifà subito dopo, con la sua voce in background alla canzone e terminando con un outro molto sensuale. Un pezzo importante e potente.

3) Woohoo (feat. Nicki Minaj): Xtina è stata una delle prime cantanti a collaborare con Nicki Minaj, ma il singolo (tra l’altro senza video) e molto esplicito, più che altro nel ritornello dell’Aguilera:

“Tutti i ragazzi credono che sia una torta quando assaggiano la mia (woohoo)
Non hai nemmeno bisogno del piatto, solo la tua faccia,ah (woohoo)
Lecca, lecca, gnam, gnam, (woohoo) che ragazzo fantastico (woohoo)
Ora bacia la mia (woohoo), tutto sulla mia (woohoo)
Bacia, bacia tutta la mia (woohoo) […]”

La canzone della durata di oltre 5:30, con un’atmosfera gospel che dopo un po’ stanca, e continue background vocali che fanno “woohoo”, viene tenuta in vita dalla voce dispettosa dell’Aguilera in certi punti, che in altri diventa più seria, sappiamo che Christina ha una voce particolare, camaleontica e forte, ma qui non si sforza nemmeno troppo e usa troppo il suo passaggio vocale. La parte della Minaj , rapper che non mi piace, non dà più forza al tutto, perché dovrebbe essere il culmine della canzone, ma in realtà è solo un verso noioso dove Nicki fa una voce da falsa innocente. Il pezzo è lungo e noioso, e senza dubbio non era un buon singolo, tanto che molti fan dell’Aguilera lo sabotarono.

4)Elastic Love: Una canzone elettronica come le precedenti, caratterizzata dalla forte presenza della batteria, e dell’auto-tune, resta comunque un pezzo accettabile, anche se non il migliore dell’album, ma è una buona ripresa dopo “Woohoo” . In qualsiasi caso è un pezzo altamente bollente, dove Christina definisce un amore che non funziona come un amore “elastico”, facendo riferimento a tutti gli articoli da cartoleria: elastici, righelli, temperini, cucitrici meccaniche… ma un amore come dice lussurioso, che le piace nel momento sessuale. Non è una brutta traccia ma l’album ne contiene di migliori.

5)Desnudate: Questa traccia presenta sempre un ritmo elettronico, molto affascinante, dove Christina mantiene una voce erotica e bollente, e in spanghlish chiede al suo uomo di spogliarsi. “Desnudate” significa “Spogliati Nudo”. Ma se la canzone è bollente, l’orgasmo arriva a tradimento nel ponte, dove su una musica latina, Christina dice “Ah…Dammelo duro, finché la tengo così bagnata!” Certo poteva essere meno esplicita, ma il bello del pezzo è proprio la trasgressione e io l’approvo appieno.

6) Love & Glamour (Intro) 7) Glam: Qui sentiamo una Christina Aguilera che sembra Lady Gaga in un pezzo di altissima qualità, quello di livello più alto dopo tre tracce trasgressive ma non del tutto entusiasmanti. “Glam” parla di una sfilata di moda dove si deve notare più la modella che ciò che indossa, e dove Xtina nel ponte finalmente usa un tono di voce alto e potente, insomma il riscatto. Se “Elastic Love” e “Desnudate” erano abbastanza buone, e un po’ eccitanti, “Glam” è un pezzo pop pieno, introdotto da “Love & Glamour” della durata di 11 secondi.  Promosso a pieni voti!

8)Prima Donna: Voi pensate che l’America sia gestita da uomini, ma ci sono molte donne di successo anche nel campo imprenditoriale, è di questo di cui parla Christina nella canzone, seguita da delle background vocali maschili, che dice di essere ad una festa tra VIP e che vuole ubriacarsi. Sinceramente non sono attratto dall’idea di bere tutta la notte, ma la canzone dimostra la potenza vocale di Xtina (anche se su questa non c’erano mai stati dubbi) e che quando urla dietro al marito in casa perché è inca**ata la sente tutto il vicinato! Un pezzo che amo a livello musicale, ottimo lavoro Prima Donna Christina Aguilera!

9) Morning Dessert (Intro) 10) Sex For Breakfast: L’introduzione del pezzo è sicuramente fantastica, e dura ben 1:32, con voci sussurrate, respiri nelle background vocali, e una domanda “Sei pronto per me? Andiamo!” Allora andiamo ad uno dei miei pezzi preferiti dall’album, “Sex For Breakfast“. Christina dice di voler fare sesso per colazione, tutto può aspettare…E se una donna come lei dice questo, fidatevi, è meglio se andate al lavoro in ritardo.
Un altro pezzo pop pieno con un ponte che sa come imporsi! Fantastico, “Sex For Breakfast” è uno dei pezzi più sottovalutati dell’album, perché non esibirlo live? È veramente un assaggio di sano pop-rock alla “Bionic Era” che poteva essere lanciato come singolo.

