5 canzoni che parlano di problemi mentali 26

Ed eccoci qui anche oggi a parlare di salute mentale!!! Queste 5 canzoni vedono un rapporto conflittuale tra figli e genitori!

La puntata di oggi, ve lo dico da subito, sarà una puntata molto triste. Vedremo delle canzoni che trattano di problemi mentali causati ai figli dai genitori…Da Rina Sawayama a Florence Welch, fino a Demi Lovato, passando per Christina Aguilera e una controversa teoria su una canzone degli Oasis che conoscete molto bene se seguite il sottoblog di Carmela!

Rina Sawayama – Your Age

La canzone parla dell’ira che Rina prova nei confronti degli adulti che nella vita l’hanno maltrattata. Al contempo la cantante parla del difficile rapporto col padre, che l’ha abbandonata. Rina è stata cresciuta da una madre single, ma ora che ha l’età del padre si arrabbia con lui, per i tradimenti subiti dalla madre di Rina e per il fatto che non è stato presente volutamente. Poiché aveva già parlato dei tradimenti di suo padre in “Dinasty”, Rina canta: “Non un segreto, non un problema. Non un sintomo o una cura. Non un cattivo, non un errore, non agli occhi di Dio! Non una debolezza, non un fallimento. Non un salvatore, oh, no. Non un segreto, non un problema” per Rina crescere senza la figura paterna è stato molto grave, motivo per il quale si è anche in un certo senso “maschilizzata”. La canzone è molto oscura, come dichiarato anche da Rina, si apre con il suono di un banjo e contiene un rap mescolato a dei vocalizzi dark-pop. “Your Age” è stata l’ultima canzone che Rina ha scritto per l’album “Hold The Girl”.

Prayer Factory – Florence + The Machine

Florence ha spiegato le prime linee della canzone: “Tutte le cose da cui sono scappata ora mi si sono avvicinate il più possibile” parlano della sua infanzia: “Non voglio rivivere la mia infanzia! Sono l’unica? Voglio dire, non tu, non sei mia mamma!” Un rapporto conflittuale con la madre, un’infanzia segnata da sofferenze. Parla quindi della terapia psichiatrica, che a causa della pandemia è andata a finire male, e di come ora secondo lei le porte del Paradiso per lei si siano chiuse perché non riesce a perdonare sua madre e Dio,  perché dà la colpa delle sue disgrazie a lui. Florence ha anche spiegato che il suo terapista vuole farle rivivere la sua infanzia per guarirla, ma lei non ci riesce, non vuole affatto riviverla.

D’You Know What I Mean? – Oasis

Secondo un’interpretazione del blog “Ondamusicale.it” inviatami da Carmela, e che molto probabilmente racchiude il vero significato della canzone, “D’You Know What I Mean?” parlerebbe della rabbia dei fratelli Gallagher nei confronti del padre e degli abusi, delle botte ingiustificate e delle violenze che hanno subito da lui. Tommy, questo il nome del padre da cui i fratelli Gallagher hanno subito le violenze, sarebbe stato affrontato a muso duro dai figli (perlomeno da Noel che ha scritto il testo) e avrebbe pianto: “Scendo dal treno tutto solo all’alba, di ritorno nel buco dove sono nato. Il sole nel cielo non ha mai gettato un occhio su di me.” Noel è tornato a Manchester per affrontare il padre. Ha delle visioni, sangue sui binari del treno, tornano alla mente ricordi spiacevoli, l’immaginazione da lui usata per respingerli. “Non sono bello ma sono il figlio di qualcuno. Nessuno può darmi l’aria che devo respirare. Ho incontrato il mio creatore, l’ho fatto piangere. E lui sulla mia spalla mi ha chiesto perché la sua gente non volerà attraverso la tempesta. Io gli ho detto: “Ehi, ascolta amico, loro non sanno nemmeno che sei nato.” Un chiaro riferimento al padre e ai traumi che ha causato nei suoi tre figli, tra cui anche i due cantanti degli Oasis. Liam e Noel hanno tutte le ragioni per essere arrabbiati, e il video probabilmente rappresenta il vuoto che sentono dentro a causa di questo. Per leggere l’articolo completo andate sul link che trovate nei commenti.

