5 canzoni che parlano di problemi mentali 22

Dalla fame di amore schizoaffettiva, a canzoni nate da abusi e torture, ecco l’amata ventiduesima parte della rubrica!!!
P.S.: Vi ricordo che potete consultare tutte puntate nel portale Curiosità > Problemi Mentali o cliccando sulla categoria problemi mentali in fondo all’articolo

Hunger- Florence + The Machine

Il video narra della storia di una statua bellissima, che ha fatto innamorare uomini e donne, portandoli però ad impazzire e/o morire. La canzone parla di schizoaffettività. Se a questa si aggiunge il fatto che oltre il 90% delle persone che ne soffrono sono anche “troppo sensibili” si capisce ben presto che questa malattia è una vera tragedia (e non per fare vittimismo) per chi ne è colpito, come anche Florence. Il bisogno di affetto delle persone che ne soffrono è così alto da portarle alla depressione, specie se avvengono lutti di persone a cui il paziente a cui è stata diagnosticata schizoaffettività era legato, oppure se vengono escluse. E la cosa non è rara, poiché le persone schizoaffettive di solito presentano anche un’intelligenza superiore alla media. La fame di cui parla Florence è la fame di amore, che come spiega nel testo ha cercato di riempire con droghe e alcolici, senza riuscirci, ma anche con concerti e fan, rendendosi conto che andava nella direzione sbagliata. Florence dice che “Noi tutti abbiamo una fame. Ed è venerdì sera e sta calciando, e mi sto vestendo, oh loro mi crocifiggeranno, oh e in tutta la tua vibrante giovinezza come potrebbe mai succederti qualcosa di male?” Florence dice che a 17 anni ha iniziato a “morire di fame” e che ha capito che la sua solitudine in realtà era una fame, un vuoto incolmabile di amore, che non è mai riuscita a colmare o intorpidire, né a saziare. Solo per un momento “mi sono dimenticata di preoccuparmi” canta, e questo porterà alla morte. Le persone schizoaffettive di norma devono seguire un’accurata terapia farmacologica, oltre a ciò -però- devono OBBLIGATORIAMENTE avere qualcuno con cui parlare…Perché come vedremo la schiazoaffettività è fame.

 I LUV U – Mia Rodriguez

In questa canzone, Mia probabilmente non sa di soffrire di schizoaffettività, e non essendo stata trattata nel dovuto modo, diventa una persona pericolosa: psicologicamente, per riempire la sua fame e il suo bisogno di amore, per non sentirsi vuota, si nutre dei numerosi ragazzi di cui si innamora, ed è molto violenta, vuole sentire il sapore del loro sangue. Beh, se pensate che sia orribile concordo, ma se pensate che sia “fantasia” vi sbagliate. Kelly Cochran, ad esempio, era sposata, ma la donna non si sentiva amata, così iniziò a tradire il marito. Una volta scoperta, uccise sia l’amante che il marito, li macellò, li cucinò e fece un barbecue, a cui invitò tutti i suoi vicini, che ignari, mangiarono carne umana. Ma quando le grigliate iniziarono ad essere troppe, e troppi uomini iniziarono a sparire, i vicini, insospettiti dal sapore della carne la denunciarono, e così fu scoperto che la Cochran soffriva di una schizoaffettività non trattata e tramutatasi in schizzofrenia, e del disturbo mentale noto come “della mantide religiosa” o “della vedova nera”: in pratica, dopo aver saziato i suoi bisogni sessuali, uccideva il partner. In lei la cosa era più grave e più simile a questi insetti, dato che lei li mangiava anche. Sembra che abbia ucciso almeno tra le 5 e le 9 persone, ma pochi anni fa il caso è stato riaperto, in quanto potrebbe aver ucciso molti più uomini. Quest’esempio per dirvi a cosa può portare a fare una malattia mentale sottovalutata per molti anni, che esplode in un raptus, come nel video…

Headshrinker – Oasis

La canzone è stata scritta su una ragazza frequentata da Liam Gallagher, che era secondo Noel “un dolore nel cu*o” questo perché era ossessionata dai membri della band, e li seguiva ovunque, non solo dal suo “ragazzo”, Liam. La ragazza ora – che soffriva di schizoaffettività al limite con la schizofrenia- è un caso psichiatrico: headshrink significa “strizzacervello” mentre ci si riferisce ad un/una suo/sua paziente col termine headshrinker che significa “strizzato al cervello”.  Parlando della ragazza psicopatica, canta: “E io non ho nome, e non provo vergogna e non ho paura.” Dal vivo Liam cambiava così i versi: “Io mi facevo di cocaina nella pioggia battente che cadeva e non avevo paura”. Una pazza, che sarebbe stata disposta “ad inchinarsi alle lacrime di un pagliaccio” pur di avere amore, cosa che fa capire anche che forse la band la maltrattava. In definitiva, la donna se ne è andata…Ma non è noto il perché esatto.

