Un album di sole collaborazioni, nato nel periodo del Lockdown per la Pandemia Covid-19
L’album non contiene nemmeno una canzone cantata unicamente da Elton John, ma ben 16 brani in collaborazione con altri artisti, tra cui: Rina Sawayama, Charlie Puth, Dua Lipa,, Nicki Minaj, Young Thug, Miley Cyrus e molti altri.
L’album ha sicuramente ottime canzoni, ma non è “armonico nel suo insieme”. Infatti tratta diversi temi, molto distanti gli uni dagli altri, e ha sound molto diversi fra loro: certo, non sono un patito degli album che hanno la stessa musicalità in ogni canzone, ma si passa dal pop al rap, al rock e al disco. Insomma un album pieno di generi diversi, “sperimentale” in un certo senso, che può dare confusione all’ascoltatore.
Elton inoltre lascia molto più spazio agli altri artisti rispetto che a lui, e molte canzoni non lo vedono come lead-artist ma come collaboratore, mentre in altre, nonostante sia il lead-artist non ottiene il giusto peso. Insomma un’opera un po’ in bilico tra il nome che si è fatto Sir Elton John e la confusione che crea quest’album.
Grande esclusa? Sicuramente, “Sine From Above” con Lady Gaga.
Ora però passiamo ad analizzare traccia per traccia dell’album di Elton John e delle sue collaborazioni.
1) Cold Heart (PNAU Remix)- feat Dua Lipa: La canzone nel remix PNAU incorpora 4 sample di altre canzoni, ovvero “Rocket Man” del 1972 “Sacrifice” del 1989 “Kiss the Bride” del 1983 e “Where’s the Shoorah?” del 1976. La canzone è sicuramente un pop di qualità, nonostante la voce di Dua Lipa in certi punti risulti un po’ piatta, in altri punti Dua si riprende e dà un tocco di grazia alla canzone, mentre nei suoi versi Elton John risulta poco presente, lasciando molto più spazio a Dua Lipa. La canzone nel suo insieme è bella, mi piace in modo particolare quando Elton John canta “co-cold heart” ha una grande sonorità. Il singolo è senz’altro promosso, ma lascia la sensazione di qualcosa di grande che poteva essere grandissima.
2) Always Love You- feat Young Thug e Nicki Minaj: Una canzone in cui Elton John tira fuori la voce, ed è molto coinvolto, ma dove Young Thug e Nicki Minaj gli rubano completamente la scena, per il fatto che Elton ripete solo il ritornello, lasciando i versi della canzone a Young Thug e Nicki Minaj. Young Thug suona un po’ troppo presente, apparendo non solo nel primo verso, ma anche nelle background vocali, e dove Nicki Minaj canta e rappa insieme nello stesso verso, passando dal canto al rap, e poi tornando al canto e infine al rap. Una delle migliori collaborazioni della Minaj, e una delle tracce che preferisco dall’album, ma dove Elton ha comunque poco spazio.
3) Learn To Fly- Surfaces & Elton John: Una canzone breve ma intensa e divertente come musicalità, Elton John canta solo un verso, e non si fa abbastanza spazio. Se fosse solo nell’album dei Surfaces capirei, ma perché mettere nel tuo album una canzone dove ti si sente poco? Nonostante questo devo dire che insieme ad “After All” è “Always Love You” è uno dei pezzi che preferisco dell’album, proprio perché breve, dalla musicalità ironica ma con un testo molto importante.
4) After All- con Charlie Puth: Charlie Puth suona impeccabile sul pezzo, mentre Elton John dà senza dubbio un grande contributo, ma nonostante la musica sia più simile a quella di Elton John che a quella di Charlie Puth, e proprio quest’ultimo che dà il pepe che ci vuole alla canzone, con un acuto pazzesco e fondendo la sua voce con quella di Elton, che tenta di raggiungerlo, riuscendoci solo in parte, in due momenti. Complimenti a Charlie Puth, che ha saputo dare linfa vitale a questa canzone e spingere Elton a dare di più, motivo per cui questa non suona come qualcosa di incompleto, a differenza della prima traccia.
5) Chosen Family – Rina Sawayama & Elton John: Una canzone molto importante, una delle mie preferite tra quelle di Rina Sawayama, remixata da Elton John, che dà un tono più serio e suona il piano in maniera unica e pazzesca. Il duetto è impeccabile, ed a mio avviso ha più potere della prima traccia, ma non ha avuto il successo meritato. Qui Elton John ha molto spazio (finalmente) pur essendo l’artista ospite, e l’amplesso della canzone arriva nel ponte, quando Elton unisce la sua voce a quella di Rina, creando una complicità perfetta con l’artista.
6) The Phink Phanton- Gorillaz feat. 6LACK & Elton John: La canzone parla di una relazione fallita, dove il protagonista vede la persona che amava come un “Fantasma Rosa” e può essere interpretata come una lettera di suicidio. Elton John anche qui per fortuna ha molto spazio, e la canzone nonostante le tonalità cupe e oscure, è un buon pezzo. Di certo le sue tematiche sono distanti da quelle dei cinque brani visti in precedenza.
