Recensione Critica “Dancing With The Devil…The Art of Starting Over” Demi Lovato

Ecco la recensione critica dell’ultimo lavoro discografico di Demi Lovato!

Un album dove Demi Lovato parla dei suoi problemi legati all’alcool e alla droga, alla sua overdose, a come viene giudicata dalla gente e dei suoi problemi alimentari….Vediamo insieme che lavoro autobiografico ha creato!

1)Anyone: Demi Lovato in questa canzone dice di aver bisogno di qualcuno che la aiuti a uscire dai suoi problemi. Si tratta di una ballad lenta e struggente, che potrebbe sembrare sotto certi aspetti noiosa, perché un po’ vecchio stile, ma questo secondo me è proprio un suo punto di forza. Si tratta di una canzone dove la base rimane costante, mentre Demi si alza di tono, verso dopo verso. Una canzone perfetta come introduzione dell’album, una richiesta d’aiuto e di ascolto, dove Demi spera che le sue preghiere arrivino a Dio.

2) Dancing With The DevilSi parte sempre da un bicchierino e da una linea bianca sottile, canta Demi Lovato, che poi portano a danni più grandi. In questa ballad che la accompagna nella voce dal ritmo incalzante, la cantante parla dei suoi problemi di droga e della sua overdose. Demi ha realizzato anche un video per la canzone, che mostra la sua storia in maniera realistica e terrificante, ma che deve fare da monito a chi pensa di trovare rifugio nelle dipendenze. La canzone mostra acuti davvero potenti, e vocalizzi degni della cantante che conosciamo. Il titolo significa “Danzare con il Diavolo” che è anche un modo di dire in Americano per dire “correre un grosso rischio”, e Demi gioca sull’ambiguità del significato per spiegare meglio la canzone. Il testo è davvero potente, così come la composizione.

3) ICU (Madison’s Lullabye): Una ballad da piano-bar dove Demi parla alla sé stessa di un tempo rivolgendosi a lei come quella che era. La canzone è un po’ piatta, ma già dal titolo (lullabye) capiamo che è una ninna-nanna. Demi culla la sé stessa del passato come una madre farebbe con una figlia. La canzone termina con Demi che dice “Ti amo Demi” e si risponde da sola “Ti amo anch’io”.  Una canzone un po’ sperimentale, ma non brutta, promossa con qualche debito.

4)Intro: Una parte parlata, dove Demi ci introduce alla prossima traccia.

5) The Art Of Starting Over: L’arte di ricominciare letteralmente parla di come Demi abbia ricominciato la sua vita dopo gli ultimi avvenimenti. Una canzone che sembra quasi recitata, e dove Demi non dà particolari segni di vita, ma che si salva grazie al ponte. Il testo è sicuramente importante, e Demi ha trovato un modo di esaltarlo, ma non è certo un capolavoro. Una canzone giusta per portarci ad una nuova parte dell’album. Anche in questa Demi parla della sua “donna interiore”.

6) Lonely People: Una magnifica mid-tempo con elementi di una ballad che potrebbe essere il prossimo singolo, dove Demi definisce tutte le persone che partecipano ai festini “solitarie, sole” e  che l’amore malato è finito (“Romeo e Giulietta sono morti” canta in un verso). La canzone ha un ponte potente, ma l’outro è sicuramente terrificante perché rappresenta la parte più veritiera del testo e della vita, perché la vita è una bellissima bugia, la morte una triste realtà a cui tutti andremo incontro, e Demi infatti conclude la canzone con una parte mezza-parlata:

“È veramente spaventoso
La verità è che tutti moriamo da soli
Così faresti meglio ad amare te stessa prima di andartene”.

7) The Way You Don’t Look At Me: Una canzone di self-empowerment un po’ debole perché molto personale, non tutte le persone possono rispecchiarsi in essa, ma questa ballad con elementi country, (che ricorda un po’ gli ultimi album di Taylor Swift) non è da scartare, proprio perché Demi ha voluto mostrare sé stessa. A livello commerciale, a mio avviso non è particolarmente adatta, ma dato l’album in cui è inserita non va assolutamente considerata una filler track.

8) Melon Cake: Lanciata come singolo promozionale, la canzone parla dei problemi alimentari di Demi e ha un articolo dedicato. In questa canzone molto pop e simpatica, dove Demi non spicca per vocalità, ma per ritmo, quello che adatta alla sua voce e quello della canzone, mostra un lato della cantante che in molto conoscevano ma non hanno mai considerato. La canzone potrebbe avere buoni risultati a livello commerciale, e al contempo è dedicata ad una parte della vita di Demi, Promossa!

