Ecco la tanto attesa recensione critica di “Teenage Dream” di Katy Perry!
Uno degli album Pop più premiati della storia ha compiuto – quest’anno, il 2023 – 13 anni, diventando di fatto un album teenager.
Col termine teenager in lingua inglese, infatti, si indicano i ragazzi dai 13 anni in su. Il termine nasce dal fatto che la parola thirteen finisce con – teen, di conseguenza, tutte le parole che terminano con la radice -teen stanno ad indicare i teenager, da thirteen (13) a ninteen (19). Avendo compiuto tredici ora “Teenage Dream” è quindi a tutti gli effetti un teenager.
Prima di iniziare la recensione traccia per traccia, ricordo che “Teenage Dream” è stato uno degli album più venduti della storia, e insieme a “21” di Adele e “The Fame Monster” di Lady Gaga uno dei 3 album femminili più venduti al mondo; è anche stato l’album pop più premiato nella storia, dando la possibilità a Katy Perry di vincere anche il “Best Live” e fornendole ben 5 numero #1 consecutive, che l’hanno portata ad essere – tutt’ora – la prima ed unica donna ad avere 5 numero #1 consecutive dallo stesso album in un anno, eguagliando il record di Michael Jackson con l’album “Thriller”. Oltre a questo, tutti gli altri singoli estratti (non quelli promozionali) sono entrati nella Top 10. e con la ristampa dell’album, Katy Perry ha avuto una sesta numero #1, e un’altra top 10, superando il record di Michael Jackson che con Thriller aveva piazzato ben 7 singoli in top 10, con sei numero #1 e 2 top 10 per un totale di 8 singoli in Top 10. Billboard ha però considerato la ristampa dell’album come a sé stante, e ha dichiarato che la Teenage Dream Era di Katy Perry si è conclusa prima della ristampa dell’album. Con i remix e le versioni alternative è arrivata a 6 top 10. L’album è uscito nel 2010, nel 2012 esce anche la sua ristampa.
Nella recensione critica, vedremo anche le canzoni della ristampa, chiamata: “Teenage Dream: The Complete Confection”.
1) Teenage Dream: Una delle canzoni che amo meno dell’album, perché cantata in tono un po’ mellifluo, “Teenage Dream” è una canzone d’amore un po’ melensa, dal video eccitante ma un po’ banale, che però è comunque riuscita ad arrivare alla #1. Sicuramente il pre-ritornello e il ritornello sono la parte forte della canzone “My heart stops when you look at me” dove Katy alza la voce e anche la musica si fa più incalzante e meno melliflua. Una canzone che per me resta un po’ ambigua, anche se per tanti è un capolavoro. Nel ponte Katy canta eccitata i suoi desideri sessuali da Teenager, e di come desideri che un ragazzo sia il suo sogno da Teenager per una notte d’amore intenso, accettando che questo è reale, senza che lei riesca davvero a crederlo.
2) Last Friday Night (T.G.I.F.): La canzone delle feste, o meglio, dei party per eccellenza, anzi dei pop-party! Una canzone eccitante dai cori imponenti, con un ponte suonato a sax che la rende un pezzo immortale. Il video, che è un cortometraggio, è davvero fantastico e ha spinto a far diventare questa canzone una numero #1. Con un ritmo-pop incalzante, e un testo volutamente esplicito, alticcio ed ironico, Katy può essere ben fiera di questa canzone! Un ottimo successo! T.G.I.F. sta per “Thank God Is Friday” cioè “Grazie a Dio è Venerdì”.
3) California Gurls (feat. Snoop Dogg): Un singolo eccitante che parla della California, e delle ragazze sexy che è possibile incontrare sulle sue spiagge, oltre che ad elogiare l’intera California “Tu puoi viaggiare per il mondo, ma niente si avvicina alla Golden Coast” canta Katy. Il ponte cantato da Snoop Dogg è fantastico, un rap ironico e tagliente, ma su una melodia tipicamente Pop! Sì, io sono stato in California e non so se altre parti del mondo si avvicinano ad essa, sicuramente è un posto bellissimo! Fantastica! La canzone mi piace, e penso sia una delle canzoni candy-pop/sugar-pop più belle di sempre. Lead-single dell’album e prima numero #1.
