Ecco la tredicesima puntata delle canzoni riguardanti problemi mentali! Pronti? Via!!!
PREMESSA: Ho notato che le rubriche sui video perturbanti e i problemi mentali sono tra le più visitate!
Vi ringrazio molto per questo vostro interesse nei confronti del lato più strano della musica, e anche per la conoscenza. Sì perché penso che apprendere cosa sia un problema mentale sia conoscenza, è un po’ come studiare psicologia divertendosi, perché mentre la si scopre si ascoltano le proprie canzoni preferite, ed è proprio questo l’intento della rubrica sui problemi mentali! Grazie a tutti gli affezionati che hanno permesso a questa rubrica di arrivare alla tredicesima puntata!
Bag It Up – Oasis
“Qualcuno mi dice che sto sognando, alcuni mostri si stanno alzando dal pavimento. Tutto quello in cui credo mi sta dicendo che voglio di più, di più, di più.” La canzone impostata su delle batterie martellanti, e un imponente ritmo travolgente, parla di bambini e ragazzini che fanno uso di droghe e fantasticano a causa di ciò. Hanno delle visioni, uno di loro dice che “parlerò in una passeggiata con Monkey Man” cioè “l’uomo scimmia”, personaggio dei cartoni.
La canzone parla delle conseguenze della droga sulla mente; come avevo già spiegato nella puntata 11 – dove trattavo proprio dei problemi mentali derivanti da stupefacenti – NON FATE MAI USO DI DROGHE. E SE LO FATE CHIEDETE AIUTO A QUALCUNO.
King- Florence + The Machine
In “King” Florence Welch parla del suo essere donna in musica, e di come viene giudicata dagli uomini, cantando tra l’altro “Hai bisogno del tuo cuore marcio, il tuo dolore abbagliante come anelli di diamanti, tu hai bisogno di andare in guerra per trovare materiale da cantare”. Insomma, Florence si sente fuori posto in un mondo dominato dagli uomini, e lei stessa si proclama “re” (“Io non sono madre, io non sono sposa, io sono re.”) Perché re e non regina, dato che è donna? No, non è queer, ma perché lei vale quanto gli uomini che la mettono in discussione, se non di più. Florence dice anche che ha bisogno di grandi stanze vuote, per creare una mitologia di sé stessa con un grande eco; le stanze vuote possono rappresentare il fatto che si senta sola, la sola ad autoproclamarsi degna di essere ciò che è, creando una sua storia. Nella parte finale canta “Non sono mai stata soddisfatta, non mi ha mai lasciata andare. Mi hai appena trascinata per i capelli e sono tornata con lo spettacolo”. Ma cosa non l’ha mai lasciata andare? Semplice: la depressione. Però una persona che le voleva bene l’ha salvata (trascinare per i capelli una persona significa salvarla in extremis) e l’ha riportata a cantare. In una sua canzone spiegava che non avrebbe più cantato, anche se poi è tornata sulle scene. Florence ha anche scritto la canzone “My Love” che parla del suo blocco da scrittrice. Ha preso una lunga pausa prima di tornare sulle scene. La depressione le impediva di fare quello che voleva fare. Io so cosa si prova, poiché ho sofferto di depressione: stanchezza, ansia, paura di quello che si sta facendo – se si riesce a farlo- e molto di più. Ma sotto troviamo una descrizione più accurata di “depressione”.
Mind Maze – Katy Perry
“Ho perso ogni direzione, scivolando nelle sabbie mobili. Ho infranto l’illusione.” Katy Perry parla in “Mind Maze” dei suoi problemi di alcolismo – tra le altre cose – argomento che tratta meglio in “Dance With The Devil”, ma soprattutto parla della depressione, come “un labirinto mentale”, cosa che definisce nel titolo. Quando si è depressi si è anche persi, intrappolati nella propria mente in un labirinto da cui non si trova uscita. Katy ha spiegato in un’intervista “Non riuscivo ad alzarmi dal letto. Katy Perry, quella che cantava “Firework” e incoraggiava le persone […] quella che faceva canzoni di self-empowerment. Ero depressa, chiusa in me stessa, non riuscivo a spiegarmi agli altri. Ho avuto bisogno di aiuto.” Proprio riguardo a questo fatto, nel secondo verso accenna all’alcolismo:
“Quella cosa mi stimolava, ora riesco a malapena a svegliarmi.” Nel ritornello dice anche che teme di venir “divorata”, dalle sue stesse paure, e da questo terrificante labirinto mentale. In questo testo Katy non parla solo di dipendenze, ma anche di depressione, soprattutto.
