Recensione Critica “Smile” Katy Perry

“Smile” l’ultimo album di Katy Perry, è un piccolo capolavoro

Se “Witness”(2017) presentava tracce come “Dèjà Vu“, “Mind Maze” e “Bigger Than Me“, e due collaborazioni sbagliate (“Swish Swish” con Nicki Minaj e “Bon Appétit” con i Migos) difficili da apprezzare, “Smile” il nuovo album di Katy di questo 2020 è sicuramente qualcosa di ottima qualità.

Ma nelle classifiche? Nelle prevendite “Smile” risultava #1 in 62 paesi, ma nella prima settimana ha venduto solo 60.000 copie, debuttando alla 5° in USA il debutto più basso di Katy da “One of the Boys”: sia “Teenage Dream”, che “Prism” che “Witness” avevano debuttato alla 1° in Billboard 200. Tuttavia sappiamo che su Apple Music è ancora in Top 10, nonostante in Billboard 200 risulti essere alla posizione numero 199.

Sarà davvero così? Oppure il fatto che Katy snobbi le classifiche ha portato ad una gran confusione, con persone che mirano a tenerla fuori dal giro? Katy sicuramente ha prodotto l’album velocemente, e senza i suoi storici produttori della Capitol Records, casa discografica che le stava ormai scomoda, e che ha salutato definitivamente tra Agosto e Settembre 2020.

Sebbene in realtà si sappia poco in fatto di vendite mondiali, qui io riporterò una recensione critica dell’album, non di certo basata sulle vendite, ma sui miei gusti personali.

1)Never Really Over: Con Zedd alla produzione del pezzo, la qualità di quest’ultimo era praticamente garantita. “Never Really Over” è stato un singolo di successo, estratto ormai nel (quasi) lontano 31 Maggio 2019. Di sicuro la canzone è stato il singolo di Katy che ha avuto più successo e l’ha riportata sulla cresta dell’onda. Come quasi tutti i pezzi dell’album anche questo non ha un vero e proprio ponte, ma un acuto. Katy infatti di voce ne ha molta da dare, e ne sono testimone (witness) dal concerto del Witness:The Tour a Bologna. Il pezzo è pop, colorato ed estivo, motivo per cui era diventato un tormentone dell’estate 2019, ed è sicuramente una canzone che mi piace molto, anche se devo dire che sì, ha la stoffa del singolo, ma non mi aspettavo un simile successo. Buon per Katy! La canzone è un Pop-EDM, abbastanza matura e potente, cantata quasi come un “rap”, tanto che la mia amica Rosa Mazza, che ha 68 anni e non conosce bene l’Inglese, la chiamava “la canzone di Katy Perry rappata”. Come canzone apripista dell’album va benissimo, perché ci introduce a questo mondo sorridente e colorato, inoltre è perfetta come lead-single.

2)Cry About It Later: Uno dei miei pezzi preferiti dall’album, “Cry About It Later” è la canzone più adatta a diventare singolo mondiale e potrebbe diventare una hit vera e propria. Katy ha lanciato il pezzo come singolo solo in alcuni paesi in forma promozionale, in particolare nelle radio Australiane, il 28 Agosto 2020, accompagnando il pezzo da un video della “Smile Video Series”.
Probabilmente la canzone più potente dell’intero progetto, “Cry About It Later” ha un ponte vero e proprio e dichiarato come un ponte alla “Teenage Dream”, ovvero i veri ponti di Katy Perry (per chi non lo sapesse il ponte e la parte che unisce il ritornello dopo il 2° verso con l’outro).
Katy dovrebbe valutare molto di più il pezzo, e promuoverlo ulteriormente, se non vuole fare lo stesso errore che ha fatto con “Roulette” durante la Witness Era.
Cry About It Later” hit mondiale? Sicuramente! Ricordo che Katy ha presentato nelle sue Facebook e Instagram Stories come a livello mondiale fosse la 2° più ascoltata in USA dopo “Ice Cream” delle Blackpink con Selena Gomez.
Questa canzone potrebbe raggiungere il livello di “Never Really Over” senza troppi problemi.

