Recensione Critica “Folklore” Taylor Swift

Il nuovo album da record di Taylor Swift, che ha sorpassato tutto e tutti, visto traccia per traccia

“Folklore” è sicuramente il progetto discografico da battere in questo 2020. Non per creare rivalità, ma perché ha avuto vendite davvero imbattibili, e raggiunto record importanti. Taylor Swift ha scritto tutte le canzoni dell’album durante la quarantena di questo 2020 instabile, e ha rilasciato l’album a sorpresa il 24 Luglio 2020. Voglio dire ha venduto 2 Milioni solo nella prima settimana- numero imbattuto-fino ad ora- nel 2020.

Ma bando alle ciance e passiamo alla recensione!!!

1) the 1: Prima canzone dell’album, e prima canzone esplicita che troviamo inizia con una musica calma e compassata, ma anche carica e forte da un altro lato. Considerando che si tratta di un album di musica folk, questa è davvero ben fatta. Fin dalle prime note, Taylor ci dice “Sto bene, sto lavorando a nuova me*da.” Anche se non capisco perché usare questo termine, la canzone è abbastanza sofisticata nei termini, portando dei paragoni che fanno capire quanto Taylor stia effettivamente emotivamente bene, nonostante nella canzone dica di essersi lasciata. La canzone è il modo giusto per iniziare l’album, dal titolo alla musicalità che ci offre come spunto. Taylor nell’album proseguirà con canzoni che si addentrano sempre di più nel folk, ma ci introduce con un pezzo dalle melodie quasi pop. Non mi sorprende che sia entrato in top 10 nel Regno Unito nonostante non sia un singolo.

2) cardigan: Un capolavoro! La canzone mescola tonalità e musica folk a musica classica, con un testo davvero buono. Taylor ha anche registrato un video musicale per la canzone, pensando da sola a trucco e parrucco.
La canzone parla di una relazione finita, in cui Taylor canta quasi con malinconia ben celata che conosceva il ragazzo di cui si era innamorata sebbene, come canta lei :” quando sei giovane presumono che tu non sappia nulla.” Si sente come un vecchio cardigan, indossata dall’uomo che amava e poi riposto. Un paragone che ci può sembrare strano in una canzone, ma che Taylor è riuscita a far apparire lineare, anche se non dev’essere stato semplice. La canzone accompagna il viaggio, ma se si vuole comprenderla bisogna concentrarsi sul testo e analizzarlo (come per tutte le canzoni dell’album). “cardigan” è sicuramente il miglior pezzo che poteva essere estratto come primo singolo dall’album.

3) the last great american dinasty: La chitarra che accompagna la canzone dà un ritmo campestre e boscoso, potrebbe essere un buon singolo, considerando che descrive anche la storia di Rebekah West Harkness, una donna diventata ricca durante i suoi matrimoni, che possedeva la casa in cui abita attualmente Taylor Swift. In un articolo spiegherò meglio la storia di Rebekah, per il momento limitiamoci alla canzone. Taylor racconta di come la donna sia arrivata alla sua casa in treno, delle feste che teneva in casa e della sua ricchezza. Parla come se conoscesse la donna, e questo mi fa pensare che forse il fantasma di quest’ultima abiti ancora nella casa di Taylor. Racconta di come la gente la giudicasse, ma Taylor canta il tutto in modo ridente, narra una storia in modo allegro. La canzone potrebbe perfettamente venir estratta come singolo, magari con un video che narri la storia della donna, non pensate anche voi?

4) exile (con i Bon Iver): Forse la canzone che mi piace di meno tra quelle che ho ascoltato fin’ora, ma di certo non è una brutta canzone. La canzone si apre con il cantante dei Bon Iver che afferma di aver visto il nuovo amore della sua ex, “interpretata” da Taylor. La cantante dice di aver dato tanti segnali che le cose stessero andando male, mentre il cantante Bon Iver dice che non ha dato segnali. Ecco questa è la cosa che trovo un po’ di cattivo gusto, come a dire che gli uomini non sono capaci di accorgersi se la relazione sta andando male per colpa loro. Ma a parte questo la canzone vede una grande partecipazione vocale, che trasmette benissimo il sentimento, soprattutto da parte dei Bon Iver, mentre Taylor sembra essersi liberata da un peso, ed è più ridente. La canzone è un po’ scompensata da questa vicenda, non nella musica o nel testo, ma dal sentimento che i cantanti danno alla stessa. Insomma diciamo che è un po’ sperimentale, ma questo non ha impedito a Taylor di lanciare la canzone come secondo singolo il 3 Agosto 2020.