Praying – Kesha
All’inizio del video, in una parte parlata Kesha dice “Sono morta? O è solo uno di quei sogni. Quei sogni orribili?[…] Se sono viva, perché? Perché!? […]Perché io sono stata abbandonata da ogni cosa e ogni persona che ho amato?[…] Per favore, lasciami morire. Essere viva ferisce troppo.” Poi inizia a cantare parlando del suo difficile rapporto con Dr. Luke, il produttore che ha abusato di lei e che l’ha fatta impazzire, e canta: “Bene, tu mi avevi quasi fatta passare per scema, dicendomi che io non ero niente senza di te. Ma dopo tutto quello che hai fatto, io ti posso ringraziare per come sono diventata forte. Perché tu mi hai scagliata tra le fiamme, tu mi hai scagliata nell’Inferno, io ho dovuto imparare a combattere per me stessa. Ed entrambi sappiamo la verità che potrei raccontare, io desidererò solo questo è il tuo addio.”
Kesha, prima dell’uscita di questo album era stata ricoverata per quasi due anni in una clinica specializzata. In molti potrebbero pensare, considerando la sua immagine, che facesse uso di stupefacenti, ma non era così. È stata ricoverata per il gaslighting di Dr. Luke “se non produrrai più canzoni con me fallirai […] Sei così grassa che sembri un frigorifero.” Kesha in breve tempo ha iniziato a soffrire di disturbi del sonno, disturbi alimentari che l’avrebbero uccisa, se non fosse stata ricoverata, e dalla continua paura di fallimento. In “Praying” riabbraccia la fede, dicendo che “Certe cose solo Dio può perdonarle” riferendosi a ciò che le ha fatto il suo produttore. L’intera canzone parla di lui. Ovviamente c’è stato anche un processo penale contro Dr. Luke, ma ciò non verrà trattato in questo articolo.
Monster – Lady Gaga
“Guarda lui, guarda me. Quel ragazzo è cattivo, onestamente è un lupo travestito. Ma io non riesco a smettere di fissare in quegli occhi malvagi.” Gaga parla anche di come “lui ha mangiato il mio cuore” e ha descritto la canzone come un pezzo che tratta il suo “Mostro della Paura dell’Attaccamento”. Insomma, Lady Gaga ha paura di legarsi troppo ad una persona, di attaccarsi a lei, ed è successo, con questo ragazzo, che però è malvagio e la maltratta! Parla inoltre di come questo ragazzo abbia molto probabilmente abusato di lei: “Ho chiesto alla mia ragazza se ti avesse visto in giro prima. Ha borbottato qualcosa mentre eravamo a terra, piccolo ‘Potremmo aver sco*ato, non ne sono proprio sicura, non ricordo bene… Ma qualcosa mi dice che l’ho visto, sì’ ” Quindi il ragazzo-mostro abusava anche delle amiche di Gaga. La cantante spiega anche di come questo essere abbia “mangiato il mio cuore, e poi ha mangiato il mio cervello”, riferendosi al trauma emotivo che ha subito per via dei maltrattamenti del ragazzo-mostro.
