Recensione Critica “La Fuerza” Christina Aguilera

Ecco la recensione dell’EP in lingua spagnola di Christina Aguilera del 2022, “La Fuerza”

Un EP di sei canzoni completamente in lingua spagnola/ spanglish di Christina Aguilera!
Si tratta di un EP un po’ spinto, e sicuramente Xtina si è divertita a scrivere queste canzoni, e a registrarle.
Molte foto provocanti sono state pubblicate sul suo Instagram per promuovere l’EP, vediamolo traccia per traccia:

1) Ya Llegué: Una canzone esplicita, che però non è l’adatta apertura dell’album…Insomma ci dice che ci stiamo inoltrando in un mondo esplicito, dove le parti del corpo di Christina Aguilera- nel testo di questa canzone- sono paragonate a “Caffè Zuccherato”, ma Xtina ha fatto un grave errore su questo pezzo: ha inserito troppi synth e auto-tune. Questo perché la cantante è abituata a note alte, e qui deve stare più sulle basse, dove fa più fatica. Un peccato. Questa canzone poteva dare molto di più, se non avesse questo sound robotico e rifatto.

2) Pa Mis Muchachas (feat. Nathy Peluso, Becky G & NICKI NICOLE): Una perfetta collaborazione a quattro, tutta al femminile, e realmente interessante, la canzone più adatta ad essere lanciata come lead-single. “Pa Mis Muchachas” è qualcosa che Christina cercava da tempo; basti pensare a “My Girls” in “Bionic” con Peaches; la canzone è una guaracha, uno stile musicale di musica latina, molto interessante, dove Christina dà prova di tutta la sua voce. Seconda traccia esplosiva, dà più senso all’album. Un singolo possente, forte e seducente.

3) Somos Nada:  Una ballad lenta e dove Christina dimostra tutta la sua voce; “Somos Nada” è stato il secondo singolo, ed è perfetto così. Triste, ti trasmette una sensazione di vuoto e dolore al contempo, che a me piace molto. La cantante dimostra di essere fragile dicendo di avere “ali di cristallo” tuttavia nonostante il grande dolore canta “non perdo la fede nell’amore”. La canzone parla di quello che Christina era, e quello che è adesso. Una donna fragile, che però usa tutta la sua forza per superare i suoi momenti più difficili, pronta a saltare nel vuoto, come dice lei. Una canzone corta, ma adatta come secondo singolo.

4) Santo (feat. Ozuna): Una canzone festosa e portentosa, questa canzone è un buon singolo, ma non è la miglior canzone che Christina abbia mai fatto; sinceramente preferisco la demo, la collaborazione finale con Ozuna rende la canzone, una ballad latina mid-tempo una sorta di reggaeton misto a qualcos’altro, e pur restando una traccia potente è troppo sopravvalutata. Ozuna non suona benissimo sul pezzo, e Xtina non fa niente per predominare. Nonostante questo, la musicalità dà un buon ritmo al pezzo, che si salva grazie a questo. Il testo è carino, ma un po’ banale (“santo salvami che mi stai facendo twerkare). Resta comunque un buon pezzo.

5) Como Yo: Una canzone in spanglish, dove Xtina non mostra la sua voce, e passa per una banale e monotona popstar alle prime armi. Certo, in questo pezzo la cantante ha puntato più sulla sua sensualità e una voce sensuale che agli acuti, che restano nelle background vocali, e questo è un vero peccato. Un pezzo stupido, e riempitivo. Di solito gli album con poche tracce vengono promossi perché privi di tracce filler, allora perché inserire questa sciocchezza?

6) La Reina: scritta come risposta al “El Rey” di Vincente Fernandez, è un pezzo molto bello, dove Christina dice di essersi innamorata di un uomo che l’ha fatta soffrire, e di aver rotto con lui, e di aver giurato che non avrebbe più sofferto per un uomo. Definisce questo suo ex come “un mascalzone” e afferma che anche se è rimasto il re ora è senza regina. Una canzone country-latina, che calza a pennello come termine dell’album. Si tratta di un pezzo vivace, colorato, bello, frizzante. Promosso!

E voi cosa pensate di questo EP di Christina Aguilera? Qual è la vostra traccia preferita? Fatemelo sapere in un commento!

 

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