4) Firework: Altra numero #1, “Firework” è la canzone che mi ha fatto scoprire Katy Perry, questa donna straordinaria, con cui poi ho stretto un legame – più o meno profondo – anche nella vita reale. “Firework” è una canzone di self-empowerment, la prima grande canzone che tratta di self-empowerment degli anni 2010, dove Katy tocca per la prima volta note alte, nel ponte in particolare. I ponti (o bridge) delle canzoni dell’album sono il vero punto di forza di quest’album, e sono mitici! Anche nel ritornello Katy se la cava benissimo. Video a parte (che è molto bello) devo dire che questa canzone è molto positiva, e quando ero piccolo adoravo ascoltarla anche per ore, cantandola anche insieme a mia madre…(e sono sicuro che in questo momento la sta cantando dal Paradiso). Era il 2010-2011, non ricordo con esattezza, quando accendendo la tv su MTV io e mia madre vediamo un’intervista Katy che dice di aver già avuto tre numero #1 dall’album, tra cui “Firework” e si dice una ragazza fortunata. Subito dopo parte il video. Da allora ho iniziato a interessarmi a Katy Perry. Nel 2011, con l’uscita di “Last Friday Night (T.G.I.F.)” come singolo, ho iniziato a cercare i suoi album, e “Teenage Dream” è stato il primo CD che ho acquistato, quando avevo 14 anni. È stato molto difficile da trovare, abbiamo girato per tutta la provincia, e alla fine l’abbiamo ordinato in un negozio che vendeva DVD e così ho avuto il mio primo album. “Firework” è una canzone di empowerment e self-empowerment, su una melodia pop con elementi che tendono al pop-rock, e che finalmente mostrano la voce di Katy Perry. Un brano bellissimo, che Katy – tour dopo tour – ha reinterpretato più e più volte, con tante differenti versioni live.
5) Peacock: “Voglio vedere il tuo pavone -ca**o – ca**o”. Katy gioca sull’equivoco nella canzone “Peacock”, che significa pavone, ma quando nomina solo la radice della parola “-cock -cock” dice in realtà…Ecco avete capito. Katy desidera sopra ogni cosa vedere il pene di questo ragazzo, su una canzone al contempo volgare, sboccata e divertente. Nel ponte canta “Oh mio Dio, non esagerazioni, ragazzo tutto questo tempo ne è valso la pena […] tu hai la più bella architettura, la fine del tesoro dall’aspetto dell’arcobaleno”. Insomma, la canzone rientra proprio come un brano molto sessuale. In un’incontro con i fan per le “Smile Sundays” nel 2020, Katy Perry ha definito il brano come il suo preferito da “Teenage Dream”, rispondendo alla domanda di un fan, per poi mettersi a ridere e affermare che non sa quale sia la sua canzone preferita dall’album e non vuole rivelarlo. La canzone, rilasciata come singolo promozionale in forma fisica, non ha ottenuto un enorme successo, ma è sicuramente stata accolta molto bene da molti, che la trovano una canzone divertente. Quentin, su Twitter, aveva – in un tweet ora cancellato – analizzato la canzone, definendola come un “pianto”. Cliccate qui per saperne di più.
6) Circle The Drain: Il primo pezzo realmente rock dell’album, con praticamente nulla di pop, “Circle The Drain” è una canzone molto triste, ispirata all’ex-marito di Katy, Russell Brand, che si drogava e si addormentava prima dei preliminari. “Voglio essere la tua amante, non la tua fottuta madre. Non posso essere la tua salvatrice, non ne ho il potere, io non resterò qui a guardarti perdere tutto.” Infatti il titolo della canzone è un modo di dire che significa “perdere tutto”. In certi tratti della canzone, si può sentire Katy emotivamente coinvolta e triste, e se ascoltate la si sente versare una lacrima a 01:40-01:41 mentre dice “Tu sei diventato ciò che disprezzavi, uno stereotipo”. Katy se la cava benissimo anche sui pezzi rock, e qui lo dimostra pienamente.