3) Teary Eyes: Una canzone molto evocativa e riflessiva, e simile a quelle della Witness Era, mi ricorda molto proprio la title track dell’album precedente come musicalità. In “Teary Eyes” che potrebbe sembrare una ballad che improvvisamente diventa una mid-tempo potente, salendo di potere dal primo ritornello in poi, Katy dice di aver perso la luce che la guidava, di aver mentito per tanto tempo dicendo di star bene quando non lo stava, e di festeggiare con le lacrime agli occhi. Nel suo store, è possibile trovare anche le “Teary Eyes Tears” ovvero le “Lacrime di Teary Eyes”, delle lacrime argentate adesive che si applicano sul volto (io non le ho comprate) ma non serve comprarle per piangere: mentre ascoltavo l’album per la prima volta con Giulia, la mia fidanzata, lei stessa si è messa a piangere dall’emozione. La canzone è emotiva, e colpisce i soggetti sensibili. Un altro piccolo capolavoro, magari adatto a diventare singolo promozionale.

4) Daisies: In questo periodo di successi della mia vita, questa canzone mi ha incoraggiato molto. Anche a me avevano dato del pazzo, anche a me avevano detto che non sarei andato da nessuna parte, invece eccomi qui. Non so come andrà il futuro, ma so di star completando il puzzle della mia vita, dei miei sogni. “Daisies” è una canzone che parla proprio di questo, e che mi incoraggia molto, mi piace, e mi dà forza. Anche questa canzone, estratta come singolo a Maggio 2020, non ha un vero e proprio ponte, ma un acuto potente, ma è perfetta così. Una delle tracce migliori dell’album.

5) Resilient: Quando ho letto alcune recensioni che la definivano “traccia filler” mi sono veramente infuriato, per non dire di peggio. “Resilient” è una canzone potente, che riflette tutta la vita di Katy (come dimostra anche il video della stessa), un self empowerment galattico di sicuro, e uno dei pezzi centrali dell’album, anch’esso adatto a diventare singolo, dove Katy mostra realmente le sue capacità vocali, dall’inizio alla fine, senza sforzarsi troppo, ma facendo capire che ha più voce di quella che dà sul pezzo stesso, che non è poca. Katy sa stare sugli alti e sui bassi bene, e questo pezzo è emozionante, amabile e potente, realmente molto potente. Lo ascolterei milioni di volte…

6)Not The End Of The WorldQuesta canzone, che sfrutta una sample di una canzone del 1969 chiamata “Na Na Hey Hey Kiss Him Goodbye” con una musicalità mista ad una delle hit più note di Katy (e più discussa) ovvero l’indimenticabile “Dark Horse“, è la traccia nel mezzo dell’album, che lascia le precedenti tracce di self empowerment per introdurci ad altre dalla musicalità più estiva e divertente. “Not The End Of The World” fa un po’ da tramite, non è una traccia che incoraggia, ma nemmeno una canzone leggera, è una canzone che dice di non perdere la speranza e che non è ancora giunta la fine del mondo dopo la fine di una relazione, o di qualsiasi altra cosa che se ne è andata per sempre: un pezzo che amo, e che potrebbe essere un buon singolo, anche se non è ai livelli di “Cry About It Later” e “Resilient“, la canzone ci aiuta a comprendere Katy, che dice “rimbalzata sul flop, mi godo la corsa”. Peccato che non abbia un ponte e che sia abbastanza sperimentale, ma è un buon pezzo.

7) Smile: Smile“, title track dell’album estratta anch’essa come singolo nel Luglio 2020, ma già conosciutissima per la sua demo con Diddy (che Katy non ha scartato, ma ha inserito nel vinile dell’album) questa canzone, nonostante la musica allegra e scanzonata, è molto personale e ci dice che Katy ha ritrovato il suo sorriso. Su un ritmo pop semplicemente adorabile, “Smile” è breve e gustosa, e anche se Katy l’ha estratta come singolo più per sé stessa che per il grande pubblico, e radio-friendly, e senza dubbio entra subito in testa. Può sembrare banale, ma non lo è affatto. Katy ha anche creato un videogioco dalla canzone, lo stesso che si vede nel video stesso del singolo.

