5 canzoni che parlano di problemi mentali 24

Benvenuti nella puntata numero 24 sulla rubrica più visitata e amata del blog, quella sui problemi mentali!

Don’t Go Away – Oasis

“Quindi non andare via, dì cosa dire, ma dì che rimarrai, per sempre e un altro giorno… Durante la mia vita, perché ho bisogno di più tempo, sì più tempo, per sistemare le cose.” È chiaro che la canzone parla di un evento luttuoso, o quasi. Si riferisce a quando la madre dei fratelli Gallagher, Peggy, che era molto amata da Liam, venne ricoverata in ospedale per un sospetto tumore. La canzone è dedicata anche ad un altro membro degli Oasis, uno dei fondatori, Paul Arthurs, detto Bonehead, che aveva subito un grave lutto, la perdita della madre. Nel video notiamo cose strane: le persone con l’ombrello non solo sono vestite a lutto, ma appunto hanno un ombrello, e sono uguali e simili tra loro. Indicano persone morte, in una scena, grazie all’ombrello, volano in cielo; è come dire che anche i morti piangono gli altri morti, un famoso modo di dire, derivante dal Vangelo dice: “I morti seppelliscono i morti.”(L’immagine di copertina è tratta da questa scena del video). Poi c’è un complesso di inferiorità da parte di Liam, che si sente più piccolo del resto della band a causa della sua sofferenza, e anche più piccolo nei confronti della morte, motivo per cui appare più piccolo. Liam inoltre canta da dietro una finestra che con le sue inferiate sembra una finestra di una cella. Infine – non so se avete notato- ma l’erba è blu scuro. Se l’erba fosse verde indicherebbe vita e speranza. Essendo cupa, invece, indica un evento molto luttuoso e la perdita di ogni speranza.

OK Not To Be OK- Marshmello & Demi Lovato

“Ti senti come una goccia nell’oceano, di cui nessuno si accorge, forse è solo la tua testa. Ti senti come in trappola nella tua pelle, e il tuo corpo ora si congela. Scomposto, non hai niente da perdere.” Demi Lovato ha spiegato di tenere molto alla canzone, perché parla del suicidio, ed è nata per prevenirlo. La canzone parla in generale di depressione, ma anche di disturbi dell’umore. Demi consiglia di pregare, dicendo che quando una persona “ti senti troppo esausta per pregare, non perderti nel momento, o rinunciare quando sei vicino al tuo scopo, tutto ciò di cui hai bisogno è qualcuno che ti dica ‘Va bene non stare bene’ ” Le persone non devono sentirsi sole, stare male fa parte della vita, ma il suicidio non porta da nessuna parte. Porrete fine alla vostra vita. A volte è difficile andare avanti, ma se si parla delle cose, si denunciano, si esprimono…Allora starete meglio. Seguite il consiglio di Marshmello e Demi Lovato, non ponete fine inutilmente alla vostra vita. A volte sembra giusto suicidarsi, ma credetemi, nessuna ragione, per quanto grave e per quanto vi faccia male, vale quanto la vostra vita.

Aries – Alice Chater


“È ora di affrontare da sola il mio più grande nemico. Sto lottando per stare in piedi da sola, ci provo, ci provo
Stai in piedi da sola e respira. Combatti da sola e respira. Fallo da sola e respira. Stai in piedi da sola e respira.” La canzone doveva chiamarsi “Breathe” ma è poi stata rinominata “Aries”, in quanto Alice è nata il 5 Aprile 1995 e quindi è del segno dell’ariete. Secondo il suo punto di vista, l’ariete rappresenta forza e testardaggine, resistenza, da qui il titolo. Alice parla del periodo della pandemia, mentre era in isolamento in Svezia, e affronta il suo più grande nemico: la sua mente, che la fa soffrire e la fa sentire sola in quel periodo, in quel momento. Per riuscire a trovare la pace interiore continua a respirare. Notare la similitudine con “Breathin” di Ariana Grande, di cui parlo nella sesta puntata dei problemi mentali (qui il link). “Breathin” di Ariana Grande, tuttavia, è stata scritta e pubblicata prima della pandemia.