11)Lift Me Up: La prima canzone dove si nota poca elettronica, “Lift Me Up” è semplicemente un capolavoro. Una ballad lenta e triste, dove Christina chiede di essere sollevata dal dolore. Un pezzo puro, composto e scritto unicamente da Linda Perry, che aveva scritto alcuni dei pezzi più belli dell’Aguilera, da “Beautiful” il primo vero inno di self-empowerment, a “Hurt” canzone che mi ha fatto piangere. Anche questa si dimostra all’altezza del lavoro svolto da Linda, ed è la parte centrale più gustosa dell’album, con la voce di Xtina che sembra guidarti attraverso una canzone dolorosa di cui è impossibile non innamorarsi. Soprattutto dal vivo…

12) My Heart (Intro) 13) All I Need: La canzone d’amore per eccellenza di Xtina non è dedicata ad un uomo…Ma a suo figlio, Max Bratman, nato nel 2008. Una canzone che veramente emoziona, una perla rara da trovare, anche nelle canzoni in cui gli artisti parlano dei loro figli, ma che in un album di perle come “Bionic” non svanisce, anzi lo rinforza ancora di più.

14) I Am: In “I Am” Christina Aguilera si descrive, dice chi è con tutti i suoi pregi e difetti e nel ritornello dice di prenderla o lasciarla per quello che è realmente. Una ballad lenta che come le due precedenti non è influenzata da musica elettronica. Una canzone che descrive Xtina, la mette a nudo davanti al pubblico, ma che non è bellissima a livello musicale, seppure non sia male. Il segreto sta proprio qui: una ballad come un’altra, ma che ci dice chi è Christina Aguilera ed è questo a renderla unica.

15) You Lost Me: Coscritta da Sia Furler, ed estratta come terzo singolo, con video, è una canzone che sa essere sensuale nelle vocalità di Xtina, non troppo alta e non troppo spinta, e contemporaneamente tragica, va detto: in questa canzone l’Aguilera riesce a conquistare con la sua interpretazione vocale, perché questa canzone non è solo cantata, è anche recitata. Dovreste ascoltarla due volte, la prima senza guardare il video, e poi guardandolo, per capire il suo effetto. Nel ponte raggiunge note alte e una disperazione totale, che affligge chi la ascolta. Un altro capolavoro, saggiamente estratto come singolo e sicuramente uno dei pezzi migliori dell’album, se non il migliore.

16) I Hate Boys: Io non sono maschilista, ma di fare tutti i ragazzi un fascio e dire che tutti i ragazzi sono disgustosi e che “a volte” diventano uomini e tutti gli uomini sono cani, è un tantino offensivo. Soprattutto dicendo che Madre Natura non ha dato un buon corpo ai ragazzi. Ma l’Aguilera non è di certo lesbica. Tuttavia prendiamo il pezzo sull’ironico: una canzone breve (2:24) che va verso il termine della versione standard dell’album, e come tutti e tre gli ultimi pezzi è ironica, con un buon beat e adatta come quarto singolo. Certo Christina poteva usare parole migliori per descrivere i ragazzi, ma se proprio li odia tanto…

17) My Girls (feat. Peaches): Una canzone che vuole essere un inno femminista senza riuscirci, e diventa più una canzone che parla di amicizia tra ragazze cresciute, un po’ironica, un po’ di unione. Una canzone sicuramente simpatica, ma che non è certo incisiva come potrebbe essere un singolo, anche se è decisamente orecchiabile e radio-friendly.

18) Vanity: La canzone più divertente dell’album è quella che conclude l’edizione standard. “Vanity” non è un inno ad amare sé stessi, è un inno ad amare SOLO sé stessi. Lo dice il titolo stesso, è vanitosa! La vanità non va sottovalutata, e Xtina gioca su questo in tutta la canzone, invitando anche gli altri ad essere vanitosi. Anche qui l’interpretazione vocale è ottima, sa dare quel qualcosa in più alla canzone. Il ponte è composto da diverse voci, anche femminili e maschili dove Christina incita tutti ad essere vanitosi. E fa un acuto davvero pazzesco, oltre a dire una frase che mi piace usare molto : “Tu non puoi amare se prima non ami te stesso, e se a loro non piace digli di mettersi in linea e baciarti il culo!” La canzone termina con la voce di suo figlio: “Non dimentichiamoci chi ha il trono!” dice Christina, ed il figlio conferma “Lo fai tu mammina”.

