James Dean e l’auto maledetta da Maila Nurmi 🏎

In pochi conoscono l’iconica storia della scomparsa “Little Bastard” e della sua maledizione…

L’Angolo di Richard è l’angolo della Cultura Pop. Ma la cultura pop non è stata fatta sola dai cantanti, ma anche da persone come la Regina Elisabetta, che ha influenzato molto la musica, (come potete leggere sull’articolo che la riguarda) e su tutte le icone pop del presente e del passato, compresi attori e attrici.

Ci sono svariate canzoni dedicate a James Dean; una di queste gli è stata dedicata da Rihanna e si chiama “Love Without Tragedy”. Incisa in un medley con “Mother Mary” (che durante il Diamonds World Tour esibirà separatamente) la canzone parla di James Dean e di una maledizione…Ma che tipo di maledizione?

Ecco cosa dice il testo:

(EN)

Red lip stick, rose petals, heart break
I was his Marilyn Monroe
Wrong nights, tuxedo, fast cars
A James Dean on the low, Dean on the low

I ask you what’s the matter
You say, love is nothing at all
Heart’s racing, outta control
And you knew that I couldn’t let it go

You used to be this boy I loved
And I used to be this girl of your dreams
Who knew the course of this one drive
Injured us fatally

(IT)

Rossetto rosso, petali di rosa, cuore spezzato
Ero la sua Marilyn Monroe
Notti sbagliate, smoking, macchine veloci
Un James Dean in basso, Dean in basso

Ti chiedo qual è il problema
Dici che l’amore non è niente
Il cuore batte forte, fuori controllo
E sapevi che non potevo lasciar perdere

Eri questo ragazzo che amavo
E io ero la ragazza dei tuoi sogni
Chi conosceva la maledizione di questa corsa
Ci ha feriti a morte

 

Questa parte di testo rispecchia entrambi i personaggi: James Dean, l’attore bello e maledetto, (1931-1955) e Maila Nurmi (1922-2008).

Se l’attore di gioventù bruciata è già molto noto, ed esiste una pagina su Wikipedia appositamente per lui, probabilmente vi starete chiedendo: “Maledizione? Chi è Maila Nurmi?” Conosciuta anche col nome del suo personaggio più iconico, “Vampira”, Maila Nurmi, era un’attrice di film horror. Inizialmente comparsa, non molto accreditata, Nurmi divenne un tutt’uno col suo personaggio Vampira nel 1953. Da lì ebbe una breve carriera come presentatrice ed i primi successi, ma solo per poco. Molti anni dopo visse un revival, che terminò nel 2000.

La Nurmi dopo aver interpretato il ruolo di Vampira, divenne un’icona dell’horror, e venne chiamata a ripetere il personaggio in uno spettacolo televisivo da lei condotto, dove presentava film horror. Poco meno di un anno dopo, il suo programma venne cancellato, e venne sostituita da una biondona che trattava film romantici.

Ma si vociferava che la Nurmi fosse davvero una strega, una vampira, tanto da essere semplicemente conosciuta anche come “Vampira” appunto. E quindi lanciava maledizioni.

Maila Nurmi nel ruolo di Vampira. L’attrice si vestiva così anche fuori dal set e dagli studi.

 

Il destino volle che James Dean e Maila Nurmi si incontrassero, al Googie’s coffee shop di Sunset Boulevard, ad Hollywood. La loro storia fu intensa in un primo momento, ma Dean si stancò molto velocemente di Vampira, la quale – anche nella vita privata- era sempre vestita e truccata come i personaggi che interpretava sul set. Quando un giornalista chiese a Dean se lui e la Nurmi stessero ancora insieme, lui rispose sbeffeggiandola: “No: sotto quei vestiti neri non c’è niente che valga la pena.” Insomma, aveva dichiarato che non era una donna sensuale, e che si vestiva come una luttuosa, rimarcando il fatto che fosse una di quelle persone al giorno d’oggi chiamate goth o gotiche, ovvero che vestono solo di nero.

Ovviamente la Nurmi si sentì ferita profondamente; anche questa affermazione e questa relazione sciagurata avevano causato la fine della sua carriera. C’è poco da fare: quando qualcuno parla di te in certi ambienti, e tu non hai il suo stesso carisma o il suo stesso potere in quell’ambiente, viene sottomessa e cacciata. E questa fu la fine che fece Vampira nonostante il successo, causata dal suo look e dalla sua “poca avvenenza” decantata da Dean.