Flying :)) – Tom Odell

“E sto venendo a casa, Londra è nella pioggia, guidando realmente lentamente nella corsia veloce. Sentendomi come stressato, cercando di riuscire ad ubriacarmi.” Poi continua dicendo “Proprio adesso sto volando, quindi vieni e prendi uno sparo per me, non ho paura di morire.” Questa canzone è estremamente triste, e parla di un momento in cui Tom ha pensato di togliersi la vita. Insomma nessuno è privo della depressione al giorno d’oggi, ma come dice Demi Lovato in “OK Not To Be OK” non suicidatevi. Tom Odell ha scritto questa canzone in un momento di profonda tristezza, durante la pandemia, che però è riuscito a superare.

Dinasty – Rina Sawayama

Questa traccia è realmente inquietante, soprattutto ad un primo ascolto, poi ci si abitua, sebbene resti inquietante…Ma cosa dice il testo? Eccolo:

“Mi sto perdendo ,nell’oscurità del mondo. Prendimi prima di cadere. Mi sto salvando
È tutto quello che so davvero ,visto che è stato fatto prima. Sono una dinastia, il dolore nella mia vena è ereditario.”
Poi continua dicendo:
“Mamma e padre, mi avete dato la vita. L’ho quasi data via per il bene della mia sanità mentale.” Insomma, anche Rina era a un passo dal suicidio, ma in qualche modo – per fortuna- ha capito che era sbagliato, e si è fermata in tempo. Ha così deciso di descrivere tutto questo in questa canzone. Rina in realtà ci prende in giro con la canzone, il suo dolore non è ereditario ma personale, e ce lo dice anche “Non puoi nasconderlo nei muri, spazzarlo sotto i pavimenti di marmo. Ha vissuto nelle nostre vite, meglio dire la dannata bugia della famiglia.” Insomma Rina in un primo momento pensava che il suo dolore fosse passato dalla linea di sangue, solo per capire che non era ereditario, ma come era appartenuto ai suoi genitori, ora anche lei si sente triste e ferita, dolorante, capisce che è suo il dolore e solo suo. Questo però non le impedisce di dire che è una dinastia, perché è così, il dolore è suo, ma porta avanti una storia di dolore che ha colpito tutta la sua famiglia.

E voi cosa pensate di questa canzone che hanno come tematica principale un’origine di ispirazione luttuosa?
Fatemelo sapere in un commento!!!

 

 

 