8) Champagne Problems: Il pezzo dell’album che mi convince di meno, “Champagne Problems” è una canzone dance, da discoteca, adatta come singolo promozionale, e comunque merita dei remix dance. Anche se è molto ripetitiva non si può definirla brutta, perché Katy sa dare intonazioni diverse in ogni momento, e diversi acuti, in particolare nel ponte. “Champagne Problems” è un po’ l’unica vera traccia filler, se così vogliamo definirla, dato che l’album non ha particolari traccie filler. Il video e la canzone potevano essere sviluppati in maniera diversa, ma molto spesso quando le canzoni sono così ripetitive si adattano a dei remix. Non so quale sarà il futuro della traccia, ma di certo – come detto all’inizio- mi convince poco.

9)Tucked: Una canzone estiva e divertente, in “Tucked” Katy dice di nascondere un suo ex nella sua mente, e di pensarci ogni tanto, immaginando di farci sesso…Non voglio dire in che modo, ma ve lo lascio capire. Una canzone di fantasie sessuali, che però ha subito la censura. Infatti nella versione originale, fatta ascoltare durante le “Smile Sundays”, Katy ha fatto sentire la demo dove il pezzo diceva “Ti tengo celato nella mia mente dove posso fotterti ogni volta che voglio baby”, ma poi nell’album è diventato “dove posso trovarti ogni volta che voglio baby.” Il brano è una traccia che va presa così, divertente, con un video altrettanto buffo e quasi grottesco, dove Katy tradisce il marito cavolfiore con l’amante caramella. (Un riferimento a “Bon Appétit” e “Teenage Dream“?). Anche questo pezzo è spensierato e dance, ma non ha la verve del singolo. Tuttavia meritava il video che ha ricevuto, è un pezzo che ci fa passare un buon momento, un nuovo “Peacock“.

10)Harleys in Hawaii: Giulia mi ha detto “non linciarmi” ridendo  quando ha giudicato la traccia con un 7 mentre io con un”8/9″. Questa canzone mi piace molto, il video standard è veramente sensuale, così come è divertente il video della Smile Video Series, stile anni ’20 del secolo scorso. “Harleys in Hawaii” è un bellissimo singolo, il ponte utilizza dei particolari vocalizzi, mentre l’outro un acuto fenomenale, il migliore dell’album! Anche nelle esibizioni live rende molto, anzi moltissimo! Un tormentone estivo mancato, troppo sottovalutato dal pubblico, questo singolo poteva riportare Katy ai primi posti in classifica, ma non è stato capito. Faccio solo riferimento al tweet di un fan di Katy:

“Il sesso è bello, ma vuoi metterlo con l’acuto di HIH?”

11)Only Love: Questa traccia è veramente emozionante e struggente, Katy parla del rapporto con i suoi genitori, fa quasi piangere…Ma in realtà, anche se non me ne ero accorto, è emerso che il testo non è altro che una lettera di suicidio! In effetti ci sono molti indizi che lo fanno capire “Se mi fosse rimasto un giorno da vivere”, “Se non avessi niente da perdere”, e ancora “Lasciami lasciare questo mondo con l’odio dietro di me e prendere l’amore invece”. Non è la prima canzone in cui Katy parla di suicidio: la prima è stata “I’m Still Breathing” in One of the Boys, la seconda “By The Grace Of God” in Prism, ma Katy è riuscita sempre a evitarlo. Questa canzone  mi piace, la sua musica mi prende e mi emoziona, ma dico a Katy: “goditi la vita!” anche perché io sono ASSOLUTAMENTE contrario al suicidio.

12) What Makes A Woman:La traccia dedicata alla figlia, estratta come singolo promozionale il 20 Agosto 2020, “What Makes A Woman” descrive le donne omaggiandole. Ci sono tante canzoni che incoraggiano le donne, ma questa non le incoraggia, le celebra.  Una canzone perfetta per terminare l’album e davvero molto, ma molto solare e positiva. Le donne sono libere di fare quel ca**o che vogliono, come dice Katy, e ha perfettamente ragione! A parte ciò, la musicalità è quella di una ballad, adatta anche ad essere acustica, come il suo primo video live originale, ed è la fine di questo capolavoro…Se non avete acquistato la fan edition!

