Questa è la prima parte di una rubrica dedicata ad artisti che hanno sperimentato diversi generi, dimostrandosi estremamente eclettici e versatili. ATTENZIONE! NON È UNA CLASSIFICA!
Rina Sawayama
Rina Sawayama, che stiamo imparando a conoscere sempre meglio, è sicuramente una delle artiste più versatili e innovative del momento. La sua carriera è iniziata nel 2013, ma si è avviata realmente nel 2020 con l’album che porta il suo cognome “SAWAYAMA”. Sicuramente il 2020 non era un anno facile in cui affermarsi, causa pandemia, ma lei ce l’ha fatta. Rina è fondamentalmente una rocker, in quanto il primo singolo che ha rilasciato dall’album “STFU!” è un rock molto hard. In tutto l’album si rincorre la batteria pesante, ma i generi cambiano, dal rap di “XS” al pop melodico di “Bad Friend“. Nella canzone “Tokyo Takeover” parla in giapponese, sua lingua d’origine, ma che come lei stessa ha ammesso non conosce molto bene. Notabile anche “Akasaka Sad” dove parla di depressione, e nel secondo verso corre su un rap velocissimo in lingua giapponese, con delle pause di batteria. Con l’album “Hold The Girl”, Rina ha saputo destreggiarsi in diversi campi: il primo singolo “This Hell” è un Rock tipico del suo stile, ma con un tocco di country; poi con “Catch Me In The Air” torna al Pop, sempre con accenni Rock, ma “Hold The Girl“, singolo successivo, è in parte dance, in parte Pop, in parte cantato come una sorta di gospel-blues, e dimostra molto bene le sue qualità vocali. “Phantom” è un singolo folk, che ci riporta alle atmosfere di “Folklore” ed “Evermore” di Taylor Swift, “Hurricanes” un singolo magnifico, che va in crescendo. Nell’album poi troviamo l’elettronica “Imagining” e l’impressionante canzone “Frankenstein” che non è un rap, ma nemmeno un Pop o un Rock. Già in passato Rina aveva fatto colpo col singolo “Alterlife” dall’atmosfera altamente futuristica. Insomma una cantante mai banale e mai scontata, che ha dato prova di saper affrontare i generi più disparati.
Doja Cat
Amala Ratna Zandile Dlamini , in arte Doja Cat , è sicuramente la cantante più innovativa del nostro tempo, almeno così ha dimostrato con i suoi album e le sue canzoni di SoundCloud. Rapper, cantante, popstar, voce graffiante dell’R&B. Doja Cat ha inventato un suo genere, e nessuno può ostacolarla. Nelle sue stesse canzoni si passa dal Pop al Rap, e molto spesso lo fa da sola. Un esempio è l’omaggio che ha voluto fare a Nicki Minaj, “Get Into It (Yuh!)” dove da un meme è nata una canzone pop, con parti rap e un ritornello R&B. “Tonight” è una canzone che si basa sul suono di campane, ma anche di una musica pop futuristica unita al ponte rap di Eve, tutto su una base anni ’90. “You Right” con The Weeknd è una canzone pop, ma nella versione estesa dell’edizione deluxe dell’album “Planet Her”, Doja ci inserisce un ponte rap in mezzo. Nel singolo “Freaky Deaky” alterna dei ritornelli candy-pop ruvidi ad un verso rap, in stile col collaboratore, Tyga. Ha eseguito dal vivo diverse versioni di “Say So”, sua prima numero #1, tanto da essersene stancata, e aver annunciato di non volerla più cantare. Una di queste è hard-rock, ed è stata commentata dall’Angolo di Richard. Insomma, non c’è genere che non riesca a Doja Cat, ma sebbene lei si definisca rapper, ha anche affermato di essere una cantante pop grazie all’influenza di Nicki Minaj (che sembra un controsenso, visto ciò che canta la Minaj) e ha ricevuto stima da molti cantanti che vorrebbero collaborare con lei, tra cui Chris Brown, Katy Perry, The Weeknd (con cui ha collaborato) e dalla stessa Nicki Minaj, che ha portato alla numero #1 col remix di “Say So”. Alcuni definiscono il suo genere “Zouk-Love” dalla canzone (non sua) chiamata “Baby Zouk” che ha sonorità simili alle sue, ma non è ancora stata definita definitivamente (scusate il gioco di parole).