5) my tears ricochet: Una canzone estremamente forte. Taylor è morta nel bel mezzo di una relazione instabile, e mentre il suo uomo ora appare triste e si “salva la faccia” come canta lei, un tempo non lo era. Come se Taylor avesse questo senso di persecuzione, con un uomo che meditava contro di lei da viva, ma che ora che è morta la piange. Sebbene lei non sia contenta della cosa, anche nel luogo in cui si trova adesso lui le manca, e lei manca a lui, ma le lacrime di Taylor rimbalzano, (che è anche il titolo della canzone) perché vengono associate ai proiettili, “ricochet”infatti indica proprio il rimbalzo di un colpo da arma da fuoco. Secondo alcuni fan, con questa canzone Taylor parla di Scott Borchetta, il quale ha ceduto tutti gli album di Taylor precedenti a “Lover” a Scooter Braun, ed ora la casa discografica deve ancora 8 Milioni di dollari $ di royalty a Taylor Swift. Significato a parte, le sue lacrime rimbalzano e colpiscono l’ex marito al funerale.

Una canzone ben studiata ( sebbene sia la prima che Taylor abbia scritto in quarantena) se il suo significato è davvero quello, comunque resta un buon pezzo nell’album, dove Taylor suona con una voce quasi cattiva, come in altre tracce più avanti…

6) mirrorball: In questo brano Taylor dice di essere una palla di vetro, che riflette tutto ciò che la circonda, la canzone resta folk, con un effetto che rende la voce spettrale. “mirrorball” è una canzone allegra, in certi riflessi, in altri meno, insomma qualcosa che riflette la stessa Taylor. Non è una canzone particolarmente importante per l’album,  ma ci dà un buon momento…Traccia quasi filler.

7) seven: La settima traccia è una poesia, e il titolo prende il nome da due fattori: Taylor dice di raggiungere il suo picco alle sette, ed è la settima traccia dell’album. Nei testi parla di un amore fra due giovani, lui vive in una casa infestata dai fantasmi, con il padre sempre arrabbiato per colpa di lei, e lei vorrebbe che lui andasse a casa sua.
Non può essere giudicata come canzone, o risulterebbe filler, ma come poesia sì, perché è un racconto cantato. Splendido.

8) august: Agosto è l’ottavo mese dell’anno, da qui traccia 8. Un altro capolavoro, parla di una storia estiva, iniziata e terminata ad Agosto, e di come Taylor desideri ancora quel ragazzo conosciuto in un lontano Agosto in cui “posso ancora vederci contorti nelle lenzuola” canta. Un buon pezzo, con una composizione superba, una canzone veramente potente, allegra ma con una malinconia malcelata al contempo (mentre in “cardigan” era ben celata).

9) this is me trying: La voce alterata elettronicamente, il modo ricercato – troppo- di dire le cose, ricordano qualcosa di depressivo, che non mi piace affatto, questa è la prima traccia dell’album che realmente non è “fatta bene”. L’uso di espressioni che possono diventare luoghi comuni, per quanto raffinati, della musica che resta folk ma con la voce di Taylor alterata e infine l’emozione che non trasmette la cantante, ma solo la musica, una sensazione – ripeto- depressiva, rendono questa traccia da scartare.

10) illicit affairs: Un pezzo più country che folk, ma con un tema esageratamente pop, due amanti bisessuali, che si incontrano clandestinamente, per non farsi scoprire, un amore nascosto, proibito. La canzone suona bene, su una melodia che si fa via via più tribolata, e la voce di Taylor, che interpreta un ragazzo gay, quasi rotta dal pianto. L’impegno che mette in una canzone che non la riguarda dimostra che è una grande interprete, e non è una cantante sopravvalutata.

11) invisible string: Una canzone che si apre con una melodia sognante, onirica, che prosegue mostrando alcuni aspetti della vita della cantante, la quale si chiede se ci siano segnali che non nota che la stanno legando alla persona di cui si innamorerà, anche se dopo quell’amore si rivelerà un fallimento.
Una canzone dalla musicalità solare, ma dal testo bipolare.

12) mad woman: Una delle mie tracce preferite dell’album, come avevo già preannunciato quando pubblicai l’articolo con la traduzione della stessa, “mad woman” mostra una Taylor Swift cattiva. La cantante racconta di questo amante che le ha fatto del male, e che lei vuole uccidere, ma non metaforicamente, vuole farlo sul serio! Il testo significa donna matta, e lei dice di non piacere più a nessuno. In un verso dice che è chiaro che “loro” la vogliano morta, questo significa che lui ha trovato un altra donna  e questo l’ha resa pazza. Taylor passa attraverso diversi stati dalla pazzia (crazy) alla rabbia (angry) fino alla follia (mad). Una canzone crudele e perfetta così, che sa distinguersi dalle altre per la sua cattiveria nel titolo, nei testi e nella composizione.

