Katy Perry sta riscontrando un successo incredibile su Spotify con “Harleys in Hawaii” ma la canzone non è nelle classifiche…
Perché?
Dal periodo di Maggio 2021, “Harleys in Hawaii” sta vivendo un vero e proprio periodo d’oro, essendo la canzone di Katy Perry con più streams su Spotify.
Per questa ragione ha vinto un disco d’oro in Messico, e il video a cartoni animati ha vinto come miglior video dell’anno ai Webby Awards 2021. Questo non è di certo un premio da poco, poiché il video a cartoni animati è stato eletto vincitore nella categoria “People’s Voice” dunque è stato il popolo, appunto a sceglierlo.
Anche negli USA “Harleys in Hawaii” va verso le 500.000 copie vendute + gli stream di Spotify e potrebbe vincere un disco d’oro molto presto.
Il singolo infatti ha venduto altre 100.000 copie negli USA, che si aggiungono alle 10.000 già vendute negli USA quando aveva esordito, piazzandosi 110° in Billboard.
Contando anche gli stream Spotify a pagamento, sta raggiungendo quasi la quota delle 500.000 copie vendute, basti pensare che SOLO nel mese di Settembre ha ricevuto in USA 5.336. 733 stream in totale…
Nell’agosto del 2021 il brano è diventato virale grazie a un trend su TikTok che prevede l’utilizzo dell’ultimo ritornello. In un mese ha incrementato le sue unità di vendita del 426% nel Regno Unito, passando da circa 25 000 riproduzioni in streaming settimanali a 215.000 a metà settembre.
Ma allora perché non è in Billboard Hot 100 USA?
Perché Katy NON si vende, ecco le tre ragioni:
“Non mi importano le classifiche”
Katy Perry si era sentita offesa in TV, quando nel 2017, venne dichiarato che “Bon Appétit” era stato un flop su Spotify nella prima settimana. Altri le chiesero come mai “Chained to the Rhythm” non fosse arrivata alla numero #1.
Lei, dalla sua amica Ellen DeGeneres dichiarò: “Non mi importano i risultati in classifica attuali.”
In seguito, quando “Witness” – che pur avendo raggiunto la numero #1- venne dichiarato album flop, Katy cadde in un profondo stato di depressione, che la portò però a scrivere canzoni allegre, tra le prime “Cozy Little Christmas”, “Never Really Over”, “Cry About It Later” (che però venne pubblicata nel 2020) e “Smile”.
Katy uscì da questo stato di depressione quando imparò a fregarsene, e ne parlò in numerose interviste. Quando le venne fatto notare che anche “Never Really Over” era stato sì un successo, ma non era una numero #1 Katy disse: “Non seguo le classifiche. Non mi importano le classifiche.” Lo ribadì in più interviste, e da allora Billboard, in un modo o nell’altro, ha sempre cercato di non darle più tanta visibilità.
“Non mi importano i premi”
Katy disse anche che non le importava ricevere riconoscimenti e premi da parte di MTV per i suoi brani:
“MTV dà i premi, li decide, non è così libero [,..] Non è solo il pubblico, segue le tendenze. Quando io avevo solo numero #1 con “Teenage Dream” venivo premiata ora non più. Ma non mi interessa. Le canzoni che scrivo le scrivo per me, per me stessa […]” disse nel 2019.
“Smile” è un album che dedico a me e a mia figlia. Non è una fine delle tristezze, ma se mi sento triste posso metterlo su e dire “Ecco un periodo della mia vita felice” e mi renderà felice ascoltarlo, ricordando ogni momento che ho vissuto nelle singole tracce dell’album.”
Chissà perché dopo queste affermazioni MTV corse ai ripari. Venne infatti accusata di aver dato nel 2015, agli EMA il “Premio per il miglior album” a Rihanna per “FourFiveSeconds”, “Bitch Better Have My Money”, e “American Oxygen”.
Ma non aveva pubblicato nessun album. MTV allora si scusò, dicendo che era stata data una comunicazione errata, e che Rihanna aveva vinto il “Best Female” cioè “Migliore Artista Femminile”. MTV disse inoltre che Rihanna non aveva vinto altri premi agli EMA degli anni seguenti, e non aveva mai comprato i premi. Inoltre MTV dichiarò che erano i fan a votare, non era MTV a decidere già il premio…Ma ne siamo davvero sicuri? Nel 2019 Katy non è stata nominata agli MTV Video Music Awards, ma nel 2020 sì con “Harleys in Hawaii” (caso del destino?) senza però vincere.
Posizioni comprate?
Katy Perry ha ribadito in più interviste che lei non è in vendita.
“Le classifiche non mi interessano” aveva detto Katy facendo capire che non corrispondevano alla realtà.
La stessa Nicki Minaj nel 2019 accusò Cardi B di aver comprato classifiche, e anche Ariana Grande e Justin Bieber, nel 2020 perché, secondo i risultati di vendita sarebbe dovuta andare alla numero #1 “TROLLZ” con Takashi69. La Minaj spiegò che aveva calcolato le vendite e gli stream su Spotify, maggiori rispetto a “Stuck With You” (di Ariana e Justin).
Io non ci credetti molto, ma quando vidi il remix di “34+35” arrivare secondo su Billboard iniziai a fare ricerche, e in un articolo – che trovate nella sezione Ariana Grande- affermavo ( e tutt’ora affermo) che quella posizione era stata comprata. Le vendite del singolo non furono esorbitanti, e nemmeno quelle dell’edizione deluxe di “Positions” tanto che Ariana tornò all’edizione standard per estrarre il singolo “POV”.
Conclusione
Questa teoria del complotto musicale, ripresa da diversi artisti, è scomoda ad alcune persone che lavorano alle classifiche, così per non perdere clientela non fanno entrare in classifica singoli che dovrebbero.
Oggi “Harleys in Hawaii” è alla 38esima posizione USA Spotify con 530.375 streams, ma perché “34+35 Remix” è arrivata seconda NON SOLO GRAZIE ALLE VENDITE, MA ANCHE A SPOTIFY mentre “Harleys in Hawaii” no?
Comunque sia, godiamoci questo periodo d’oro di “Harleys in Hawaii”, la RIAA la certificherà comunque se dovesse raggiungere il numero di stream e vendite corretto. (500.000) in USA.
Ora io mi fido molto meno delle classifiche USA e voi?