Ecco la recensione critica tanto attesa…quella dell’ultimo album di Taylor Swift!
1)willow: Primo singolo, il cui video è la continuazione di “cardigan“, questa canzone fa davvero riferimenti alla cultura medioevale Europea, alle storie di magia e di eroi. Nel testo, molto poetico, su una base onirica, Taylor ci racconta del suo uomo, dicendo che farebbe qualunque cosa per trovarlo; anche lasciare che lui distrugga i suoi piani, perché “Ehi, questo è il mio uomo” canta. Una dichiarazione d’amore e un ritorno alle origini per la cantante.
2) champagne problems: In questa canzone, anch’essa un country – ma diverso da quello di “Folklore”- più simile a quello di “Picture To Burn“, Taylor dice che ha problemi mentali, motivo per il quale ha lasciato il suo uomo, che in parte non sapeva capirla e aiutarla. Lo ha lasciato al pianerottolo durante il ballo. In questo testo “Champagne Problems” non significa “Problemi di Champagne” ma si rifà al modo di dire americano che vede il titolo della canzone tradotto come “problemi di poco conto”. Un testo bello, anche qui ben musicato, adatto a diventare singolo.
3) gold rush: Un’altra canzone simile a quelle dei primi album di Taylor Swift, ma certamente più matura, la cantante paragona la febbre dell’oro al suo uomo, che tutte vogliono e di cui lei è gelosa. La musica composta in parte da grandi cori quasi gospel e in altre parti più veloce rende questa canzone adorabile. Il fatto che Taylor paragoni il corpo del suo uomo ad oro ricorda un po’ “End Game” del 2017 dove Taylor canta parti rappate insieme a Future ed Ed Sheeran.
4) ’tis the damn season: Il testo è sicuramente profondo, ma ripetitivo, e se le tracce precedenti erano tutte e tre ottime per diventare singoli, quest’ultima suona più come una filler track, ed è strano perché di solito questo tipo di tracce si trova verso la metà o la fine di un album. Non si tratta di una canzone piacevole come le precedenti, ma più buia, con una musica che non trasmette molto, suona troppo simile a quella di altri pezzi anche di altri artisti, non è molto di più se non che una traccia filler.
5) tolerate it: un’altra canzone che poteva darci di più. Il testo è bello, e si accompagna a questa musica invernale e stanca, che a parte alcune parti cantate in falsetto, ricorda di più una vecchia demo mai usata e mai sviluppata più che una canzone vera e propria. La canzone si riscatta un po’ nel ponte, ma non è tra le più potenti e migliori dell’album.
6) no body, no crime (feat. Haim): Questo trio di cantanti – le Haim appunto- aveva aperto i concerti del 1989 World Tour e fin da allora Taylor aveva ipotizzato di lavorare con loro, nell’ estate 2019 disse di “tenerle d’occhio” perché avrebbero avuto secondo lei successo. Ed è anche grazie a loro che questo singolo, “no body, no crime” ci fa uscire dal letargo della traccia 4 e 5 e ci porta ad un country di qualità che ci fa adorare semplicemente questa canzone, dalle influenze pop, che parla di un crimine “lei pensa che tu lo abbia fatto, ma non può provarlo, no, nessun corpo, nessun crimine.”
7) happiness: Nonostante il titolo significhi “felicità” la canzone fa riferimento ad una storia d’amore durata 7 anni, che però si è evoluta in qualcosa di triste, quando “il tuo sorriso vincente ha cominciato a sembrare una smorfia?” Taylor però dice che ora che il suo uomo ha una nuova donna ci sarà felicità, e c’era anche prima, quando lui era suo, e c’era felicità grazie alla stessa Taylor. Una ballad triste ma ben riuscita, per quanto triste,
8) dorothea: Dorothea è stata descritta da Taylor Swift come una compagna di scuola di “Betty, James e Inez” le tre protagoniste della canzone dall’album precedente chiamata “betty“. Questo pezzo è veramente bello, con un’alternanza tra parti folk e cori influenzati leggermente dal pop; nel testo parla di una storia d’amore tra adolescenti a distanza, non si capisce se Taylor interpreti la parte di un uomo o se sia una storia d’amore lesbica, fatto sta che questo è ottimo per diventare a sua volta singolo!
9) coney island (feat. The National): Una canzone dedicata al quartiere-isola di New York noto come Coney Island, è una ballad in collaborazione con la band indie-rock The National, formatasi nel 1999. Nella canzone, il protagonista è seduto su una panchina di un parco di Coney Island, pensando a come sarebbe potuta essere la sua vita se non avesse mai lasciato la sua compagna.
