5 canzoni che parlano di problemi mentali 25

La rubrica più amata del blog torna con uno speciale che vedrà diversi problemi mentali

She’s All I Wanna Be – Tate McRae

“Tu vuoi la ragazza con la vita stretta e il sorriso perfetto, qualcuna che esce ogni giorno della settimana, nella nuova auto di suo papà. Mi dici che non dovrei stressarmi, dici che non è così difficile. Ma io ho proprio la sensazione, che questo lascerà una brutta cicatrice.” Poi continua “I ragazzi stupidi mi rendono così triste.” Nella canzone Tate parla di come nella vita, nei concorsi, sul lavoro l’importante è apparire, essere raccomandati, o avere la perfezione fisica ed economica. Inoltre parla degli stereotipi dei ragazzi sulle ragazze, e di quelli dell’intera società. Tate è tutto l’opposto – nel video – di questo, e desidererebbe essere un’altra ragazza. Questa competizione insana, che rovina mente e anima, questa gelosia, invidia, può sembrare una cosa più simile che ad un “peccato” piuttosto che ad un problema mentale, ma non è così. In UK è stato aperto un caso su datori di lavoro che volevano che le donne si vestissero nel modo in cui volevano loro, e non la donna in sé, al lavoro, oppure pretendevano che perdesse peso ecc. Il caso è esploso quando una donna si è suicidata. Si tratta di uno stress imposto dalla società; perlopiù sulle donne, ma in alcuni casi anche sugli uomini. E non è solo il cosiddetto “Body Shaming”. No, ha un nome: dismorfobia, o sindrome dello specchio. Anche i social stessi, con i numerosi filtri o i programmi per cancellare brufoli, nei o imperfezioni estetiche dalle foto conoscono questa parola, questa fobia, e ci fanno soldi sopra. Ma a questa, nella canzone, si aggiunge anche la paura del rifiuto, di non riuscire a cambiare e di voler non solo avere un altro corpo, ma un altro tenore di vita: “Lei ha tutto quello che io non ho, come posso competere con lei?” Alla fine Tate si scontrerà con “la ragazza perfetta” ma entrambe perderanno. Diventeranno però amiche, e Tate canta in un punto della canzone “Io non voglio essere così cattiva.”

When I’m Gone – Katy Perry & Alesso

Forse farete fatica a capire perché questa canzone è in questa rubrica: dal video la metterei – e lo farò – nei desideri sessuali, senza dubbio, ma leggete il testo: “Hai pensato che sarebbe stato facile, facile dimenticarmi, lascia andare i ricordi. Ora il tuo letto è vuoto e ti stai svegliando sudato, sono ancora nei tuoi sogni selvaggi.” Fin qui sembra che un uomo l’abbia semplicemente lasciata e si sia pentito ma si aggiunge il ritornello: “A tarda notte, mi chiami, mi chiami ,fai di tutto per tenermi vicina. Beh, dovresti sapere che sarà, sarà ,sarà così difficile per te lasciarmi andare.” Insomma quest’uomo cerca di avvicinare a sé Katy, disturbandola anche di notte, a tarda notte, ma lei non lo lascerà mai andare. Katy non vuole restare con quest’uomo, ma non vuole nemmeno che lui possa passare oltre la relazione, vuole isolarlo: “Quando me ne sono andata, non me ne sono mai davvero andata. Pensi di andare avanti ma non sarà per molto, vedrai.” Anche nel secondo verso, Katy accentua come quest’uomo la cerchi in altre ragazze, ma è totalmente ossessionato da lei. Katy sfrutta il fascino che esercita sull’uomo per obbligarlo a starle vicino, ma lei lo respinge e si diverte nel vederlo soffrire, usando abilità manipolatorie per impedirgli di andare oltre…Una vera narcisista.

Listen Before I Go – Billie Eilish

“Assaggiami, queste lacrime salate sulle mie guance, è quello che ti fa un anno di mal di testa. Non sto bene, mi sento alla deriva. Non dire che sono tutto quello che conta. Lasciami, déjà vu. Se hai bisogno di me vorrai vedermi. Meglio che ti sbrighi. Me ne andrò presto. Scusa, non puoi salvarmi ora. Scusa, non so come. Scusa, non c’è via d’uscita, ma sotto, sotto.” Billie fa intendere di essere sopra un tetto nel primo verso, e per una delusione amorosa vuole suicidarsi. La cantante fa intendere che lei non ha nessuna intenzione di tornare sui suoi passi, vuole salutare il ragazzo che ha amato, e che l’ha anche tormentata psicologicamente (in riferimento ai mal di testa, che indicano emicranie, ma dovute a disturbi psicosomatici, cioè malattie che si sfogano dalla mente sul corpo) per l’ultima volta, ma gli dà “il tempo”. Se non sarà lì a breve, lei si butterà giù. Se sarà lì lei si butterà giù dopo averlo salutato. La resistenza a non voler essere salvata potrebbe anche essere una trappola: attirarlo lì per suicidarsi e trascinarlo con lei giù dal tetto – ma questa è una congettura. Sembra una lettera di suicidio, o un SMS che gli ha appena inviato, vocale o scritto. Inquietante l’interpretazione vocale di Billie.