TRACCE DELL’EDIZIONE DELUXE

13) Small Talk: Altra traccia molto sottovalutata, “Small Talk“, è una canzone dalla musicalità allegra ma dal testo particolarmente agrodolce. “Siamo passati da estranei ad amanti ad estranei” canta Katy, la rappresentazione perfetta della copertina originale dell’album con Katy clown-triste. Perché dunque non inserirla nell’edizione standard dell’album? Il pezzo ha ricevuto una grande pubblicità, ma non ha mai davvero preso il volo, anche se non può essere considerato un flop. Questa canzone, scritta con Charlie Puth (ed effettivamente si sente la musicalità del cantante pop) , meritava di più, è un pezzo importante nella carriera di Katy, rilasciato al posto di “Harleys in Hawaii” per lanciare un messaggio a Orlando Bloom. La canzone, è stata estratta il 9 Agosto 2019, certo è un po’ datata, ma ci sta benissimo nell’album!

14) Never Worn White: Ecco, questa canzone è bellissima, la amo e la adoro, al pari di “Into Me You See” ma … Non andava inserita nell’album, nemmeno nell’edizione deluxe…è troppo intima e personale, parla di matrimonio e gravidanza, era perfetta come singolo stand-alone. Nonostante questo, è una canzone che mostra la potenza vocale di Katy quasi al massimo (perché dal vivo l’ho vista fare acuti più alti in “Harleys in Hawaii”) ma tenuta tutta sugli alti. Una canzone da sognatori, da coppie di giovani amanti pronti a sbocciare a nozze… 💜💜💜

15) Daisies (Acoustic): Una canzone tenuta anch’essa sugli alti, la versione acustica di “Daisies” mi riporta a quello che ho detto prima, è una delle tracce migliori dell’album, e questa versione acustica …Semplicemente la amo, è magnifica. Inoltre fornisce un ponte a “Daisies“.

16) Daisies (Oliver Heldens Remix): Insomma, Katy con “Daisies” deve farci il mazzo…L’abbiamo vista tutti su Twitter nel video in cui si scatena sulle note di questo remix, ancora quando era incinta, ma Katy ha usato questo remix anche per il “Can’t Cancel Pride“, che unisce anche altre canzoni “I Kissed A Girl“, “Peacock“, “Walking On Air“, e “Swish Swish“(ovvero una canzone da ogni era passata di Katy). È un peccato che Katy abbia inserito la versione normale del remix nell’album, e non il “Can’t Cancel Pride“,  ma resta un buon remix. Forse l’unica pecca è che la voce di Katy suona troppo giovane, come se l’avesse registrata 10 anni fa.

CANZONI DELL’EDIZIONE TARGET

17) High On Your Supply: Katy lancia un chiaro messaggio a qualcuno con questa canzone, una persona falsa, che è diventata uno stereotipo, e cerca amicizie nel web, ma questa persona ha dei sostenitori,una scorta, che continuano a persuaderla nel mentire a sé stessa e agli altri.
Secondo alcuni potrebbe riferirsi allo stalker che perseguita Katy e Orlando, ma sono solo voci. La cosa certa è che non ha una buona musicalità, quindi Katy ha fatto bene a non inserirla nell’edizione standard di “Smile”, non è ridente, non è allegra, e la musica mi convince poco. Per lei è importante, ma resta un pezzo da scartare, adatto solo all’edizione Target tanto per dare una traccia in più.

 

PEZZI ESCLUSI

Energy: Questo singolo (sì, è un singolo, io ho anche la copia fisica dello stesso) è stato lanciato sul mercato dopo la morte della nonna di Katy e della sua gatta Kitty Purry, ma in edizione limitata, perché poi è stato deciso che non sarebbe stato inserito nell’album. Un vero peccato. “Energy” va in crescendo e poi si abbassa ancora, per crescere. Certo, è una traccia breve, ma importante, come un ghiacciolo in un deserto ad Agosto. La canzone parla di angeli custodi, e persone decedute che continuano a circondarci, e amarci da lontano…Ti voglio bene mamma 💝!!!

Questo articolo ha 4 commenti.

