“The Dark Side Of The Moon” compie 50 anni: ecco la recensione critica

Un album sicuramente molto imponente ed emozionante tra quelli della discografia dei Pink Floyd, che propone un viaggio…

“The Dark Side Of The Moon” ha compiuto 50 anni il 1 Marzo 2023. Infatti, venne rilasciato nel lontano 1973. Tra le canzoni non c’è pausa, come se fosse un continuo crescendo, passando da un evento all’altro. Il culmine si ha con la canzone “The Great Gig In The Sky” con la voce di Clare Torry. Dopo quel brano, si passa alla seconda parte dell’album, che ha solo 10 tracce.

1) Speak To Me: La prima traccia ci introduce alla prima parte di quest’album che parla di problemi psichici, in particolare quelli di Syd Barrett, ex frontman. Ci sono delle parti sussurrate, di diversi membri della band, che spiegano come lui sia pazzo, come se parlassero per lui. La cantante Clare Torry pone fine alla psicotica intro con un urlo, che ritornerà nella traccia da lei cantata, “The Great Gig In The Sky”.

2) Breathe (In The Air): La traccia inizia con una parte strumentale che prosegue dalla traccia precedente, poi inizia col parlare del primo respiro fatto alla nascita, continuando con la propria scelta di vita, e culminando con la conseguenza che per quanto lavorerai sodo nella vita morirai, ma dicendo che tuttavia il flusso va seguito. La canzone si conclude. Non è nemmeno una vera e propria canzone, ma un brano musicale con un accenno di canto, che risulta molto interessante. Personalmente la ritengo una delle tracce più interessanti dell’album dal punto di vista psicologico, poiché in poco più di 2 minuti, e dopo 1:21 di introduzione strumentale, riesce a spiegare ciò che una persona può vivere nella sua vita “ordinaria”, partendo dalla nascita fino alla morte. Musicalmente parlando, è comunque interessante, come un piccolo gioiellino.

3) On The Run: La traccia perlopiù strumentale, e anch’essa con parti sussurrate e parlate, dà un senso di ansia e di… Fuga! Devi correre per vivere, i suoni sono mostruosi, minacciosi, sinistri, inquietanti, spaventosi, ansiogeni. Una traccia ben riuscita, che contiene anche delle risate folli e una specie di schianto. Il. tutto concentrato in meno di 4 minuti, che però danno il senso del pericolo, della follia e del disorientamento.

4) Time: Dopo diversi suoni di orologi e sveglie, parte una musica progressiva del tutto simile a una musica tensiva western. Anche queste come “Breathe (In The Air)” parlano di come da giovani non si pensi al futuro, e si sprechino le giornate in modo ozioso, per poi perdere il senso del tempo, e senza rendersene conto ci si avvicina sempre di più al giorno della propria morte… Terribile. Una traccia bella, un bel rock, un assolo di chitarra che scuote l’animo (non che le tracce precedenti non l’avessero fatto, ma l’avevano fatto in modo diverso). “Time” è una scossa emotiva, una scarica elettrica, una strana energia che ti colpisce la mente, e ti crea una piacevole confusione, al contempo fastidiosa, ma che senza dubbio crea assuefazione. La voce dolce di Richard Wright che si alterna alla voce irata di David Gilmour e ai vocalizzi di Clare Torry, creano una perfetta melodia sognante e oscura al contempo, che portano a pensare alle parole che vengono dette, ma anche a lasciarsi coinvolgere mentalmente in una dimensione onirica…Una traccia fantastica!

5) The Great Gig In The Sky (feat. Clare Torry): La conclusione perfetta della prima parte dell’album, è la morte. La canzone è composta da diversi vocalizzi di Clare Torry, “Time” è finita, simbolicamente il tuo tempo è finito, e ora senti “Il Grande Concerto nel Cielo” (questo sarebbe il titolo tradotto) che parla di morte, che è morte. Nella morte, i vocalizzi della Torry trasmettono disperazione, paura, rabbia e una sensazione di follia. In altri momenti trasmettono più calma, pace, positività ma sono tutti comunque lamenti funebri. La canzone parla di morte. È finita. E così come è finita la vita, finisce la prima parte dell’album. La musica si conclude e non diventa più consecutiva, c’è qualche secondo di distacco prima della traccia successiva. Sicuramente questa è una delle canzoni più note dell’album, e una delle più amate. Se siete ancora vivi e persi nell’universo di follia, dipendenza e morte della prima parte dell’album, ora dovete cambiare rotta…