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. 1) la canzone è bellissima… a te piace? Domanda: mi hai detto che in alcuni passaggi il video è addirittura leggermente terrificante… quali e perché?
    2) la canzone è bellissima… molto meglio dell’ultimo album di Demi sia per la musica sia per i contenuti
    3) in effetti nei temi la ricorda un po’… aggiornata alla pandemia. Ma non è un male.
    4) non è niente male come brano
    5) oddio… le altre non sono allegre, ma questa mi getta il morale a terra…
    Per la prossima puntata ti consiglio Cast no shadow degli Oasis, del 1995, dedicata al loro amico Richard Ashcroft che in quel periodo stava passando uno dei suoi (purtroppo frequenti) periodi di depressione. E c’è sempre quella lista pronta che lì troveresti ispirazione per problemi mentali, amori sovrannaturali e forse anche desideri sessuali… poi c’è sempre quell’altro brano che ti ho consigliato che a causa di alcuni passaggi del video rischia di essere frainteso… e me ne è venuta in mente un’altra, la primissima in assoluto uscita nel 2013, Emergency, dove nel video c’è questa ragazza che… no spoiler, dico solo che in un paio di passaggi mi inquieta leggermente.
    Pubblico classifica aggiornata a questa puntata:
    Katy Perry (19)
    Mondo Gallagher (Oasis, Liam Gallagher) (13)
    Florence+The Machine (8)
    Ariana Grande (5)
    Ava Max (5)
    Lady Gaga (5)
    Doja Cat (3)
    Bebe Rexha (3)
    Loredana Bertè (3)
    Kesha (3)
    David Bowie (3)
    Sia (3)
    Adele (3)
    Orlvndo (3)
    Rihanna (3)
    Mia Rodriguez (3)
    Demi Lovato (3)
    Tancredi (2)
    Lana Del Rey (2)
    Iggy Azalea (2)
    Rina Sawayama (2)
    Alice Chater (2)
    Rita Ora (1)
    Will.I.Am (1)
    Britney Spears (1)
    Of monsters and men (1)
    Gnarls Barkley (1)
    Halsey (1)
    Travis Barker (1)
    Taylor Swift (1)
    Chris Stapleton (1)
    Jessie J (1)
    Tove Lo (1)
    Coi Leray (1)
    Fergie (1)
    BTS (1)
    Camila Cabello (1)
    Willow (1)
    Charlie Puth (1)
    Skip Marley (1)
    Sub Urban (1)
    Rei Ami (1)
    Eminem (1)
    TES (1)
    Christina Aguilera (1)
    Franco 126 (1)
    Simone Cristicchi (1)
    Jefferson Airplane (1)
    Tate Mc Rae (1)
    ITZY (1)*
    Anitta (1)
    Bella Poarch (1)
    Nothing but Thieves (1)
    I volti di Giano (1)
    Kanye West (1)
    Mr. Hudson (1)
    Tinashe (1)
    Marshmello (1)
    Tom Odell (1)
    *anche se non sono tutte le componenti delle ITZY, le due che hanno collaborato al remix di Break my heart myself le ho comunque denominate ITZY per una questione di comodità
    Insomma, il Mondo Gallagher è distante di sole sei canzoni dall’artista con più canzoni (stavo per dire che Katy è la sovrana incontrastata della classifica ma oggi non mi sembra proprio il caso e con “sovrana” è per non usare un altro termine più preciso). Ce la farà il Mondo Gallagher a raggiungerla e probabilmente a superarla?

    1. Allora ci sono altre canzoni di Katy Perry che parlano di problemi mentali, una fra tutte è quella che inserirò nella prossima puntata – e che voglio inserire da tempo – cioè “WIG”- e chiaramente – aldilà del video dove è una robot- “365”.
      Gli Oasis hanno numerosissime canzoni sui problemi mentali, e potrebbero raggiungerla, non so se riuscirebbero a superarla…. Chiaramente ci sono MOLTE cantanti del Dramma Pop che hanno fatto dei problemi mentali pezzi forti, come Lana Del Rey, ma la conosco poco, altrimenti sicuramente avrebbe superato Katy Perry, e poi ovviamente Sia, sulla quale voglio fare una puntata apposita.
      Il fatto è che io conosco molto bene Katy Perry, soprattutto dal punto di vista musicale (e qui mi fermo).
      Comunque per me la più triste non è la 5, “Dinasty”, che è una canzone sì triste, ma che mi piace cantare e mi dà tanta energia, ma la quarta di Tom Odell, questa di più, perché descrive diversi modi di suicidarsi e accompagna il volare in cielo con un emoticon sorridente :))
      Il video degli Oasis è quasi terrificante, perché trasmette molto della canzone, si capisce subito che parla di lutto, e anche Liam in versione piccola ti fa capire il suo senso di disagio, lui che vuole essere un emblema del rock e della forza nella musica, diventa piccolo piccolo di fronte alla morte, come tutti del resto.
      Un saluto,
      Richard 🙂
      P.S.: Ho inaugurato una nuova categoria stasera, che verrà presto aggiornata!

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