Carmela
16 Apr 20221- è una canzone che trascina. Vedrai che delle loro carriere soliste ce ne sono altre che parlano di problemi mentali… anche Ballad of the mighty I
2- video realmente perturbante che infatti hai già messo se non sbaglio in quella categoria. Comunque descrive benone la depressione
3- lo ammetto… a me questa canzone non fa impazzire… è piatta e ossessiva, ma si ascolta, anche se musicalmente è “pesante”. Il testo è davvero crudo
4- cos’è il gaslighting? Comunque questa storia è proprio brutta, ma fortunatamente lei è riuscita a rialzarsi e Rainbow mi piace come disco
5- i miei dischi preferiti di Gaga sono proprio The fame e The fame monster… anche se in quel periodo ha pubblicato i migliori singoli della sua carriera, ha anche pubblicato i video più perturbanti della sua carriera… Alejandro, Paparazzi, Telephone, Bad romance (la scena finale)… tutte gran belle canzoni (eccetto Telephone che non mi dispiace ma mi piace meno)…
RichardSunGlasses
16 Apr 2022Concordo su tutto quello che hai scritto, sicuramente i suoi singoli che preferisco sono quelli da “The Fame Monster” ma hanno davvero video perturbanti, d’altro canto però devono rappresentare tutti dei “mostri”.
Per quanto riguarda “Mind Maze” è una canzone che non mi piace a livello musicale, ma ha testi molto profondi e interessanti.
Il gaslighting…Ti do la definizione, comunque è una specie di manipolazione per far credere ad una persona di essere pazza, prende nome da un film:
“Il Gaslithing è una crudele tecnica di manipolazione psicologica in cui l’aggressore, ai fini di ottenere pieno potere sulla sua vittima, mette in dubbio la correttezza delle percezioni della vittima fino a renderla completamente insicura della propria realtà”
“King” è una canzone che adoro, e mi è piaciuta sviscerarla in più occasioni, tre: (articolo al riguardo, video perturbanti e problemi mentali).
“Ballad of the Mighty I” è difficile da capire, ma potrebbe comparire, oppure potrebbe comparire qualcos’altro riguardo gli Oasis, ci sono diverse canzoni che trattano di problemi mentali, sia nella carriera da solisti che in quella di gruppo.
Sicuramente la carriera solista di Noel tratta molte canzoni che riguardano argomenti perturbanti, maligni o folli.
Un saluto,
Richard 🙂
Carmela
17 Apr 2022Ballad of the mighty I ha diversi significati, ma prova a pensarci. Ti descrivo brevemente la situazione iniziale: quest’uomo è stato abbandonato dall’amore della sua vita (o anche amico/a, ma forse più riguardo all’amore) senza preavviso. Un fulmine a ciel sereno. Allora prova a scavare nella sua esistenza ma… questa persona diventa un’ossessione, una mania, tanto da vederla da tutte le parti oltre che a rimuginarci su. Poi la prima strofa, quella che parla del morire come le mosche e dei cieli che cadranno può anche essere simbolo di paranoia… che è in tutto il testo. Che ne pensi di questa teoria? La paranoia è forse anche nel video perché secondo mia madre tutta la scena dal corpo in fin di vita steso a terra fino al percorso al contrario può essere vera ma forse qualcosa può anche essere solo frutto dell’immaginazione di Noel. E l’assassino potrebbe comparire una sola volta, e le altre volte che compare potrebbe essere solo frutto della mente di Noel. Un
po’ come David Bowie in “I’m afraid of americans” con quello che lo segue continuamente.
P. S. Vorrei darti un suggerimento: ho visto sul blog che tu fai anche playlist Spotify. Ecco, perché non ne fai una (de “L’angolo di Richard”, come sempre) sulle canzoni sui problemi mentali che si aggiorna a ogni puntata della rubrica? (nel caso seguendo l’ordine delle canzoni di come sono state messe nei vari articoli -esempio: prima le canzoni della prima puntata risalente a marzo 2021 nell’ordine di come sono state messe nell’articolo e poi si va avanti con questa logica) Ovvio che il mio è solo un suggerimento
RichardSunGlasses
17 Apr 2022Per Ballad of the Mighty I devo analizzare bene…La teoria l’hai scritta tu!!! 🤣🤣🤣
Comunque sono MOLTO SORPRESO dalla richiesta della playlist, perché ci avevo pensato anch’io oggi stesso, prima di leggere questo commento!!!
😱😱😱
Un saluto,
Grazie della conferma – della mia idea – la farò presto
Un saluto
Richard 🙂