Florence + The Machine “Hunger”: analisi e significato della canzone

Analizziamo il significato del singolo dei Florence + The Machine “Hunger” che parla di schizoaffettività

La schizoaffettività o disturbo schizoaffettivo è un disturbo che ha preso di mira molte persone, specialmente durante o dopo il lockdown. Ci sono persone che ci convivono però da più tempo, da anni, come Florence Welch, la quale ha voluto rilasciare questa canzone come singolo e farne un video proprio per rendere questo disturbo più noto già nel 2018.

Spesso alcune persone ne sono affette dalla nascita, ma non lo sanno.

Ma prima di prendere in esame la canzone dobbiamo apprendere cos’è il disturbo schizoaffettivo. Ma cos’è?

Quando una persona presenta una malattia mentale che assomiglia alla schizofrenia ma non ne ha molte caratteristiche e al contempo soffre di disturbi dell’umore ma non ne ha tutte le caratteristiche del disturbo bipolare dell’umore e, inoltre, la persona è depressa, allora si può parlare di un disturbo schizoaffettivo.

Lo stesso nasce dalla “mancanza di affetto” o da un grave trauma, e ogni cosa per questa persona diventa più traumatizzante. Una persona con questo disturbo è molto più sensibile, soffre di più i lutti, e ha spesso bisogno di parlare o sentire le persone a lei care per capire se davvero le vogliono bene. Questo disturbo colpisce molto le donne, ma in una certa percentuale, anche gli uomini, e di solito si può risalire ad esso tramite un evento traumatico avvenuto nell’infanzia o alla nascita.

Nel soggetto schizoaffettivo viene a mancare il fatto che gli altri gli vogliono bene; il soggetto – o paziente- tenderà a isolarsi, o cercherà di relazionarsi in modi alternativi ma sbagliati, perché non sa esattamente come relazionarsi alle persone. Anche se questo verrà a svilupparsi con l’andare del tempo- e imparerà a correggersi- il soggetto stesso verrà isolato perché ritenuto diverso. Spesso gli schizoaffettivi presentano una creatività innata, sono molto più maturi e/o intelligenti dei loro coetanei e ottengono migliori risultati a scuola e nel lavoro. Hanno molta paura di rimanere da soli, necessitano di continue rassicurazioni dalle persone a loro care, hanno bisogno di sentirsi dire che le persone a loro care vogliono loro bene e non li lascino soli.  Spesso la malattia viene diagnosticata dopo un tentativo di suicidio, o a causa di una depressione che la mette in evidenza. Infine – ultimo piccolo appunto – il disturbo bipolare dell’umore che li contraddistingue non è un disturbo bipolare comune, può variare. Generalmente si tratta di due poli umorali depressivi: il soggetto può passare da uno stato estremamente felice e gioioso, tanto da apparire quasi ubriaco in certi casi, a uno stato estremamente solitudinario e depressivo. In questo stato un qualsiasi schizoaffettivo non si sente capito da nessuno, può andare in iperventilazione, avere sintomi simili ad un infarto e tachicardia, piangere, sudare copiosamente anche in un periodo freddo, provare desideri di rabbia nei confronti di chi l’ha lasciato solo e tentare il suicidio. Non sapendo relazionarsi, uno schizoaffettivo potrebbe cadere vittima delle dipendenze, o relazionarsi con estranei, che non sempre però sono ben disposti nei suoi confronti, e potrebbero approfittare di lui/lei (come vedremo anche nella canzone).

Questa è la spiegazione della schizoaffettività generale, se da questo voi pensate di essere schizoaffettivi, NON traete conclusioni. Io tratto di musica, non  di psicologia, se avete il dubbio fatevi fare una visita, non fate domande a me che non ho nessuna laurea in psichiatria.

Ora – se avete letto con attenzione tutto questo e lo avete compreso – comprenderete anche tutti i passaggi della canzone, “Hunger” dei Florence + The Machine, dove Florence Welch parla del momento depressivo e solitudinario dello schizoaffettivo, parlando di sé stessa.