7) The One That Got Away: Un pezzo pop-rock a sua volta molto triste, che parla della morte del primo amore di Katy, l’unico che vorrebbe, e canta “In un’altra vita vorrei essere la tua ragazza.” E nel ponte: “Tutti questi soldi non possono comprarmi una macchina del tempo, non posso rimpiazzarti con un milione di anelli.” La canzone, è l’unico singolo dalla versione standard a non essere arrivato alla #1 ma alla #3. Il suo remix con B.o.B è arrivato alla #5 mentre la versione acustica alla #3 (li vedremo in seguito). La canzone è stata ispirata da una relazione di Katy, ma non è mai morto nessun suo fidanzato in un incidente d’auto, e il pezzo è quindi molto romanzato.
8) E.T.: Estratto come singolo promozionale, ed entrato in Top 10, “E.T.” è un altro pezzo rock, che dopo le prime 5 tracce più pop, ci porta nella parte rock dell’album. Parla di un amore con un essere alieno, da un altro mondo. Katy Perry ha detto di aver voluto da sempre scrivere qualcosa di simile, e quando la canzone stava per essere data ad un altro gruppo si è infuriata e ha lottato con le unghie e con i denti, furiosamente per appropriarsi del pezzo, che, nella versione singolo-remix è arrivato alla #1. La canzone è molto mutevole e si adatta a diverse musicalità e interpretazioni musicali, ma resta un pezzo pop-rock di alto livello, specialmente nella solo version.
9) Who Am I Living For?: Una canzone electro-pop con elementi rock, è una delle mie tracce preferite da “Teenage Dream”. Mi dispiace che Katy Perry non l’abbia estratta come singolo, ma è molto profonda, e difficilmente sarebbe arrivata alla #1. Katy si sente chiamata in una battaglia, dove chiede l’aiuto di Dio, paragonandosi a Esther. La cantante parla delle sue origini cristiane nel pezzo, affermando di vedere il Paradiso ma “posso ancora sentire le fiamme chiamare il mio nome”. Katy ha spiegato che la canzone parla proprio di una battaglia tra bene e male, intrinseca a Katy Perry. Nell’intervista rilasciata all’Angolo di Richard ha risposto così alla domanda: “La canzone parla della continua lotta tra il bene ed il male, fa riferimento alla Bibbia, perché io sono nata in un ambiente molto credente, le persone che ho incontrato e frequentato perché così ha deciso il destino mi hanno influenzata molto a proposito di questo tema. […] tenendo conto di quello che rappresenta per me la religione- diventavo da Katy Hudson, il mio album del 2001, Katy Perry, non più una ragazzina di quindici anni, ma già una donna con dieci anni di più, che sceglieva di essere una popstar. Questo rese molto infelici i miei genitori, e anche l’ambiente religioso in cui ero cresciuta. Di certo il Cristianesimo è una parte importante per me, è da dove sono partita, l’album del 2001 trattava la musica Cristiana, ma una popstar, con tutto il rispetto per il Cristianesimo, è qualcos’altro. Mi sarebbe piaciuto estrarre la canzone come singolo, ma alla fine non l’ho fatto, proprio per quello che rappresentava, e perché la mia carriera pop di successo era appena iniziata, tutti volevano una Katy Perry dai capelli neri, pop e tettona, caramellosa, io invece sono molto di più, ma i brani più seri dell’album non sono stati presi in considerazione quanto altri[…] (qui per leggere tutta l’intervista, la domanda inerente a “Who Am I Living For?” è la 4)
10) Pearl: Una canzone pop con elementi rock, abbastanza triste, che a molti non piace, ma che in realtà è una canzone di self-empowerment e contiene elementi realmente potenti, che alla fine le danno un lieto fine. Nella canzone Katy parla in terza persona di una ragazza che era una perla “lei poteva essere una Statua della Libertà, lei poteva essere una Giovanna D’Arco, ma lui era spaventato dalla luce che c’era dentro di lei, così l’ha portata nell’oscurità.” La relazione tossica a cui fa riferimento Katy Perry, poi diventa in prima persona: “Sì, io gli ho lasciato dominare il mio mondo.” La canzone si conclude nuovamente in terza persona, al presente, con Katy che canta “Lei non può essere fermata.” Una perla in tutti i sensi, è stata rilasciata come singolo promozionale in Corea del Sud, dove raggiunse la posizione #150. Canzone molto sottovalutata, “Pearl” parla di violenza domestica, e di come Katy l’abbia superata, diventando una perla splendente. Il brano è approvato, per me è una delle migliori canzoni non-singolo della seconda metà dell’album, sicuramente molto sottovalutata.