7) It’s a sin (global reach mix) – Elton John con Years & Years: Il testo spiega come il protagonista veda sè stesso un peccatore per ogni cosa che ha fatto nella sua vita, perché è omosessuale. Un’altra canzone oscura, che sta bene come traccia successiva a “The Pink Phantom” ma che è anche un buon rock-pop, dalla musicalità simile a una cantante non molto “amica” di Elton Jonh: Madonna. Nonostante la musica pop old school simile a quella di Madonna in alcuni punti, resta una buona canzone, che ha un filo in comune con la traccia precedente e quella successiva.
8) Nothing Else Matters – Miley Cyrus feat Chad Smith, Robert Trujillo, Yo‐Yo Ma, Elton John & watt: Qui Elton John fornisce qualche background vocale, molto background, e per il resto del tempo suona, quindi non canta affatto. La traccia di 6:35 è un hard-rock metal che nonostante abbia un filo conduttore con la traccia precedente, non trova spazio in un album di Elton John, considerando non solo che è troppo lunga, ma anche che Elton John non canta.
9) Orbit- Elton John e SG Lewis: Cambiamo completamente genere, per una traccia disco dove Elton John è lead-artist, mentre Frances duetta con lui nel ritornello, con delle background vocali che si sentono appena. Il pezzo più disco dell’album, “Orbit” è sicuramente una traccia elegante, raffinata, e dal sentiment nostalgico, ma perfetta così com’è.
10) Simple Things- Elton John & Brandi Carlile: Una traccia country, dove i due cantanti raccontano delle loro esperienze e cosa hanno imparato dalla vita fino ad ora. Un duetto molto buono, che poteva anche essere estratto come singolo, “Simple Things” è un sogno che si avvera per Brandi Carlile, che aveva scritto addirittura 18 anni fa ad Elton John, chiedendogli di collaborare. Una canzone forte e positiva.
11)Beauty in The Bones- Jimmie Allen & Elton John: La canzone è un pop-rock sperimentale che parla di come si può smarrire la propria strada nella vita, ma di come anche nelle ossa, ciò che rimane degli errori, ci sia bellezza. Una canzone a tratti melodica a tratti rock, a tratti con elementi disco, questo pezzo è sicuramente molto bello, sebbene il contesto può in qualche modo trovare affinità con la traccia precedente, ne è distante. Per questo bisogna concentrarsi su una traccia alla volta in questo album, ognuna è una sfaccettatura diversa.
12) ONE OF ME- Lil Nas X feat. Elton John: La canzone parla di come Lil Nas X sia diventato una star, nonostante in molti speravano che fallisse. Elton John non canta ma suona solo il piano; sicuramente la canzone è buona, un rap con parole dure che Lin Nas X probabilmente doveva dire da tempo, ma Elton suona solo il piano…Peccato, sarebbe stato bello un duetto anche vocale, non trovate?
13) E-Ticket- Elton John & Eddie Vedder: Una traccia country-pop con elementi rock tipici di Elton John, questo pezzo suona molto bene, e distante dalla traccia precedente. “E-Ticket” parla di divertimento e amore, ed è un pezzo teatrale, che suona bene nell’album e dà un momento di spensieratezza, uno dei migliori pezzi “old stile” dell’album.
14) Finish Line- Elton John & Stevie Wonder: Nelle tracce finali dell’album troviamo il vecchio stile di Elton John, in questa canzone in particolare, con la voce di Stevie Wonder che suona ancora giovane e si adatta benissimo al pezzo. Nella canzone Elton John afferma di aver trovato un traguardo alla sua vita triste e randagia nella persona che ama, che è anche la sua “musa ispiratrice”. La canzone ha anche una parte solamente suonata da Stevie Wonder, per poi riprendere col canto. Una canzone bellissima che dà luce in un periodo di lockdown.
15) Stolen Car- Elton John & Stevie Nicks: Nel testo Elton e Stevie litigano tutto il tempo. Elton ha dichiarato di aver sempre voluto collaborare con Stevie, e che non la conosceva così bene. Anche qui la musica è mutevole, un pop-rock di qualità, dove Stevie Nicks riceve un posto adatto a lei. Una coppia perfetta, e la pausa strumentale è altrettanto azzeccata, per passare poi alla parte finale, ancora animata da entrambi gli artisti, che termina strumentalmente alla grande!
16) I’m Not Gonna Miss You (remix)- Glen Campbell & Elton John: Una canzone triste, che chiude l’album gridando che doveva terminare con qualcos’altro, sebbene possa essere una buona traccia di chiusura, dà un senso di incompleto, non al pezzo ma all’album, ma è così: non c’è una traccia di apertura e di chiusura, sono tutti mondi diversi, a parte. La canzone, che sembra parlare di una persona persa che non si amerà mai più, in realtà non parla di rottura, ma della lotta di Glen Campbell contro l’Alzheimer. Quando è stato chiesto ad Elton John di unirsi a lui sul pezzo, Elton ha accettato. La frase finale pronunciata da Campbell, che è anche il titolo della canzone, chiude un album di alti e bassi, dove tutte le canzoni hanno una loro qualità, ma alcune suonano incomplete, in altre Elton non ha spazio, e altre ancora- la maggior parte- non sono legate. Questo pezzo comunque è brevissimo ma di alto livello, tensione e tristezza. Un pezzo che riesce a trasmetterti l’emozione che vuole dare, per questo, molto bello.
Voi cosa pensate di questo album e delle sue canzoni? Ce ne è una che vi convince di meno delle altre? Qual è la vostra preferita e quella che vi piace di meno? Siete d’accordo con la mia recensione? Fatemelo sapere in un commento, grazie!