TESTO E TRADUZIONE

(EN)

Ooh, ooh, ooh, ooh
Ooh, ooh, ooh, ooh
Ooh, ooh, ooh, ooh
Ooh, ooh, ooh, ooh

At seventeen, I started to starve myself
I thought that love was a kind of emptiness
And at least I understood then, the hunger I felt
And I didn’t have to call it loneliness

We all have a hunger
We all have a hunger
We all have a hunger
We all have a hunger

Tell me what you need, oh, you look so free
The way you use your body, baby, come on and work it for me
Don’t let it get you down, you’re the best thing I’ve seen
We never found the answer but we knew one thing

We all have a hunger (we all have a hunger)
We all have a hunger (we all have a hunger)
We all have a hunger (we all have a hunger)
We all have a hunger (we all have a hunger)

And it’s Friday night and it’s kicking in
I’m getting dressed and they’re gonna crucify me
Oh, and you in all your vibrant youth
How could anything bad ever happen to you?
You make a fool of death with your beauty, and for a moment…

I thought that love was in the drugs
But the more I took, the more it took away
And I could never get enough
I thought that love was on the stage
You give yourself to strangers
You don’t have to be afraid
And then it tries to find a home with people, or when I’m alone
Picking it apart and staring at your phone

We all have a hunger
We all have a hunger
We all have a hunger
We all have a hunger

Tell me what you need, oh, you look so free
The way you use your body, baby, come on and work it for me
Don’t let ’em get you down, you’re the best thing I’ve seen
We never found the answer but we knew one thing

We all have a hunger (we all have a hunger)
We all have a hunger (we all have a hunger)
We all have a hunger (we all have a hunger)
We all have a hunger (we all have a hunger)

And it’s Friday night and it’s kicking in
And I’m getting dressed and  they’re gonna crucify me
Oh, and you in all your vibrant youth
How could anything bad ever happen to you?
You make a fool of death with your beauty, and for a moment
I forget to worry

⬇⬇⬇ The article continue below the lyrics

(IT)

 

Ooh, ooh, ooh, ooh
Ooh, ooh, ooh, ooh
Ooh, ooh, ooh, ooh
Ooh, ooh, ooh, ooh

A diciassette anni, ho iniziato a morire di fame
Pensavo che l’amore fosse una specie di vuoto
E almeno ho capito allora, la fame che provavo
E non dovevo chiamarla solitudine

Abbiamo tutti fame
Abbiamo tutti fame
Abbiamo tutti fame
Abbiamo tutti fame

Dimmi di cosa hai bisogno, oh, sembri così libero
Il modo in cui usi il tuo corpo, piccolo, vieni e lavoralo per me
Non lasciarti abbattere, sei la cosa migliore che abbia mai visto
Non abbiamo mai trovato la risposta, ma sapevamo una cosa

Tutti abbiamo fame (tutti abbiamo fame)
Tutti abbiamo fame (tutti abbiamo fame)
Tutti abbiamo fame (tutti abbiamo fame)
Tutti abbiamo fame (tutti abbiamo fame)

Ed è venerdì sera e sta arrivando
Mi sto vestendo e mi crocifiggeranno
Oh, e tu in tutta la tua vibrante giovinezza
Come potrebbe mai succederti qualcosa di brutto?
Prendi in giro la morte con la tua bellezza, e per un momento…

Pensavo che l’amore fosse nelle droghe
Ma più prendevo, più mi portavano via
E non potrei mai averne abbastanza
Pensavo che l’amore fosse sul palco
Ti dai agli estranei
Non devi avere paura
E poi cerca di trovare una casa con le persone, o quando sono sola
Separandolo e fissando il tuo telefono

Abbiamo tutti fame
Abbiamo tutti fame
Abbiamo tutti fame
Abbiamo tutti fame

Dimmi di cosa hai bisogno, oh, sembri così libero
Il modo in cui usi il tuo corpo, piccolo, vieni e lavoralo per me
Non lasciarti abbattere, sei la cosa migliore che abbia mai visto
Non abbiamo mai trovato la risposta, ma sapevamo una cosa

Tutti abbiamo fame (tutti abbiamo fame)
Tutti abbiamo fame (tutti abbiamo fame)
Tutti abbiamo fame (tutti abbiamo fame)
Tutti abbiamo fame (tutti abbiamo fame)

Ed è venerdì sera e sta arrivando
E mi sto vestendo e mi crocifiggeranno
Oh, e tu in tutta la tua vibrante giovinezza
Come potrebbe mai succederti qualcosa di brutto?
Prendi in giro la morte con la tua bellezza, e per un momento
Dimentico di preoccuparmi