EDIZIONE DELUXE

19) Monday Morning: In questa canzone, Christina Aguilera dice che guardando le onde mentre è distesa sulla spiaggia capisce quanto la vita finisca in fretta, e lei ha bisogno di divertirsi, nonostante i vicini di casa:

” Ho fatto una festa, è andata avanti per molto tempo, ho detto a tutti di restare
I vicini hanno chiamato per lamentarsi e piovere sulla nostra parata
Loro mi hanno detto di usare la testa e di tenermi concentrata
Vergogna a tutti voi per essere rigidi e così pieni di scrupoli”

Una uptempo ironica e simpatica, che perché no, sarebbe potuta anche essere un ottimo singolo, con un video descritto dal testo. “Monday Morning” è sicuramente un inizio promettente per l’edizione deluxe.

20) Bobblehead: In questa canzone Xtina parla di ragazze che si atteggiano e fingono di essere stupide, solo per avere successo, e di quanto le disprezzi tanto che quando parlano per lei è come se stessero scoreggiando fortemente, infatti nel secondo verso si sentono dei rumori che farebbero imbarazzare chiunque stesse ascoltando la canzone con i finestrini abbassati. Nel ponte Christina improvvisa un rap, e termina la canzone subito dopo con un “Non le capisco!” Una canzone ironica, che sta bene nell’album, ma è l’ultima ironica che incontreremo.

21) Birds Of Prey:  Una canzone elettro-pop troppo…Troppo elettronica, troppo triste. Nonostante il riferimento a Matrix con la pillola rossa e la pillola blu, la canzone non ha un argomento che si spiega bene, sembra tutto confuso e prolungato, portando ad una noia estrema l’ascoltatore. La canzone è troppo piatta, e non so se mi spiego, ma in un album che fin’ora ci ha fornito canzoni che sono dei veri gioielli preziosi, ed altre più divertenti che sono comunque luccicanti, questa risulta una traccia filler.

22) Stronger Than Ever: Una canzone triste, una ballad pervasa troppo dal dolore, davvero troppo triste, ma comunque bella. Se Christina voleva descrivere una situazione amorosa dove tutto precipita per ambizioni e ricatti, un legame tossico, ci è riuscita benissimo. Con un testo che è una coltellata, che davvero butta giù, e anche se lei dice di essere diventata più forte che mai, la canzone lascia un dolore indelebile, quasi lo vivessimo noi quel dolore. Ecco qualcosa che in molte canzoni tristi di altri cantanti attuali non c’è: l’emozione che traspare ed influisce sull’ascoltatore.

23)I Am (Stripped): La canzone è e resta “I Am“, la traccia che abbiamo sentito prima, ma è in una versione acustica, che aiuta a far sentire i cori e la voce di Christina meglio. La critica a questa canzone è già alla traccia 14, non c’è molto altro da dire, se non che Christina abbia avuto il buon gusto di inserire una versione alternativa anziché un remix electro-techno.

EDIZIONE PROMO I-TUNES:

24) Little Dreamer: Una canzone misteriosa, che probabilmente parla di un aborto, ma che viene eseguita in modo tale da farlo dimenticare. Estratta come singolo  dieci anni dopo l’uscita di “Bionic” , datato 4 Giugno 2010, mentre la canzone è stata resa disponibile su tutte le piattaforme a partire dal 7 Giugno 2020, “Little Dreamer” è una canzone dai toni allegri, e potenti, ma con un fondo di tristezza. Una canzone perfetta per diventare singolo e degno finale di un album così ricco e importante. “Little Dreamer” è semplicemente un capolavoro, che ha saputo resistere negli anni ed arrivare a portare l’album alla numero 1 dieci anni dopo. Forse se l’avesse reso disponibile all’ascolto su tutte le piattaforme digitali, e non solo tramite un acquisto i-Tunes ci avrebbe guadagnato di più, o forse è stato meglio così, dato che ora “Bionic” è ai vertici delle classifiche degli album venduti.

CANZONI ESCLUSE:

25) Birds Of Prey (Reuben Wu Ladytron Remix): Canzone non registrata, con tanto di video musicale, ma esclusa dall’album, si tratta di un remix di “Birds of Prey” canzone che io trovo come traccia filler, ma che a molti piace. Il remix doveva essere inserito anche in “Bionic”, ma venne invece proposto da Reuben Wu, come singolo stand-alone, con la voce di Christina. Un remix molto particolare, che rende meno dimenticabile l’originale, ma che non mi entusiasma.

 

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