Giorgia dallo spazio si ribella al sistema politico mondiale, con un inno trap-dance
Un trap-dance con tratti onirici e dream-pop nelle background vocali, “Senza Confine” è il nuovo singolo, con delle foto reali della Terra devastata, vista da Giorgia nello spazio.
TESTO
Tolti i filtri sotto gli occhiali (1)
Facciamo i ricchi, non siamo umani
Sopra i jet troppe emissioni
In un click con le emozioni
Oltre un muro i messicani (2)
In mezzo al mare donne e bambini (3)
Vite diverse come i destini
Poi tutti uguali nei casini
Sta per salire, cresce come un’onda
E sembra di toccare il cielo e ritornare giù
Se un desiderio vive in una stella
Questa speranza dentro me
È senza confine
Non cerca ragione
È senza confine
Mi nasce dal cuore
E partire da qui
Danno fuoco alle foreste
Per le buste, per le feste (4)
Studiano schemi, algoritmi
Tutti buoni filiamo dritti
Sciolto il ghiaccio ci manca l’aria (5)
Ma il sistema è come prima
Cerchiamo sogni, vogliamo ali
Nei casini tutti uguali
Sta per salire, cresce come un’onda
E sembra di toccare il cielo e ritornare giù
Se un desiderio vive in una stella
Questa speranza dentro me
È senza confine
Non cerca ragione
È senza confine
Mi nasce dal cuore
E partire da qui
È senza confine
Partire da qui
È senza confine
E partire da qui
È senza confine
Partire da qui
Sirena dell’acqua Mami Wata (6)
È Gaia la terra, Ashanti (7) lo sa
Nana Buluku (8), il sole, la luna
Intanto la vita è Babilonia
Dea Dama (9), Demetra (10) è natura
Gli oceani Nemaya (11), giardini Maliya (12)
E tutto quel che serve c’era già
Il resto è l’umana storia
Sta per salire, cresce come un’onda
E sembra di toccare il cielo e ritornare giù
Se un desiderio vive in una stella
Questa speranza dentro me
È senza confine
(È senza confine, è senza confine)
(È senza confine)
È senza confine
(È senza confine, è senza confine)
(È senza confine)
GLOSSARIO
(1) La canzone, essendo un attacco politico, ha tratto ispirazione da precedenti canzoni di protesta. Qui è ovvia la citazione: “Siamo pazzi? Vivendo la nostra vita attraverso una lente” è una frase della canzone di Katy Perry del 2017 “Chained to the Rhythm”. Giorgia spiega che ora i filtri, che rendevano gli occhiali rosa – gli stessi sulla copertina del singolo della Perry – sono stati rimossi e vediamo il mondo così come è.
(2) Trump ha fatto iniziare la costruzione di un muro che separa gli USA dal Messico, per impedire agli immigrati di transitare tra uno stato e l’altro
(3) Fa riferimento alle immigrazioni di massa compiute da altri popoli, perlopiù africani, verso l’Italia su dei barconi. A onor del vero, è notizia recente che mentre l’Italia – nonostante il criticato governo Meloni, criticato molto dalla cantante Giorgia – accoglie i migranti e li soccorre, mentre paesi vicini quali la Grecia e Malta affondano i barconi.
(4) Le buste sono un riferimento alle buste di carta per le quali vengono abbattuti gli alberi, ma “danno fuoco alle foreste” ci racconta di come in Amazzonia vengano bruciati ettari ed ettari di foreste, così come in Australia, per una banale festa, si è innescato un terribile incendio in una foresta, che ha ucciso molti animali della fauna locale, tra cui anche diversi Koala, che già per altri incendi erano a rischio estinzione.
(5) I ghiacciai continuano a sciogliersi a causa del riscaldamento globale, mentre il mare sale. Se le acque continuano a salire, presto sommergeranno molte zone della Terra, motivo per cui “ci manca l’aria”.
(6) Mami Wata, detta la Sirena, è una dea del mare venerata in Africa Occidentale, Meridionale e centrale, ma anche da molti afroamericani discendenti di schiavi deportati dall’Africa.
(7) Ashanti non è solo una cantante: è anche la dea della fertilità del popolo che porta lo stesso nome, gli Ashanti.
(8) Nana Buluku e un dio del popolo dei Fon dal Benin, che lo considerano dio dell’oltretomba. In Brasile, invece, è una divinità androgina che protegge le acque ferme.
(9) Dea Dama nella mitologia celtica è riconosciuta come la dea madre tra gli dei celtici, e allo stesso tempo si racconta che fosse l’antenata dell’intero pantheon celtico; fertilità, giovinezza e morte sono solo alcune delle caratteristiche di questa divinità che a sua volta rappresenta una triade di divinità celtiche.
(10) Demetra è la dea Greca dei raccolti, dei campi e della natura.
(11) Nemaya nella mitologia yoruba, e nei culti correlati afroamericani come il Candomblé e il Vodun, è la madre di tutti gli Orisha. È la dea del mare e della fertilità, che protegge le donne incinta.
(12) Maliya era una dea adorata dagli ittiti nell’età del bronzo. Molto probabilmente in origine era un fiume divinizzato, ma era anche associata ai giardini e all’artigianato, in particolare alla lavorazione del cuoio e alla falegnameria.