⬇⬇⬇ L’articolo continua sotto la traduzione

Analizziamo prima il video, che è più semplice. Viene costruita una statua ed esposta in un museo. La maggior parte delle persone che la vedono sembrano impazzire e bramano in  qualche modo la statua, una figura femminile nera come il carbone.
Tramite delle immagini colorate, o alcune scene (una mano priva di vita appoggiata per terra, una persona che prende un bisturi, o altre che piangono) si può capire che queste persone – dopo essere entrate in contatto con la statua – sono morte. Florence mette una piccola pianta nella mano della statua, che si ossida e si ricopre di piante, finendo in una specie di deserto dove è ricoperta di piante e fiori. Prima di vedere la statua in rovina compare la scritta, che rafforza la teoria delle morti e la conferma : “How many have to die so that you can feel loved.” TRADOTTO: “Quanti devono morire affinché tu possa sentirti amato/a.” Stranamente nel video, la scritta termina senza punto di domanda.
La statua rappresenta la schizoaffettività. Tutte le persone ne erano attratte, ma il fine ultimo della statua era maligno, portarle alla morte. Le persone che portano con loro la statua o cercano di rapportarsi a lei, in realtà sono in un momento in cui si sentono sole, e parlano alla schizoaffettività-solitudine rappresentata dalla statua. Capendo che tutti rimarranno impassibili nei loro confronti e non che non verranno mai amate, chiedono come alla  schizoaffettività di liberarle, di dare loro affetto, ma non ricevendolo si suicidano (sebbene questo non si veda nel video). Florence vuole porre fine a questo suo modo d’essere, perché come quelle persone teme di finire morta, e riesce a vincere la schizoaffettività, e ad “ucciderla” definitivamente dandole un germoglio in mano. La pianta appena nata rappresenta la nascita di un amore o di un’amicizia, che quindi pone fine alla solitudine di Florence, la quale così sconfigge la schizoaffettività e se ne libera, danzando in modo folle all’interno di un museo.

ANALISI DEL TESTO

“A diciassette anni, ho iniziato a morire di fame
Pensavo che l’amore fosse una specie di vuoto
E almeno ho capito allora, la fame che provavo
E non dovevo chiamarla solitudine”

Florence probabilmente è stata diagnosticata come schizoaffettiva all’età di diciassette anni, e ha capito che la sua non era solitudine, ma fame, voleva che qualcuno la amasse, e aveva fame di amore. Non è un caso. La schizoaffettività è una vera e propria fame, non è solo solitudine, è il volere avere qualcuno che stia con te, che ti ami a tutti i costi. Se non trovi una persona in quei momenti, infatti la schizoaffettività e le sue crisi permangono come la fame, mentre la solitudine svanisce dopo un po’. 

“Dimmi di cosa hai bisogno, oh, sembri così libero
Il modo in cui usi il tuo corpo, piccolo, vieni e lavoralo per me
Non lasciarti abbattere, sei la cosa migliore che abbia mai visto”

Florence nota questo ragazzo che sembra “così libero” cioè che non soffre di schizoaffettività. Allora gli chiede di amarla. Il fatto che faccia riferimento al corpo del ragazzo non è casuale per due motivi: gli schizoaffettivi tendono a svalutare il loro corpo e a considerarlo una delle ragioni per le quali sono soli, inoltre esaltano sempre l’altra persona pur di non restare da soli. Per questo Florence dice al ragazzo “sei la cosa migliore che abbia mai visto”.

“Pensavo che l’amore fosse nelle droghe
Ma più prendevo, più mi portavano via
E non potrei mai averne abbastanza”

Florence probabilmente per riempire il senso di vuoto che provava ha iniziato a drogarsi. Poi si è accorta di essere nell’errore (per fortuna). Altre persone, quando sono schizoaffettive e provano questo senso di vuoto iniziano a mangiare, per riempire il corpo di cibo in sostituzione dell’amore di cui sono assenti.

“Pensavo che l’amore fosse sul palco
Ti dai agli estranei
Non devi avere paura
E poi cerca di trovare una casa con le persone, o quando sono sola
Separandolo e fissando il tuo telefono”

Florence dice diverse cose: la prima che si dà agli estranei sul palco senza averne paura, perché la fanno sentire meno sola. La seconda che cerca di formare una famiglia, di accasarsi con qualcuno. La terza è che quando è sola e separata dalla persona a cui è più legata fissa il suo telefono. Ma cosa significano?

La prima ovviamente che non riuscendo a relazionarsi con le persone con metodi convenzionali, si relaziona a loro cantando sul palco e si sente amata e apprezzata per questo anche grazie alla sua carriera. Lei non sapendo rompere il ghiaccio o trovare le parole giuste per iniziare una discussione, canta. E venendo amata per questo pensa che solo quando è sul palco possa davvero riuscire a relazionarsi. 

La seconda è che le persone attorno a lei – la società- le creano pesi, che lei deve colmare. Dice “E poi cerca di trovare una casa con le persone” in terza persona come se fosse qualcun altro a dirglielo, e lei ha questa esigenza, a tutti i costi deve riuscire a trovare qualcuno con cui mettere su famiglia, anche perché non sarà sola. 