Christina Aguilera
Eccentrica ma posata, smisurata vocalmente, Christina Aguilera è una vera soprano del Pop, e del R&B, e del Rock e di molti altri generi da lei affrontati. La cosa che più colpisce di questa cantante è proprio l’estensione vocale e il modo in cui “muta” nei suoi album. Sa stare sui toni normali, sui toni medi, alti e altissimi. La stessa Patti Smith, si è alzata in piedi e le ha applaudito durante la sua esibizione live di “It’s a Man, Man World”. E stiamo parlando di una leggenda del rock, Patti Smith appunto. Ma Xtina sa stare anche sui bassi, anche se con più difficoltà. Cantando fin da piccola, da subito persone come Britney Spears e Justin Timberlake si accorsero che aveva un talento fuori dal comune anche per le baby-star del tempo, un talento superiore a quello della stessa Britney, che l’ha sempre superata nelle classifiche – o quasi- ma con la quale ha mantenuto un buon rapporto, divenuto altalenante dopo il “Free Britney” e le dichiarazioni della Spears. Gossip a parte, l’Aguilera ha una voce invidiabile, e nell’album “Bionic” ha dimostrato di saper cantare pezzi rap come “My Girls” con Peaches, al candy-pop di “Monday Morning“, al dance misurato e sognante di “Little Dreamer“, fino al trap-pop di “I Hate Boys”. Nello stesso album ha anche saputo interpretare canzoni gravi, come “Lift Me Up” e “You Lost Me”, e canzoni allegre come “Elastic Love”, o la mia preferita, “Vanity” dove si alternano più voci e generi fino ad un acuto di Xtina nel ponte. Molto sensuale l’interpretazione di “Sex For Breakfast” e scanzonata in “Bobblehead”, nell’album “Lotus” ha dato prova di saper cantare canzoni ironiche con urletti e parti in rap come “Circles” e canzoni country come “Just A Fool” o la più pop “Your Body”, il rock di “Army Of Me” e la meravigliosa “Make The World Move”. In Liberation, alterna molti generi, da “Pipe” col misterioso XNDA a “Deserve” dove canta molto velocemente, come se stesse leggendo una poesia ad alta voce, alla più spirituale “Twice” e alla mistica “Maria”. E sa cantare anche in spagnolo, dall’urban di “Santo” al fado di “Somos Nada“. Nominata ai Latin Grammy Awards, vi lascio qui un link in rosso per chi volesse approfondire sui generi musicali latino-ispanici.
Jessie J
Cantante troppo sottovalutata, Jessie J sa far passare una canzone rock per un rap; non so se mi spiego…Avete mai ascoltato “Masterpiece”? Sicuramente un capolavoro a livello musicale, dove Jessie J, che è una popstar, alterna versi rap sfrontati ad un ritornello pop. Ma non solo; sanguigna e sanguinaria in “Ain’t Been Done”, canzone dal suo album “Sweet Talker”, passa dal Pop con base musicale dolce e candy-pop ad una cover di “Purple Rain” che OMG! è SPETTACOLARE, ad una versione di “Sweet Talker” acustica ad una sfacciata come “Burnin’ Up”. Il suo singolo di esordio è stato “Do It Like A Dude”, ma si è affermata realmente con “Pricetag”, per poi passare al sugar-pop di Katy Perry con “Domino”. Proprio sul set del video della canzone, Jessie ha conosciuto Katy, la quale ha voluto farle una sorpresa sapendo di essere il suo idolo. In “Who’s Laughing Now” ha saputo tenere su un intero video seduta, e ha fatto anche un intero tour seduta su un trono per una ferita alla gamba. Ecclettica, eccezionalmente smisurata e ancor più simpatica, questa cantante merita molto più successo…Ah, e non perdetevi il suo album di canzoni natalizie. Una vera star e pin-up moderna.
Will.I.Am
Concludiamo questa puntata con Will.I.Am che di generi ne ha affrontati parecchi…(tutti). Inizialmente rapper di strada, Will.I.Am diventerà leader dei Black Eyed Peas, band in cui compare un’altra cantante davvero versatile, Fergie, e ha spaziato in molte collaborazioni e generi. Il suo preferito è il dance-pop, ma ha dimostrato di sapersi basare sull’elettronico, sul rap, sul pop e sul rock. Brani solisti e collaborazioni ne spiegano la versatilità. “Bang Bang” con Shelby Spalione, dove ha un ruolo centrale come speaker-cantante, a “Smile Mona Lisa” con Nicole Scherzinger, un vero pop che si abbina all’arte rendendola pop (guardate il video) a “It Should Be Easy” dove è lui a collaborare con Britney Spears, e si mantiene su toni medi su una base electropop e pesanti synth, fino a raggiungere Marte con la canzone “Reach for the Stars”, salvata nella memoria del rover Curiosity e trasmessa su Marte alla ricerca di forme di vita. Insomma, manca qualcosa nella carriera di Will. I.Am che ha collaborato – tra gli altri – con Jennifer Lopez, Kesha, Rihanna, Mick Jagger, Britney Spears, Miley Cyrus, Juicy J, Justin Bieber?