Living Hell – Bella Poarch

Certo, nel video si parla di fantasmi, demoni ed entità paranormali, ma nella canzone si parla del bisogno di Bella di essere amata, ma attenzione: se il ragazzo che la ama la esporrà come un trofeo, se lei lo volesse gli farebbe vivere un inferno vivente, come quello vissuto da lei da bambina, quando il suo patrigno le spaccava le mani a botte, e il suo insegnante, vedendola sanguinare le disse che doveva scrivere più veloce. Bella Poarch di sicuro non ha avuto una bella infanzia, e ora si impersona nel suo passato, torturando sé stessa e chi le sta intorno, per riscattarsi da ciò che ha passato. Il bagno nel liquido giallo rappresenta il fatto che si sentiva sporca, perché il suo patrigno le impediva di farsi la doccia e lavarsi, lei si sentiva lurida, e puzzava, e i suoi compagni di scuola la prendevano in giro. Oltre a ciò, Bella vittimizzata dice di sentirsi “infestata” o “perseguitata” dalle parole dette dal suo compagno, ma che la colpa di ciò che lei gli farà passare è di lui. Nel video, comunque una versione di lei bambina tortura l’attuale Bella, e lei non riesce a liberarsene, è vittima di sé stessa e del suo passato, in una casa gialla del terrore.

Self Inflicted – Katy Perry

Era da un po’ che la cantante dalle canzoni “psichiatriche” mascherate da “inni pop” non veniva scomodata per questa rubrica, ma dato che parliamo di fragilità e schizoaffettività è il caso di citare, per concludere, questa canzone. Katy si segna ogni singolo amore con un coltello, procurandosi lesioni e tagli sulla pelle. La canzone doveva essere estratta come singolo, ma la cosa venne poi “sconsigliata” perché per promuoverla la Perry aveva posato con coltelli e forbici, ed era stata ripresa dalla società dei genitori. Lei non rispose mai alle accuse, ma nel suo stile menefreghista posò con cucchiaini da tè e caffè e tazzine. Vediamo il testo: “Con ogni cicatrice c’è una mappa che racconta una storia di ciò che era un ricordo di un amore giovanile, è  come saltare fuori da un aereo cavalcando un’onda di marea su un oceano di emozioni.” Katy dice anche che al ragazzo che ama che è “l’arma che ho scelto, queste ferite sono autoinflitte” aggiungendo che non riesce a smettere di autolesionarsi per ogni amore trovato e perduto. Questa grave forma di autolesionismo affettivo, talvolta, può essere anche riconducibile ad alcolismo, o nei casi più gravi, a lesioni cerebrali.

Questa era la 22°esima puntata sui problemi mentali, con cinque nuove canzoni, di diversi artisti e band! Fatemi sapere cosa pensate delle canzoni con un commento!!!

Questo articolo ha 19 commenti.

  1. 1) la musica è abbastanza allegra ma il testo no
    2) OMG! È anche mania di cannibalismo
    3) non so se stava peggio lei o la band (che comunque secondo me c’erano anche acidi lì in mezzo)
    4) il video è abbastanza perturbante, ma la canzone è molto interessante
    5) in effetti mi ero chiesta “Katy tornerà?”. Bella ma abbastanza cupa come argomento
    Oggi ho fatto il conto di quante volte TUTTI gli artisti citati nell’intera rubrica compaiono in tutta la rubrica. Conduce Katy Perry per 19 volte, seguita dalla categoria “Mondo Gallagher” che include sia gli Oasis sia Liam, che è comparsa 12 volte
    P. S. Non per dire, ma mancano le tag in questo articolo: Bella Poarch, Florence+The Machine, Mia Rodriguez, Oasis

    1. Adesso le metto subito le tag, grazie per avermelo ricordato!!!
      Per la 2 sto attendendo e cercando altre tre canzoni…Magari le trovo, così faccio la terza puntata sul cannibalismo.
      La mia preferita tra tutte comunque è la 1 sia per la musica che per la profondità del testo.
      Un saluto,
      Richard 🙂
      P.S.: Grazie ancora per avermi ricordato i tag!!!

    2. E grazie anche per il calcolo del “who’s who” dei problemi mentali!!!
      Un saluto,
      Richard 🙂
      Buon Ferragosto!