La terza invece è quella di fissare il suo telefono, mentre è separata dalla persona che ama. Penso che tutti, schizoaffettivi o meno, abbiano provato dei momenti in cui dicevano “fai che quella persona mi risponda al telefono” e fissavano di conseguenza il loro cellulare. Oppure “fa che quella persona mi chiami”. Beh, i cellulari e questa situazione mescolati insieme diventano una maledizione per Florence, che è schizoaffettiva. Essendo alla ricerca di affetto, e separata dalla persona che ama, continua a fissare il telefono, indecisa se chiamare o meno, oppure chiama, e attende risposta. Florence, in quanto schizoaffettiva, cerca ogni modo per contattare la persona da cui è separata, e il cellulare è il più rapido. Per chi non lo sapesse, uno schizoaffettivo può eseguire centinaia di chiamate in un giorno, anche oltre le 800 chiamate, e non dico 800 come dato di fantasia, ma come numero oggettivo riscontrato in alcuni casi. Spesso le chiamate sono rivolte a più persone, talvolta solo a una, che lo schizoaffettivo continua a chiamare finché non riceve risposta. Spesso l’altra persona non è felice di ricevere troppe attenzioni, o così tante chiamate, e lascerà lo schizoaffettivo, provocando nel soggetto una crisi. In realtà per un soggetto schizoaffettivo è normale eseguire tante chiamate, perché il soggetto che soffre di questo disturbo dell’umore, ama ricevere affetto, quindi attenzioni, e più ne riceve meglio è, quindi una persona schizoaffettiva non si farà problemi a ricevere più chiamate durante la giornata anche dalla stessa persona o da più persone, e più volte questa persona la chiamerà. più volte lei (in questo caso Florence) si sentirà amata. 

“Ed è venerdì sera e sta arrivando
E mi sto vestendo e mi crocifiggeranno
Oh, e tu in tutta la tua vibrante giovinezza
Come potrebbe mai succederti qualcosa di brutto?
Prendi in giro la morte con la tua bellezza, e per un momento
Dimentico di preoccuparmi”

Cosa significa questo verso? Cosa sta arrivando? Se non siete psicologi o schizoaffettivi farete fatica a capire. Il venerdì sera, il weekend tutti escono con i loro amici. Come abbiamo visto all’inizio dell’articolo gli schizoaffettivi tendono a isolarsi e vengono isolati. Florence si sta vestendo per uscire ma dice “mi crocifiggeranno”. Intende dire, che essendo insicura, quel venerdì sera sta per arrivare un attacco schizoaffettivo e lei ha assolutamente bisogno di vedersi con i suoi amici, ma teme che giudicheranno il suo modo di vestire o di apparire. Inoltre parla in terza persona, come se qualcuno cercasse di dirle che non le succederà niente di brutto, ma lei ha molta paura a fidarsi. Trova così quel venerdì sera una persona, che lei ritiene come “immortale” a causa della bellezza della stessa (vedere in alto dove dice “Dimmi di cosa hai bisogno sembri così libero […]”) e grazie a questo si dimentica della schizoaffettività che provava fino a poco fa. Nasce un’amicizia o un amore. Ecco il germoglio che Florence mette nelle mani della statua della schizoaffettività uccidendola. Non a caso la copertina del singolo è proprio questa scena tratta dal video.

Sperando di aver fatto più luce sulla schizoaffettività, e di aver sviscerato bene la canzone per voi vi saluto. Come avrete intuito leggendo conosco bene la schizoaffettività, la quale mi è stata diagnosticata poco prima di compiere 15 anni nel 2012. Secondo la diagnosi soffro di questo disturbo dall’età di 0 anni. Infatti sono nato con l’ittero, e appena nato sono stato “strappato” a mia madre e portato sotto le lampade blu di un ospedale di un paese vicino. Stetti più di un mese sotto le luci, bendato. Mia madre veniva a trovarmi ogni giorno, doveva mettersi delle protezioni per non venir scottata dalle lampade, e mi accarezzava, sebbene io non potessi vederla, ma solo sentire il suo odore e la sua pelle. Mia madre non poteva stare con me più di pochi minuti al giorno, ed è stata questa mancanza di affetto – non voluta- che io ho provato da piccolo, a creare in me questo disturbo, che è emerso quando sono stato ricoverato per una depressione dovuta al bullismo che subivo a scuola. Proprio per questo per me è stato difficile scrivere questo lungo articolo, ma ne sentivo l’esigenza. Poi questo “posto” si chiama Angolo di Richard e io tratto – pur sempre rimanendo in termini di musica e cultura pop – di quello che voglio.

Con molto affetto,
Richard 😎

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