Quando Una Stella Muore – Giorgia

Questa era la canzone di Giorgia preferita da mia madre, che lei dedicava alla morte dei miei nonni. (Mio nonno materno non l’ho mai conosciuto, mia Nonna Pina sì, è morta nel 2015 quando avevo 18 anni) . Inevitabilmente, io a 22 anni l’ho dedicata a lei, nel 2019, quando se ne è andata lei. A mia mamma piaceva molto questa canzone, che parla di un lutto terribile; ascoltandola più e più volte ne ho capito il significato in pieno, soprattutto dopo la morte di mia madre: “Quando una stella muore, che brucia ma non vuole”. Mia mamma non voleva i tumori, non voleva soffrire, ma è bruciata (nel senso che ha sofferto) e poi è morta. Una persona tanto importante nella propria vita è un punto di riferimento. Guardando il cielo i punti di riferimento sono le stelle. “La vita cambia idea, cambia le intenzioni, e mai nessuno sa come fa.” Eh sì, il passaggio dallo stare bene allo stare male è un attimo, la vita cambia idea improvvisamente, decide di declinare senza che la persona lo voglia. “Ho imparato a leccarmi le ferite più invisibili.” Nessuno può guarire le ferite interiori, che tornano alla mente. Bisogna semplicemente pensarci, non si riesce a non pensarci, e farsene una ragione. “A metà tra il destino e casa mia, arriverà la certezza che non è mai stata colpa mia.” Io e mio padre più volte abbiamo avvisato mia madre che quello che aveva alla schiena era un tumore, che il dottore si sbagliava, non aveva un eccesso di globuli bianchi per un’infezione ma per un tumore. Dopo la morte di una persona cara, ti dai sempre delle colpe. Fortunatamente ad un certo punto le superi, ma mai da solo. Quando subite un lutto, se avete qualcuno con cui parlare, con cui siete in sintonia intima, un parente, un amico, una psicologa, uno psichiatra…fatelo. Vi aiuterà molto.

Phobia – Nothing But Thieves

“Ho perso una notte o forse due. Penso che annullerò la luna di miele. Odio fo**utamente internet . Hotel a cinque stelle, non mi sento bene.” La fama non aiuta il cantante del gruppo a stare bene, il quale cerca di relazionarsi ad altre persone tramite internet, tramite i live ai suoi concerti o tramite l’amicizia, il follow, ma queste persone vogliono solo sfruttarlo: “Voglio conoscere la tua fobia. Avanti, premi invio e possiamo fare amicizia. Ho superato il limite una vita fa. Potrei essere morto, ma non lo so. Sto chiudendo Internet. Grande albergo, non mi sento bene.” Notare come nella prima fase delle canzone che va in un crescendo musicale e vocale, pari alla disperazione del cantante, tutto sia calmo ma al contempo triste e depresso. Qualcuno vuole conoscere la sua fobia, vuole usarlo. Il cantante non è in pace, a causa del giudizio che riceve dagli altri su Internet, nonostante stia economicamente bene, non è sano di mente per quello che gli dicono su Internet, e fa uso di pillole, che sono psicofarmaci, ma che lui considera “da drogati d’amore nel loro inferno privato.” Si tratta di una malattia chiamata “Fobia Sociale da Social Network”. Un tempo esisteva solo la Fobia Sociale, con l’avvento dei social è nata una malattia simile, ma derivante dai social. La paura del giudizio altrui dalle foto che posti, la paura di non essere all’altezza, la paura di fidarsi. Qui il cantante si fida, ma si capisce che viene ridicolizzato per la sua fobia, e chiude Internet. Questo dimostra che non importa chi tu sia, quanti soldi tu abbia, ecc. Una fobia bussa alla porta di tutti, così come anche i problemi mentali, e i malintenzionati.