13) epyphany: Davvero una canzone triste, fa venire da piangere. È la musicalità, è se la capisci, e la voce. Un soldato che in guerra resta ferito e sanguina, un’infermiera che tenta di curarlo. Taylor ha spiegato che racconta la storia di suo nonno in guerra. Un soldato che sogna un’epifania, ma che è a terra sanguinante e deve continuare a combattere… commovente, passatemi immediatamente il fazzoletto!

14) betty: Questa canzone è il seguito di “august” e di “cardigan”, facendo intendere solo ora che “august” era il seguito del lead-single. Betty è la ragazza amata da James (nome che può essere anche femminile), ma lui/lei ama anche Inez. Si crea così un triangolo amoroso. La canzone estratta come terzo singolo dall’album, verrà trasmessa in radio dal 17 Agosto 2020. Cosa curiosa, James ha 17 anni. Se traduciamo il testo in italiano potremmo dare un sesso maschile a James, ma in Inglese non ci sono aggettivi o pronomi che indichino chi realmente sia. Una canzone di qualità, folk ma divertente, con ricordi estivi nostalgici che la dipingono come un quadretto adatto a finire in radio.

15) peace: Nei testi Taylor insiste nel voler essere a tutti i costi amica di una persona, ed è disposta a non dare mai pace a questa persona misteriosa finché lui/lei non diventerà suo/a amico/a. Ad un certo punto Taylor fa capire che è innamorata,  e si chiede se i suoi difetti possano ferire l’altra persona. Una canzone un po’ morbosa, che però trovo come “mirrorball” nulla di entusiasmante.

16)hoax: La musica non sembra la stessa di “cardigan”? Sì, è così. Inoltre sembra il seguito di “mad woman”, quando dice di aver sparato e usato un coltello. Sembra che parli di omicidio. La canzone ha un bel testo, ma è qualcosa di già sentito nell’album. In alcuni punti mi ricorda “Father Daughter Dance” di Kesha, dall’album “High Road”. Resta comunque un buon finale per l’album, che parte con una Taylor Swift felice e allegra, e termina con una donna matura e indurita.

Traccia bonus edizione fisica:

17) the lakes: Una traccia incantevole, stile retrò ma sempre folk, dove Taylor vuole fuggire da tutto e da tutti e andare ai laghi, dove tutti i poeti vanno a morire. Una canzone triste, dove Taylor vuole anche denunciare una società troppo moderna e tecnologica, e la natura viene dimenticata.
Canta molto piano, fino al ritornello, quando pronuncia la frase “Take me to the lakes” sembra svegliarsi improvvisamente.

Insomma, un buon album, non stupisce che venda così tanto, dato che anche se non pop sa colpire a fondo, complimenti Taylor!!!! Lasciatemi sapere i vostri pareri sulle canzoni nei commenti!!!

 

 

Questo articolo ha 4 commenti.

  1. Ieri ha compiuto gli anni questo capolavoro (24 luglio). Secondo me in un certo senso è un disco abbastanza “rock” (preciso: folk rock, country rock e soft rock), quindi è tra i miei dischi preferiti di sempre (ma del genere rock). Stesso discorso per “Evermore”, che, anche se non uguaglia questo disco, è comunque di ottima qualità. La mia preferita è Epyphany, che è davvero stupenda. E la tua?
    Ecco la mia classifica degli album di Taylor che preferisco:
    1. Red
    2. Lover
    3. Folklore/Evermore (parimerito)
    4. 1989
    5. Reputation
    P. S. Nel caso non fosse stato ancora capito, Taylor è la mia cantante preferita (insieme a Katy Perry)

    1. Sì, mi avevi detto in passato che questo blog ti stava facendo “riscoprire” Taylor Swift e Katy Perry quindi l’avevo intuito.
      La mia classifica è la seguente:
      1) Lover
      2) Folklore / Evermore (poiché è il seguito di Folklore, ma preferisco Folklore)
      3) 1989
      4) Red
      5) Reputation
      6) Fearless (Taylor’s Version)
      Ci sono diverse canzoni che amo da Folklore, di cui oggi è uscito “Lakes (Original Version)” ma tra le mie preferite c’è “Mad Woman”. Amo molto anche “Cardigan” e “The Last Great American Dinasty”. La mia preferita tra tutte però è “Betty”.

      1. Una domanda (non articolo): quali tracce e quali no ti piacciono di Reputation?

        1. Non ci sono tracce che non mi piacciono: non mi piace il video di “Look What You Made Me Do” in parte e il messaggio che manda la canzone, io voglio respingere le cose negative e l’odio. Ma l’album mi piace, sebbene non sia il mio preferito di Taylor. La mia traccia preferita e “Getaway Car”, ma anche “Gorgeous”, “Don’t Blame Me”, “…Ready For It?” e “I Did Something Bad”; se dovessi trovare una traccia filler direi “Dress”.
          Un saluto,
          Richard 🙂

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