9) Met Him Last Night (feat. Ariana Grande): Demi ha spiegato che Ariana ha scritto questa canzone proprio per lei, e la Lovato ha deciso di collaborare con Ariana proprio perché lei gliel’ha scritta. Nel testo Demi parla di abusi, su una musica che ci risveglia improvvisamente, e con tratti tipici di Ariana Grande, che mimetizza la sua voce sotto quella di Demi. La canzone sarebbe stata bella anche senza Ariana, ma di certo la collaborazione dà un’ulteriore spinta commerciale. Uscita come singolo promozionale lo stesso giorno dell’uscita dell’album, insieme a “Lonely People” e “Melon Cake” è una canzone che può avere buoni risultati, ma a differenza di altre è un brano in cui tante donne possono rispecchiarsi. Il ponte mezzo rappato dà un ritmo ancora più forte alla canzone. Promossa a pieni voti, peccato che Ariana non usi tutta la sua vocalità, lasciando spazio solo a Demi.

10) What Other People Say (feat. Sam Fischer)Una ballad estratta come singolo dove il vero protagonista è Sam Fischer, Demi gli ruba un po’ la scena con gli acuti. Il video e la musicalità la rendono una collaborazione perfetta, e un buon singolo. La canzone darà sicuramente più visibilità a Fischer (meritata) e si dimostra un duetto vincente sotto tutti gli aspetti. Una canzone che non è mai banale, e che viene promossa subito.

11)Carefully: Un’altra canzone che mi piace, simile ad un country, dove Demi dice alla persona che ama di trattarla in modo attento, “Perché io sono forte nel modo in cui so di mostrarti la mia fragilità, lei se ne andrà in un minuto, se tu non sai quanto sono fortunate le tue mani”. Una canzone carina, ma non essenziale per l’album, e per quanto una persona possa rispecchiarsi come sensibile in essa, non è così determinante, diventando una filler track.

12) The Kind Of Lover I Am: In questo brano Demi dice che può innamorarsi sia di uomini che di donne, e che è anche abbastanza ossessiva, ma non gelosa. Una canzone molto sperimentale, che determina quanto sia queer Demi Lovato, ma con una base sbagliata, che la rende una traccia un po’ noiosa e filler. Forse l’outro che ha degli elementi electro la salva leggermente, con una voce che la rende simile a Kesha, ma che in definitiva non la rende così esaltante.

13) Easy (feat. Noah Cyrus): Se non ci fosse la Cyrus, la canzone non si salverebbe, ma il duetto delle voci la riscatta da traccia filler, e dimostra che Demi è molto forte nelle collaborazioni. Una canzone country, con elementi pop, “Easy” è una ballad perfetta, che grazie alla collaborazione si rende diversa dalle due tracce precedenti, che non sono il massimo.

14) 15 Minutes: Una canzone ironica e breve, adatta a mantenere un po’ più alto lo spirito dell’album, dove non ci sono dubbi sul fatto che sebbene non possa diventare singolo, è un buon pezzo. Promosso, per via del ritmo e della passione-ironia che Demi trasmetta cantando il testo.

15) My Girlfriend’s Are My Boyfriend (feat. Saweetie): Una canzone queer dove Demi dice che le sue amiche sono le sue fidanzate, e rende chiare le sue attitudini. La canzone non è banale, e anch’essa potrebbe essere un buon singolo, o singolo promozionale. Sappiamo che Demi non rilascia molti singoli dai suoi album, ma quest’album ha molte buone canzoni, e questa sarebbe perfetta come singolo, con un video ironico.

16) California Sober: Nel testo dice di essere “sobria dalla California” cioè dallo stile di vita che aveva a  Los Angeles. La canzone è anch’essa un buon pezzo, che parte come una ballad che si evolve, e che parla della vita di Demi. Sembra un pezzo da “Unbroken”, uno dei primi album di Demi. La canzone è un piccolo gioiellino. Promossa.

17) Mad World: Questa canzone è una cover dei “Tears for Fears” che Demi ha dichiarato di ascoltare fin da piccola, e che ha voluto registrare per l’album. Effettivamente è perfetta come tema per quest’album, ed è una cover molto buona. Certo è diversa dall’originale, meno rock e più adattata alla voce di Demi, ma resta una canzone che mantiene alto lo spessore dell’album, anche se Demi poteva mostrare un po’ di più la sua voce.

18) Butterfly: Una ballad interessante, ma solo nel pre-ritornello, un po’noiosa nelle parti successive. una canzone che risulta forte se cantata da una Taylor Swift, ma non è esattamente ciò che ci aspettiamo da Demi. 2:37 che alternano vari umori, ma che risultano, in definitiva, filler.