6) Money: Primo singolo dell’album, ” Money” , parla di come senza soldi l’umanità non esisterebbe, ed è una critica alla società di allora, ma anche attuale, che spiega anche di come vengano sprecati per spese inutili per il diletto di chi li ha. Il protagonista non vuole più avere i soldi che gli hanno rovinato la vita. Il tutto su una musica rock progressiva, per i tempi di allora anche moderna, ma nel 1973 era inconcepibile, troppo sperimentale, troppo futuristica, mentre adesso suona come attuale. Degli assoli di chitarra fanno scandire molto bene il tempo, così come il suono del basso. La batteria si fonde con la chitarra ad un certo punto, creando un suono ritmato, che sembra un urlo. Una canzone magnifica! La canzone forse è un po’ lunga, perché si conclude con diversi estratti di interviste, mentre la musica e i vocalizzi continuano sotto. Una traccia un po’strana per il finale, che poi, senza darti il tempo di capire che la canzone è finita passa a “Us And Them”. Questo perché la seconda parte dell’album è iniziata, quindi inizia la seconda cavalcata, che riguarda non più il tempo e la vita, culminante con la morte, ma tutto ciò che attraversa la vita, dai soldi,  alla guerra, ai problemi mentali.

7) Us And Them: Questo pezzo parte come un piano bar, per poi tramutarsi in cori imponenti. E poi tornare calmo. C’è anche un intermezzo parlato. Il sound rilassante fa dimenticare ciò che dice la canzone. La canzone parla di guerra e di come centinaia di migliaia di uomini muoiano combattendo per motivi che non conoscono nemmeno loro realmente. “Us And Them” fa un distinguo fra “Noi” (amici) e “Loro” (nemici), concludendo che però sia “Noi” che “Loro” sono esseri umani. Lo siamo noi, ma anche loro. Allora perché farci la guerra? La canzone che era una protesta contro Nixon, ha dei risvolti politici molto interessanti, e andrebbe analizzata a fondo, comunque è una traccia molto bella, che non trasmette tristezza, ma lascia un senso di oscuro, trasmettendo alla mente dei colori freddi, scuri, associabili psicologicamente alla musica.

8) Any Color You Like: Una bellissima traccia strumentale che segue la traccia precedente, cosa vuole o può comunicarci? Nella recensione del brano precedente parlavo di colori freddi e scuri. Si, perché quando noi ascoltiamo musica, la associamo a dei colori, è una cosa riconosciuta, la associamo a delle immagini. Per questo vengono create delle copertine con determinati colori, per questo vengono fatti dei video alle canzoni, per questo sul palco – durante i concerti- appare un background con immagini. Questa musicalità ci fa venire in mente tanti colori, freddi, caldi, positivi o negativi a seconda della persona che li ascolta, ma comunque è una musicalità ottimistica, molto probabilmente volutamente. In questo modo la nostra mente è capace di generare qualsiasi colore le piaccia, e torniamo al titolo. Non ci siamo resi conto che è terminata che ecco che parte la traccia 9, “Brain Damage”.

9) Brain Damage: Una canzone con vari significati, ma non quello che è una canzone che ha più significati; mi spiego: è follia, ogni strofa ha un suo significato, che si distacca dagli altri in modo terrificante e terribile. La canzone della follia per eccellenza, d’altra parte il titolo significa “Danno Cerebrale”. La canzone contiene un riferimento al titolo dell’album, contiene le parole che danno titolo all’album: “The Dark Side Of The Moon”. Roger Waters ha affermato che i testi a tema follia sono basati sull’instabilità mentale dell’ex frontman dei Floyd Syd Barrett, con la frase “Ci vediamo sul lato oscuro della luna” che indica che si sentiva imparentato con lui in termini di idiosincrasie mentali. Originariamente la traccia era chiamata “Lunatic”. La traccia finisce con una melodia, la stessa con cui inizia l’ultima traccia “Eclipse”, e quindi la conclusione dell’album.

10) Eclipse: La canzone è indefinibile, ripercorre tramite delle frasi messe in musica tutte le emozioni dell’album:

“Tutto ciò che tocchi e tutto ciò che vedi
Tutto ciò che assaggi, tutto ciò che senti
E tutto ciò che ami e tutto ciò che odi
Tutto diffidi, tutto salvi
E tutto ciò che dai (tutto ciò che dai) e tutto ciò che dai
E tutto ciò che compri, implori, prendi in prestito o rubi (Hey-ey)
E tutto ciò che crei e tutto ciò che distruggi (Ooooh)
E tutto quello che fai e tutto quello che dici (Heeeey-yeah)
E tutto ciò che mangi e tutti quelli che incontri (tutti quelli che incontri)
e tutto ciò che disprezzi e tutti quelli con cui combatti (Hooooo)
E tutto ciò che è ora e tutto ciò che è andato
E tutto ciò che verrà e tutto sotto il sole è in sintonia (Tutto)
Ma il sole è eclissato dalla luna”

Il testo mostra come tutte le emozioni ora stanno per svanire, perché tutto questo verrà eclissato. Infatti siamo alla fine. Il nostro viaggio inizia con il titolo dell’album e si conclude con l’antitesi dello stesso; l’album infatti si chiama “The Dark Side Of The Moon” (“Il Lato Oscuro della Luna”) ma l’outro spezza le nostre certezze:

“Non c’è davvero alcun lato oscuro nella luna
In effetti, è tutto buio”

 

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