Ma i loro destini si sarebbero incrociati fatalmente e per sempre. La Nurmi attese che Dean comprasse la sua auto nuova, (comprata con i soldi avuti per il suo ruolo nel film “Il Gigante”) alla  quale diede nome “Little Bastard”. La Nurmi, una sera si recò al Googie’s coffee shop, lì dove si erano incontrati. Dean era insieme ad alcuni amici: Sal Mineo, Nathalie Wood, Nick Adams e Ursula Andress.

Dean fa il pieno a Little Bastard.

 

Il gruppo la notò entrare nel locale, mentre bevevano un drink, ma la ignorarono e la derisero. Sentendosi ancora derisa e offesa, l’attrice oscura li maledisse tutti: “Che tu possa crepare! Tu, i tuoi stupidi amici e la tua stupida macchina nuova!” 

Tutti le risero nuovamente in faccia, credeva davvero di essere una strega? Era impazzita? La donna, ancora più ferita e umiliata se ne andò. Ma la maledizione no.

Solo una della compagnia non rise; era Ursula Andress, la quale da breve tempo aveva preso il posto appartenuto un tempo alla Nurmi nel cuore di James Dean. La Andress, di origini europee, svizzera, era superstiziosa, e credette nella maledizione della collega, tanto da rifiutarsi di salire sull’auto di Dean.

James Dean e Ursula Andress durante una serata romantica.

 

Gli altri salirono con Dean sulla sua auto e fecero un giro di prova quella sera, poi ancora, nei giorni successivi. La Andress invece, spaventata da quella maledizione che gravava – a posteriori- fece bene a non salire. Dean infatti morì in uno schianto letale, ad oltre 300km da Hollywood, sulla strada che va verso San Francisco, nel deserto. Era il 30 Settembre 1955, e Dean doveva partecipare a una competizione a Salinas. Con lui c’era il suo meccanico Rolf Wütherich. Una Ford Tudor guidata da uno studente non rispettò la precedenza all’incrocio. “Little Bastard” che aveva a bordo Wütherich e James Dean finì disintegrata a bordo della strada. Dean aveva 24 anni.

Lo studente che non aveva rispettato la precedenza invece se la cavò solo con qualche contusione, per sua fortuna. Dean rimase intrappolato nell’abitacolo e morì, mentre Wütherich venne – per sua fortuna – sbalzato fuori, e si salvò, ma riportò gravi fatture.

Little Bastard distrutta dopo l’incidente.

 

L’auto venne rimossa dalla strada da George Barris, il carrozziere che aveva dipinto il numero e il nome dell’auto. Arrivato al garage la scaricò, ma l’auto si sganciò e uccise uno dei meccanici. Pochi giorni più tardi il garage prese fuoco, e tutte le auto andarono distrutte. Si salvò solo “Little Bastard”. Il carrozziere recuperò tutto ciò che poteva dall’auto; il blocco motore fu acquistato da un medico californiano. Questi, appassionato di corse lo caricò sulla sua auto, ma si schiantò pochi giorni dopo, morendo. Altri due fan del defunto Dean acquistarono dei pezzi: uno acquistò l’albero di trasmissione, l’altro i due pneumatici salvatisi dal rottame. Il primo ebbe un incidente terrificante, e si salvò rimanendo paralizzato su una sedia a rotelle, il secondo invece si salvò da un altro incidente, ma trascorse alcune settimane in ospedale.

Le lamiere inutilizzabili, ma comunque adatte per i fan, vennero esposte, ma precipitarono ferendo sette persone. Solo allora, gli amici di Dean si ricordarono della maledizione della Nurmi. Anche gli amici di James Dean morirono in circostanze tragiche, almeno quelli che erano saliti sull’auto; Sal Mineo a 37 anni venne accoltellato al cuore da uno sconosciuto,  Nathalie Wood a 34 anni annegò in circostanze mai chiarite, e Nick Adams morì di overdose a 36 anni. Ursula Andress, che invece non volle salire sull’auto, oggi nel 2022, ha 86 anni.

Per concludere la leggenda della maledizione, ci fu la nota sparizione. I rottami della “Little Bastard” vennero inviati da Barris ad uno sfasciacarrozze, poiché ormai il meccanico si era convinto che si trattasse di “una maledetta auto assassina”. Era il 1960. Li caricò su un camion, a cui fece sigillare il cassone. Il camion quindi si recò allo sfasciacarrozze, ma una volta arrivato – intatto – a destinazione, distrutto il sigillo, il camion all’interno si rivelò… vuoto. Da allora alcuni dicono di averla ritrovata, ma si rivelarono falsi. Si sospetta che l’auto possa essere ricomparsa nel 2020, ma la cosa è ancora considerata da alcuni improbabile, in quanto sarebbe seppellita nelle fondamenta di un palazzo.

 

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