E voi cosa pensate di questa puntata sui problemi mentali, che tanto amate? Conoscevate tutti questi problemi mentali? Avevate compreso il significato di queste canzoni? Quale preferite? Vi rispecchiate in qualcuna di esse? Fatemelo sapere nei commenti!!!

 

 

 

Questo articolo ha 10 commenti.

  1. 1) interessante
    2) stiamo parlando di ossessione e stalking o anche di altri problemi mentali?
    3) a me piace ma effettivamente è inquietante
    4) che problema mentale è precisamente?
    5) inquietante, e il video mi perturba per le luci e per i colori… non so perché
    Per la prossima puntata consiglio Cast no shadow degli Oasis e anche una certa Amsterdam.
    Domani la rubrica parlerà di Diamond in the dark, e sarà una puntata speciale perché anche se domani è il 17, il 18 la rubrica farà un anno!!!! Durante quest’anno insieme sono successe tante cose, e comunque continuerà anche dopo il primo compleanno… ma domani si festeggerà bene…

    1. 2) Katy è narcisista e non vuole che il suo ex passi oltre, vuole che rimanga ossessionato da lei per tutta la vita.
      4) Quando subisci un lutto molto grande non c’è un problema mentale specifico, ma si soffre psicologicamente per la perdita della persona amata. Il lutto. La perdita. E infatti Giorgia, a cui è morto il marito, sa descriverlo.
      Bene! Sono contento che sia già passato 1 anno! Cento di questi anni! Non vedo l’ora di festeggiare!
      Un saluto,
      Richard 🙂

  2. P.S. Ho notato che nel video di Amsterdam è presente anche una forma di choreomania (grazie all’ultimo disco dei Florence+The Machine ho imparato parecchio). Sbaglio oppure è un’impressione giusta?

    1. Dovrei riguardarlo, ma non mi piace molto quel video…
      Ti farò sapere.
      Un saluto,
      Richard 🙂

    2. Non sbagli, è proprio Choreomania!!! La donna che balla davanti all’armadio dove ha chiuso il figlio, quello sulla sabbia, le altre persone. Sì è proprio Choreomania, con la differenza che coinvolge persone che sono in luoghi diversi e non nello stesso punto; in questo caso quindi non si può definirla come una forma di isteria di massa, ma come qualcosa che colpisce delle persone distanti fra loro.
      Interessante.
      Un saluto,
      Richard 🙂

  3. Quando torneranno i perturbanti? Perché ho un consiglio: il video di una canzone degli Imagine Dragons del 2018 intitolata Natural. È molto perturbante. Non ha avuto successo come canzone come altre da quel disco ma il video ha centinaia di milioni di visualizzazioni.
    P. S. Leggo ora il commento. La cosa strana è che è come se fosse una cosa nell’aria o che sentono solo loro per poi radunarsi senza accorgersene tutti nel capannone per poi danzare fino alla morte. La prima volta che ho visto il video mi è rimasta impressa proprio la mamma che rinchiude il figlio nell’armadio, ma tutti mi hanno colpito in quel videoclip. Diciamo che piaccia o no rimane impresso

    1. Non ho una data precisa, potrebbero tornare in settimana, o nel weekend, comunque torneranno. Ho voluto allargare l’estate ai Positivi perché di cose perturbanti ce ne sono anche troppe già reali, figuriamoci nei video musicali.
      Comunque prima voglio fare la puntata sui video positivi degli Oasis (sono aperti suggerimenti, grazie in anticipo 🙂 )
      Non ho presente Natural comunque andrò a vedermi il video. Di certo c’è una nuova canzone che ha un video davvero perturbante, tra omicidi stradali, fiamme e coltelli e … bambole.
      Un saluto,
      Richard 🙂

      1. Beh di video positivi… Whatever, Morning glory, Don’t look back in anger, All around the world, Stand by me (che però bisogna capire), The importance of being idle (che però bisogna capire)…
        Comunque un video che trovo molto inquietante è quello di Emergency. Quello con la ragazza che pare quella di The Test

        1. Grazie per i tuoi consigli Carmela!!!
          E ancora buon compleanno alla tua rubrica, che compie un anno e un giorno!!!
          Un saluto,
          Richard 🙂

        2. Ieri è uscita anche una puntata su 5 canzoni che trattano problemi mentali cantate da Sia…Stasera pubblicherò un’altra puntata SPECIALE sui problemi mentali, la terza (di quelle speciali intendo, dopo quella su una sola canzone della Bertè e quella di Sia, ce ne sarà una su un’altra artista come lei stessa mi ha richiesto) quindi fammi sapere il tuo parere 🙂
          Un saluto,
          Richard

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