  1. Generalmente concordo con tutta la recensione.
    Trovo però una somiglianza con Witness sul lato commerciale: l’album del 2017 ha avuto il lead single che, pur avendo hype minore rispetto ai brani estratti da “Teenage Dream” e “Prism”, ha ricevuto successo, mentre i singoli successivi sono stati flop (dal punto di vista delle vendite ma non delle views su YouTube: “Bon Appetit” ha quasi 1,1 miliardi di visualizzazioni; “Swish Swish” più di 600 milioni e “Hey Hey Hey” quasi 140 milioni).
    Per “Smile” mi è parso che sia successo un episodio simile: lead single (la bellissima “Never Really Over”) ha avuto lo stesso destino di “Chained To The Rhythm”, mentre i singoli successivi sono stati degli insuccessi, purtroppo (ma anche su YouTube lo sono stati).

    1. Effettivamente è perlopiù vero. Su iTunes la canzone che ha avuto più successo è stata “Smile”, tuttavia dobbiamo anche ammettere che “Daisies” e “Cry About It Later” hanno avuto un discreto successo, non tantissimo, ma di più rispetto ai singoli di Witness in livello di vendite. “Harleys in Hawaii” e “Not the End of the World” invece sono stati dei flop molto grandi.
      Ma ciò non toglie – come premesso nella recensione – che sì, le vendite non sono state moltissime, ma io ho recensito l’album in base a quanto mi piacevano le canzoni. “Smile” è un piccolo capolavoro, almeno dal mio punto di vista, anche se non ha brillato per vendite e visualizzazioni YouTube.
      Ricordo comunque che anche se a molti critici di spessore non è piaciuto, “Daisies” ha vinto un premio come miglior canzone pop dell’anno a livello mondiale e “Cry About It Later” come miglior canzone pop non singolo ai POP Awards. Ne ho parlato in un articolo di cui ti giro il link:
      https://angolodirichard.it/2020/12/27/katy-perry-vince-due-premi-importantissimi/
      La tua opinione è comunque validissima, o meglio, è certificata da fonti certe.
      Sono comunque felice che tu concorda con me sulla recensione, vuol dire che c’è ancora qualche fan che capisce Katy.
      Un saluto,
      Richard 🙂

  2. Quest’album mi è piaciuto tanto però non al livello di PRISM (il mio preferito)
    Inoltre penso che i lavori di Katy siano più o meno sempre stati sottovalutati dalla critica
    Infatti sul sito metacritic i punti sono :

    One Of The Boys 47/100

    Teenage Dream 52/100 (troppo poco per un album che ha fatto la storia del pop)

    PRISM 61/100 (io gli avrei dato almeno 70)

    Witness 53/100 (avrei apprezzato però lo sforzo di Katy di mostrarsi con un’immagine diversa)

    Smile 54/100 (gli avrei dato come PRISM almeno il 70)

    1. Concordo con te!
      Abbiamo gusti davvero simili, perché PRISM e Smile sono anche i miei album preferiti di Katy Perry!
      Teenage Dream meritava molto di più, ricordiamo che è l’album femminile più venduto della storia, e ha passato molto tempo in classifica.
      “Witness” è un album incompreso e dal quale sono stati estratti i singoli sbagliati: io avrei estratto: “Chained to the Rhythm”, “Witness”, “Roulette”, “Into Me You See” (come opposto a “Not Like The Movies” da Teenage Dream) e “Pendulum”. Singoli promozionali “Save as Draft” e magari la solo version di “Bon Appétit” e anche un bel video per “Hey Hey Hey”. Se poi avesse lanciato come singolo anche “Tsunami” sarebbe entrata in top 10 più facilmente. “Hey Hey Hey” è sì stato un regalo ai fan, ma anche a sé stessa, dato che fin dalle prime volte che l’aveva esibita aveva dichiarato che poteva essere “un buon singolo” definendolo uno dei suoi pezzi preferiti.
      Io avrei dato a PRISM un bel 75 e a Smile 70, Witness 60, Teenage Dream 60 e One of the Boys 50-52.
      Il fatto è: perché la critica snobba gli album di Katy? Semplice, perché Katy ha SEMPRE detto di non essere interessata a quello che dicono i critici di lei, ma solo a quello che dicono i fan…
      Un saluto,
      Richard 🙂

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