19) Good Place: Traccia finale dell’edizione standard, “Good Place” parla della Demi attuale che incontra la Demi del passato. Questa ballad chiude un album che si era aperto con una richiesta d’aiuto, annunciata proprio da una ballad, e che termina – dopo un lungo viaggio – col trovarsi in un posto sicuro. La perfetta conclusione, sia a livello di testo che musicale.

20)Gray: Dalla “Purple Cover” arriva “Gray” (omonimo di grey, grigio) una canzone molto potente a livello musicale che poteva benissimo diventare un singolo. La canzone è una ballad electro che ha anche un testo importante su una relazione tossica…È un peccato che Demi l’abbia inserita solo in questa versione e quella per gli UK, perché questa canzone ha tutte le carte in regola per diventare un singolo travolgente!

Vediamo ora le due canzoni  inserite nella target edition:

20) I’m Sorry: Una canzone bellissima nella sua tristezza…Demi dice di aver lasciato un ragazzo perché seguendolo ha perso sé stessa nell’oscurità, e anche i suoi amici e il suo terapista le stanno dicendo di non frequentarlo più. La ballad è acustica, la voce di Demi e delle coriste, ed una chitarra. Il testo parla di Wilmer Valderrama, ex di Demi.

21) Change You: Un’altra ballad, anche questa molto potente, dove Demi dice di aver cercato di cambiare una persona malvagia pensando di riuscirci, ma alla fine ha quasi rischiato di perdere sé stessa, e che questo essere cambiasse lei. La canzone supportata da cori e background vocali è sicuramente un buon pezzo, che dimostra la versatilità di Demi nei pezzi up-tempo e nelle ballad.

Anche se è un peccato che Demi non abbia estratto canzoni come “Gray”, “I’m Sorry” e “Change You” come singolo (forse l’ultima un po’ troppo intima per diventare tale) ricordiamoci che Demi è molto forte nelle ballad, ma soprattutto nei pezzi dance up-tempo. Solo nell’ultimo periodo si è dimostrata anche realmente forte in queste come singoli, ma solitamente si butta su pezzi più “veloci”.

Expanded Digital Bonus Track:

20) I Love Me: Una mid-tempo pop fresca e genuina, lanciata come singolo, “I Love Me” è sicuramente una traccia troppo “allegra” per stare nell’album, ma il tema non è poi così lontano. Demi dice che è giunto il momento di amare sé stessa, in un video dove ripercorre le tappe della sua vita. Il testo è consistente, forte e un po’ironico, ed è una canzone realmente interessante.

21) I’m Ready (con Sam Smith): Altro singolo dal video ultra-LGBTO, “I’m Ready” parla di combattere per ottenere l’amore. Sam Smith mette in mostra la sua voce, ma la vera star è Demi, che usa tutta la sua potenza vocale, e benissimo, anzi neanche tutta, ma buona parte, e crea una perfetta atmosfera. Forse la canzone non è abbastanza in linea col resto dell’album, ma è sicuramente una buona traccia, lanciata dal duo come singolo.

22)OK Not to Be OK (con Marshmello): Una canzone composta dal DJ Marshmello, dove però Demi Lovato è messa in primo piano per le tematiche, “OK Not to Be OK” è una canzone che spacca…Ripercorre difficoltà psicologiche e complessi che si possono trovare nella vita di molti, anche nella mia, e spiega come combattere i pensieri suicidi. Si tratta sicuramente di una traccia che io avrei inserito nell’album, non nell’edizione deluxe digitale, e avrei lanciato come uno dei lead single.

Edizione Deluxe Fisica

20) Sunset: Una canzone gospel, che rivela l’amore che Demi prova per il suo compagno. Non vuole che ci sia un tramonto sul loro amore, perché sono la stessa cosa, l’uno con l’altra. Una canzone bellissima, che vedrei bene esibita dal vivo, in una chiesa gospel!

Per il momento non posso dare un parere su alcune tracce dell’edizione deluxe dell’album, ma lo farò presto modificando questo articolo.

L’articolo oggi 2 Maggio 2021, è stato completato, fatemi sapere la vostra opinione su questa recensione!!!

Fatemi sapere il vostro parere su questa recensione, se la pensate come me o avete pensieri differenti. In linea di massima l’album è buono, forse un po’ troppo intimo, ma molte canzoni sono adatte a diventare singoli, altre sono un po’ più filler, come nella maggior parte degli album.

 

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