  2. Comunque io ho scritto un commento sotto questo articolo. È salvato con il mio nome oppure no?

    1. Sì, il commento è proprio qui sotto.
      Adesso lo leggo, e quando rispondo, si approva in automatico.
      Un saluto,
      Richard 🙂

  3. Scusa la domanda, ma di recente mi hai detto che secondo te Don’t go away potrebbe parlare di problemi mentali. Se sì, quali? Un’altra degli Oasis che potrebbe parlare di disturbi mentali è Cast no shadow. Te la consiglio. Poi, per i video perturbanti, il nuovo lyric video del remix di D’You Know What I Mean?. E a proposito di perturbanti… ricordi sicuramente Live Forever. E ricordi il fatto che era dedicata al cantante Kurt Cobain? Ecco, lui, con i Nirvana, tra il 1989 e il 1994, ha pubblicato, tra tre album e varie canzoni, anche due brani con due video realmente inquietanti: Come as you are e Heart-shaped box. Quale dei due è più perturbante?

    1. Non ho ancora guardato i video dei Nirvana, li guarderò.
      “Don’t Go Away” sembra parlare di un problema mentale, legato all’abbandono, al lutto e dal quale deriva un complesso di inferiorità. Questo almeno è quello che io … “leggo” nel video. Il fatto che alcuni componenti della band siano più grandi fa pensare che Liam si senta inferiore rispetto a loro, oltre a ciò si capisce che parla di un lutto, o qualcosa del genere, da alcune immagini. In altre scene, in cui è da solo si affaccia alla finestra e guarda in alto, come se si sentisse molto solo. Sembra insomma che debba superare questo lutto, e non solo, ma anche il fatto di sentirsi piccolo rispetto agli altri, probabilmente a causa di questo lutto. Oltretutto la finestra sembra quasi una prigione, come delle sbarre, che gli impediscono di raggiungere il suo obiettivo (il suicidio? non saprei dirlo, non saprei pronunciarmi su questo, ma sembra che voglia uscire da lì e raggiungere qualcuno).

      Ho quindi letto e analizzato il testo, e ci sono riferimenti a “Diamond in the Dark” (l’aereo) e altre parti dove Liam non si dice pronto a lasciar andare questa persona. Inizialmente avevo intenzione di inserire “Don’t Go Away” in questa puntata, ma ho voluto incentrarla sul disturbo schizoaffettivo. Ho pensato di usare quindi “Headshrinker”. Per i video perturbanti aspetterò ancora un po’, comunque voglio fare delle nuove categorie prima della fine della settimana, su due cantanti di cui mi sono molto occupato: Cassidy-Rae Wilson e Rina Sawayama.
      Farò anche una categoria sul Natale.
      Un saluto,
      Richard 🙂

  4. Ti confesso che io conosco (e seguo) un giovane gruppo rock inglese che ha un ampio repertorio di canzoni a tema salute mentale (di qualsiasi tipo, dallo stress pandemico alla follia alla depressione all’ossessione amorosa e a molto altro). Ma dico MOLTO ampio, forse a livello di canzoni potrebbe raggiungere il podio degli artisti con più presenze in questa rubrica (che vede al primo posto Katy Perry, al secondo il “mondo Gallagher” che include sia gli Oasis sia Liam e al terzo i Florence+The Machine). Ma non so se consigliarteli perché dico: questo blog è specializzato in musica pop, e anche se il blog Oasis (che sabato vedrà un’altra canzone di Liam dell’ultimo album) ha dato una bella scossa alla parte rock, non saprei…
    P. S. Comunque questo gruppo per dirti non ha messaggi demoniaci, ma volevo chiederti. E con “salute mentale” ti dico solo che una canzone è una specie di riedizione della mitica Gas Panic! (una delle canzoni più perturbanti ma allo stesso tempo straordinarie di sempre a mio avviso) con al posto della droga una relazione tossica.
    P. S. 2: nella puntata del blog del 27 ne vedrai delle belle! Curiosità: quando avrai visto i video dei Nirvana che per me sono perturbanti dimmi che ne pensi. IMPORTANTE: NON C’È NULLA DI MALIGNO, MA DI PERTURBANTE SÌ.