No Es Que Te Extrañe – Christina Aguilera

Christina Aguilera parla del difficile rapporto con il padre, che picchiava sua madre e la abusava sotto gli occhi di una giovane Christina: “Non è che mi manchi, ma ho paura che gli anni passino e non dirti che ho già capito il passato.” Poi continua: “Non voglio più biasimarti, no anche se oggi mancano i ricordi. Ci sono così tante domande senza risposta. Quante notti mi sveglio… E anche se è molto, non ti sto chiedendo nulla. Ti sento ancora chiamarmi e io che corro scappando dal passato, così assente così tranquillo…È triste dire che ci ha ferito entrambi.” Al termine del video Christina perdona suo padre, ma ammette – nella parte parlata- che non si dimenticherà mai ciò che le ha fatto. Ora però vuole uscire dall’oscurità e camminare verso la luce.

Daddy Issues – Demi Lovato

Demi non ha avuto una figura maschile di riferimento, e la cerca in altre persone, più precisamente nell’uomo di cui si è innamorata, che lei vede come un padre. Dice che non è colpa sua ma di tutti “i problemi paterni” anche se questo la porta ad innamorarsi dell’uomo sbagliato. Demi ammette che la terapia che ha fatto per superare i problemi col padre non è servita, e che questo ragazzo è fortunato, perché se lei non avesse problemi nel cercare una figura paterna l’avrebbe già lasciato. Una canzone molto bella – dal punto di vista musicale – ma molto triste dal punto di vista affettivo. Demi ha dedicato molte canzoni a suo padre, come anche “Father” e “Unbroken”. Demi aveva interrotto i rapporti col padre, che è morto nel 2013 a causa di un tumore. Anni dopo, nel documentario per l’album “Dance With The Devil…The Art of Starting Over” emergerà che il padre è morto dopo essersi drogato, ed è stato ritrovato in stato di putrefazione. Dalla morte del padre, la cantante ha però scoperto di avere una sorella che non conosceva, di 10 anni più grande di lei, che dal 2013, ha iniziato a frequentare.

E queste sono 5 canzoni su problemi mentali nati da rapporti difficili tra figli e genitori…Dalla rabbia di Rina, al distaccamento di Florence, ai disturbi dei Gallagher e ad i loro sentimenti di vendetta, al perdono che Christina dà al padre, fino ai problemi mentali subiti da Demi, causati da un padre non presente.

Questo articolo ha 3 commenti.

  1. Le prime tre le sapevo già che le mettevi, la quarta l’avevo intuita e la quinta anche.
    Domanda: queste canzoni sono legate a disturbi mentali legati a rapporti conflittuali con i genitori. Ma ognuna delle canzoni che specifico problema mentale/i analizza?

    1. Analizzare è una parola “grossa” in questo caso, semmai sono canzoni che parlano di problemi mentali “generati” dai genitori.
      “Daddy Issues” dimostra che Demi cerca una figura maschile di riferimento, e sappiamo che è queer. Questo significa che non ha una figura maschile di riferimento, e che la cerca in altri uomini che però sono sbagliati per lei (“Non mi chiami mai, eccetto quando vuoi sco*are” canta nel primo ritornello)
      “D’You Know What I Mean” e quella di Christina Aguilera, parlano di ricordi che non lasciano in pace i cantanti. Xtina perdona il padre, ma si chiudeva in lei, Noel lo fa piangere. Lo stesso Noel parla di un’immaginazione con cui teneva lontani quei ricordi, e gli sembra di vedere sangue sui binari.
      “Your Age” parla della rabbia che Rina ha nei confronti del padre e degli adulti, è molto mirata. Ma non si tratta di una normale rabbia, ma di una rabbia psicologica, tossica, isterica…Non saprei bene come definirla, clinica forse è il termine più adatto.
      “Prayer Factory” invece parla della terapia che Florence deve fare per superare il passato, un po’ come fa Rina Sawayama nell’album “Hold The Girl”. Ma lei non vuole ritrovare la sua infanzia, la sua bambina interiore, le causa troppo dolore, tanto che al solo pensiero si aggrappa alle lenzuola dell’hotel (questa parte l’ho omessa nell’articolo, ma lei ne parla nel testo).
      Un saluto,
      Richard 🙂

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