Tutte le esibizioni live della canzone sono in playback? Ma perché?
Loredana Bertè, dopo aver subito una “sberla” morale dai suoi fan in seguito all’esibizione di “Figlia Di…” ad Amici 20 di Maria De Filippi, ha spiegato perché canta il singolo in playback.
Non è la prima volta che lo fa infatti: l’aveva fatto anche a Sanremo, dopo un medley che non ha cantato in playback, e se al concerto-tributo condotto da Alberto Matano ha cantato tutte le canzoni normalmente, c’è da dire che “Figlia Di…” era ovviamente in playback…
Per dimostrare che canta sempre in Playback, la Bertè, sul palco di Amici ha sollevato l’asta del microfono, continuando a muovere la bocca, che non emetteva suono, mentre la musica proseguiva.
Ecco la spiegazione dell’artista:
Le promozioni preferisco da sempre farle in playback perchè voglio che il sound del pezzo arrivi al pubblico come lo ascolteranno in radio e spesso l’ho ”rivendicato” perchè non voglio prendere in giro il mio pubblico!
💙🦋👠@AmiciUfficiale#Amici20 #FigliaDi #FigliaDiLoredana— Loredana Bertè (@LoredanaBerte) April 17, 2021
“Le promozioni preferisco da sempre farle in playback perché voglio che il sound del pezzo arrivi al pubblico come lo ascolteranno in radio e spesso l’ho ”rivendicato” perché non voglio prendere in giro il mio pubblico!
💙🦋👠”
Ha scritto la cantante, ma gli animi non si sono quietati; alcuni la contestano ancora per il playback e io sono fra questi. Perché cantare tutte le canzoni non in playback e questa sì? In realtà l’aveva fatto anche con altri singoli in passato, ma non va bene, potrebbe ledere alla sua immagine, soprattutto su questa canzone, già contestata perché secondo alcuni non sarebbe “Figlia Di…Loredana” ma “Figlia Di…Santana”, notando una somiglianza con il pezzo del noto chitarrista con Mana “Corazon Espinado”.
Inoltre durante il live, aveva detto “le promozioni si fanno così” offendendo tutti i cantanti che non le fanno in playback, motivo per cui ha dovuto chiarire col tweet.
E c’è già chi scrive al riguardo: “Vero che le note sono 7, ma non è che dobbiamo usare sempre le stesse…”