    1. Guarderò i video dei Nirvana quando tornerò dal viaggio che farò presto.
      Non capisco a quale band tu stia facendo riferimento, ma anche Lana Del Rey e The Weeknd trattano di molti problemi mentali.
      Comunque – sì è vero – il mio blog è specializzato nel Pop, ma tratto anche di Florence + The Machine, di David Bowie, ho trattato (e tratterò ancora) dei Led Zeppelin e dei Gentle Giant, così come anch’io in parte ho trattato del mondo gallagher. E ci sono diverse categorie; portale pop e pop 2 (il 2 è nato perché sennò avevo troppe sottocategorie nel primo) ma anche portale rap e portale rock. Il mio blog parla di tutti i tipi di musica – in particolare di quella Pop – ma vuole essere “L’Angolo della Cultura Pop”, cioè della cultura popolare nata in un determinato periodo storico, e questo, comprende anche il rock.
      Se questo gruppo non ha realmente nulla di malvagio, mi piacerebbe parlarne, magari non così tanto, ma avere canzoni che parlano di problemi mentali fresche e nuove per me è sempre bello 😀
      Un saluto,
      Richard 🙂

  5. P.S. 3: e non ti ho citato implicitamente una delle più da “disturbi mentali”: praticamente il protagonista a causa dell’ansia e di una delusione, soffre d’insonnia e per il conseguente nuovo stress diventa dipendente dall’alcol e impazzisce.
    E ho detto quasi tutto

    1. Il protagonista della canzone rispecchia l’autore del testo/ cantante per caso?

  6. Ultimo P.S.: Don’t go away parla di lutto. Noel l’ha scritta quando è morta la mamma dell’ex chitarrista ritmico Bonehead. E poi è stata anche dedicata a mamma Peggy Gallagher, che era stata ricoverata per un sospetto tumore molto aggressivo e poi fortunatamente non c’era nulla

    1. Ecco non mi ero informato su questo fatto, ma mi sarà utile presto, quando farò la puntata 23 dei disturbi mentali.
      Ho qualcosa in più da dire su “Don’t Go Away”.
      Avevo già intuito qualcosa dal video e dal testo.
      Ti ringrazio davvero molto,
      Un saluto,
      Richard 🙂
      P.S.: Ho scritto un articolo su Florence Welch che mi piacerebbe che tu leggessi e commentassi, vorrei sapere il tuo parere – se ti va.

  7. Rispondo a tutto: non la conosci, è una band inglese di nome Nothing but Thieves (non sono molto più grandi di età rispetto a te, hanno 30 anni) e io lo scorso 24 agosto (per ora che scrivo, che sono più o meno le 23 del 25 agosto, praticamente 24 ore fa!) ho avuto il piacere di andarli a vedere in concerto. Sì sì, non hanno nulla di demoniaco, almeno ai miei occhi (se lo avessero avuto mica ti avrei scritto un commento e poi io non ascolto quella musica), quindi sì. (Una canzone un po’ horror parla dell’amore tra due vampiri, ma non è malvagia). La salute mentale è presente molto nei testi delle loro canzoni, e se mi dici che va bene ti stilo un piccolo elenco delle loro canzoni più psichiatriche. Nel caso della canzone che parla d’insonnia e stress e dipendenze dall’alcol etc sì è autobiografica per il cantante.
    Per Don’t go away: sono curiosa di queste cose che dirai in più! Magari scopro cose nuove! Ti volevo dire comunque del lutto sia perché è importante per capire canzone e video sia perché così potevi capire bene delle cose del brano. A te piace la canzone? E il video?
    Un saluto 🙂
    P. S. (sì poi basta): ho letto l’articolo su Florence, ma lo commento domani/sabato quando farò la puntata della rubrica e non per cattiveria ma perché è un argomento abbastanza tosto e ho formulato un’opinione non lunga ma impegnativa da esprimere e ora non ce la faccio.
    Un saluto definitivamente 🙂

    1. Ho visto il video di “The Real Love Song” e devo dire, che nonostante sia un po’ pittoresco nelle scene a cartoni animati, non ho percepito malvagità. È una canzone molto triste, come il video…Mi piace, parlerò di loro nella prossima puntata sui problemi mentali – questo è poco ma sicuro.
      Poi ho ascoltato solo questa loro canzone, che è un rock, ma molto melodico, non ho sentito le altre.
      Grazie per avermeli fatti conoscere,
      Un saluto,
      Richard 🙂

  8. Ultimissimo P.S., il primo e unico dopo il commento di ieri sera che ho scritto verso le 23: se mi dovessi dire di sì, la lista verrà elencata e narrata da qualcuno che gran parte della community dell’Angolo di Richard conosce molto bene. Sarà una specie di “in omaggio’ per la puntata di domani 27 agosto a tema canzone misteriosa di Liam da C’mon you know… già, perché nel caso la lista verrà narrata proprio da lei…
    E comunque sappiate che con la canzone di Liam di cui parleremo sabato 27 ne vedrete tutti delle belle!!

    1. Sì, elencami pure la lista, mi farebbe molto piacere 😀
      Un saluto,
      Richard 🙂

  9. La lista è in omaggio alla nuova puntata della rubrica pubblicata stamattina. È arrivata?

    1. Penso di sì, adesso vedo.
      Un saluto,
      Richard 🙂

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