10) ivy: In “ivy”, dove Taylor poteva sinceramente risparmiarsi le bestemmie, la storia è quella di una donna infedele che si innamora di un altro uomo, che non è il marito. Probabilmente il nome della donna è Ivy, ma non viene mai citato nella canzone. Si tratta comunque di una bella canzone, con background vocali ottimali, ed anche questa canzone potrebbe benissimo diventare un singolo.
11) cowboy like me: Con background vocali del cantante Marcus Mumford, “cowboy like me” parla di una giovane che si innamora di un uomo solitario e deluso dalla vita come lei, insomma un po’ la versione folk di “Desperado” di Rihanna, ma tutto sommato, si tratta di un’ottima canzone, un po’ triste, ma dove Taylor ed il cantante non accreditato duettano molto bene. Promossa.
12) long story short: Il titolo della canzone è un modo di dire americano per dire “in poche parole”. In questa canzone, Taylor parla del rapporto col suo ragazzo che l’ha fatta cadere dal piedistallo, per rifarsi alle sue parole, e ora il suo pensiero più grande è dedicarsi a lui. La canzone ricorda le atmosfere di “1989” e più che un folk-country sembra un pop trasformatosi in qualcos’altro, una traccia sperimentale ma ottima, che amo a pieno.
13) marjory: Marjory era la nonna di Taylor Swift, che canta “ciò che è morto non rimane morto, tu sei viva, così viva”. La canzone e il lyric video di accompagnamento sono un piccolo capolavoro. Questa canzone colpisce particolarmente, rimane una ballad così importante e personale per Taylor che ci travolge e ci fa rivivere vecchi ricordi con i nostri cari venuti a mancare… Bellissima.
14) closure: La canzone parte subito con un’atmosfera pop, dove Taylor dice di aver ricevuto una lettera dal suo ex, che l’ha scaricata, ma che non ha bisogno della sua “chiusura”. Dice che questo la sta smussando, e che lei sta bene tra i suoi dispetti, le sue lacrime e le sue birre, in modo abbastanza arrabbiato e folle, insomma Taylor è arrabbiata ed ora non vuole sentirsi lei quella scaricata. Tuttavia ne soffre molto. La musica accompagna bene il testo, che potrebbe essere anch’essa un ottimo pezzo, sebbene sia troppo pop per l’album.
15) evermore (feat. Bon Iver): La title track dell’album. è una traccia lunga più di 5 minuti, e un po’ noiosa se vogliamo essere sinceri, ravvivata solo dalle parti di Bon Iver. Insomma, le collaborazioni tra Taylor e Bon Iver non sono tra le più belle, ma devono avere un grande significato per Taylor, che aveva collaborato con Bon Iver già per un singolo da folklore, il suo album precedente, ed ora collabora con lui per la title track. La fine dell’album non è tra le più adatte, poiché anche se riassume un po’ l’album lo fa in modo goffo durando a lungo, ed è – come già detto- un po’ noiosa.
16) right where you left me: La canzone si trova solo nella copia fisica del disco, ma un fan che l’ha ricevuta prima del tempo, invece di essere grato a Taylor ha pubblicato “right where you left me” e “it’s time to go” sul web.
“right where you left me” è una buona canzone, con influenze pop-country, nella canzone Taylor dice che il tempo passa, ma lei è rimasta con la mente, e vi rimarrà per sempre, lì dove il suo uomo l’ha lasciata, abbandonandola ad un tavolino di un ristorante, mentre tutti dicevano che questa era una scena triste. Una canzone più movimentata delle altre, effettivamente, ma comunque triste. Ciò non toglie che a me piacciono le canzoni tristi, e questa particolarmente.
17) it’s time to go: Un’altra canzone pubblicata senza consenso di Taylor, “it’s time to go” è un’altra canzone che ha influenze pop. Ci si innamora di essa al primo ascolto, in questa canzone Taylor parla in alcuni versi di quando la sua casa discografica ha venduto tutto a Scooter Braun, il quale ha preso possesso di tutti i credits di sei album di Taylor. In questo pezzo, Taylor racconta come il tempo scorra velocemente, e di come lei scopra di essere stata ingannata più volte nella vita, capendo che è il momento di andare.
Taylor perché hai messo due ottime canzoni nell’edizone deluxe?