11) Hummingbird Heartbeat: “Tu mi fai sentire come se io volessi perdere la mia verginità” è la prima frase che apre la canzone. Katy ha rilasciato questo pezzo in Australia come singolo promozionale. La canzone, molto Pop, parla di come la cantante voglia fare assolutamente sesso con un ragazzo, raccontando la cosa in modo velatamente ironico, e molto divertente. Promossa. Katy si è ispirata ad un vero colibrì quando ha scritto il pezzo; infatti ha visto un colibrì fuori dalla finestra di casa sua, e si è chiesta a che velocità potesse battere il suo cuore. Il titolo stesso della canzone si traduce come “Battito del cuore del colibrì”
12) Not Like The Movies: Una canzone molto triste, soprattutto se pensiamo che si tratta di un pezzo autobiografico. “Lui l’ha messo su, sì lui l’ha messo su, come se non ci fosse niente di sbagliato […] Loro dicono lo sai quando lo sai, io non lo so.” La canzone parla di come Katy abbia fatto sesso, ma sia rimasta non solo insoddisfatta, ma anche di come non abbia nemmeno sentito nulla, capendo che il sesso non è come nei film. La canzone, ispirata dall’ex marito Russell Brand, verrà smentita anni dopo da Katy, che dichiara che con altri partner sessuali abbia sentito cosa sia veramente il sesso, tuttavia con Brand non ha sentito nulla. Canzone – per quanto triste – promossa. La sua musicalità non può non far scendere una lacrima. Le background vocali di sottofondo sono bellissime, e la canzone tende ad un genere che non è il rock, ma nemmeno il pop. Conclusione della versione standard dell’album, promosso.
The Complete Confection
13) The One That Got Away (Acoustic): Come dico sempre essere una canzone triste non è un difetto: la versione acoustic di “The One That Got Away” è sicuramente triste, ma quando la canzone trasmette ciò che vuole trasmettere l’artista e la sua emozione mentre la canta, questo è sempre un segno positivo e di qualità. Canzone promossa a pieni voti: 10/10.
14) Part of Me: Devo dire che questa canzone più rock che pop non è la mia preferita, e che preferisco la sua demo leakkata nel 2010. Si tratta della sesta numero #1 di Katy dall’album – anche se definita da Billboard come parte di un’altra era – “Part of Me” è una canzone di self-empowerment, che parla di come Katy si rialzi dopo una relazione finita, e di quanto questo le dia forza, scoprendo di avere una parte di sé che nessuno potrà mai portarle via.
15) Wide Awake: La mia canzone preferita dalla ristampa, “Wide Awake” è fantastica. La canzone, che si è piazzata solo alla #2, parla di come Katy abbia accettato la fine della relazione con il suo ex-marito Russell Brand, dopo un periodo di cura psichiatrica, e di come sia precipitata. È uscita in un periodo particolare della mia vita, motivo per cui la amo tanto: “Mi sono svegliata. Sì ero nell’oscurità, sono caduta pesantemente con il cuore aperto. Come ho fatto a leggere le stelle così male? Mi sono svegliata. E adesso è chiaro per me che tutto quello che vedo non è come sembra. Sì, io ho sognato così a lungo […] Precipitando dalla Nuvola Nove, schiantandomi dall’alto, io mi devo lasciare andare stanotte. Sì, sono caduta dalla nuvola #9.” La cantante parla di come abbia superato questo momento. “Dio sa che ho provato a vederne il lato buono, ma io non sono più cieca.” Katy da un pugno ad un principe azzurro bugiardo nel video, sfogando la sua rabbia nei confronti di tutto ciò che le ha fatto l’ex marito. Nel video Katy incontra sé stessa bambina, e insieme alla sua versione infantile, riesce a vincere il male e superare le prove che le pone un intricato labirinto oscuro. La canzone meritava la numero #1 a mio avviso, ma come già spiegato si è fermata alla #2.
16) Dressin’ Up: La canzone , un pop-rock molto spinto sessualmente, non è mai stata esibita dal vivo, ed è l’unica canzone dell’album a non aver avuto un’esibizione live (se si escludono i remix). La canzone corre veloce su un ritmo ossessivo, ed è abbastanza lasciva, ma ciò non significa che non sia bella. Promossa. Peccato che Katy non l’abbia mai esibita live, avrebbe potuto farlo!
17) E.T. (feat. Kanye West) – Versione Singolo: Il pezzo è sostanzialmente lo stesso dell’album del 2010, con dei versi aggiuntivi di Kanye West. Sebbene sia stato rilasciato come singolo nel 2011, è stato inserito nella ristampa dell’album nel 2012, e non è stato incluso nell’edizione deluxe. Si tratta di un’altra numero #1, la quarta, in ordine cronologico. “E.T.” è una canzone mutante, adatta ad un remix che l’ha portata alla numero #1 ma anche ad una solo version incredibile. Sia dal vivo che da studio, la solo version può assumere connotati pop, rock, il remix viene un po’ rovinato dal rap di Kanye Kanye West forse è riuscito a far brillare di più la traccia, quando è uscito il suo remix nel 2011, ma io preferisco la solo version. In qualsiasi caso, “E.T.” è stata una canzone di successo. Katy ha registrato un altro remix del pezzo col rapper Tinie Tempah, che preferisco alla versione con Kanye West, ma che non è stato inserito nella ristampa e non è stato rilasciato come singolo.
18) Last Friday Night (T.G.I.F.) (feat. Missy Elliott): Questo remix non è mai stato esibito live, nonostante Katy si sia esibita live con Missy Elliott in “Get Ur Freak On” e “Work It” al Super Bowl XLIX. Il remix è simpatico, ma anche qui preferisco la solo version, nel remix viene come a mancare qualcosa di indefinito.
19) Tommie Sunshine Megasix Smash-up: Il pezzo contiene le prime sei canzoni estratte da “Teenage Dream” nel 2010, – non intere, solo delle parti- remixate da Tommie Sunshine e unite. Dura 7:03. e inizia con una frase di Snoop Dogg, subito dopo si passa al singolo “Teenage Dream”; la musica continua e si passa a “California Gurls”, con una musicalità estremamente simpatica nel remix, che la rende ancora più vivace. Ci sono background vocali di Snoop Dogg. Subito dopo ecco “The One That Got Away”, che diventa più electro-pop per via del remix ma ha poco spazio; si passa velocemente dal triste al divertente con “Last Friday Night (T.G.I.F.)”. Mentre si sente il coro di festaioli cantare “T.G.I.F.” più volte, tra urla e applausi scroscianti si passa ad “E.T.” nella sua solo version. La musica resta la stessa, e improvvisamente ecco “Firework” che chiude il Megamix chiamato Megasix perché contiene i primi sei singoli dall’album, tra cui le 5 numero #1. Un modo per Katy di auto-celebrarsi. Il remix termina con lo scoppio di un fuoco d’artificio.
Pezzi esclusi
The One That Got Away (feat. B.o.B.): L’audio di questo remix parte rallentato, poi entra il primo verso di B.o.B. che è gradevole. Il remix in sé non è male, anche se è meglio la versione acoustic inserita nell’album, sebbene questo ne sia rimasto escluso. Rimpiango solo che Katy abbia rinunciato al ponte della canzone da lei cantato per far spazio a quello cantato da B.o.B. ; io preferisco l’originale. Comunque amo molto anche questo remix, e trovo originale l’idea di Katy di remixare un brano come “The One That Got Away”, anche se penso sia più legata a motivi economici. Il pezzo è acquistabile in formato digitale su Amazon.